FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] l'arredo di una casa gotica, cosa di cui era perfettamente consapevole. In questa operazione fu sostenuto dal suo raffinatissimo di raccolta privata "che un gentiluomo ha messo insieme per sé e per gli amici", senza che "nessun numero o mutevole ...
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VENERE DI MILO
Red.
Sotto questo nome è universalmente nota la statua di Afrodite scoperta nell'isola di Milo ed esposta al Museo del Louvre a Parigi (n. 399), che nella media cultura moderna ha rappresentato [...] altro che un acconto, il Marcellus, avendo aggiunto qualche cosa sul prezzo (che salì in tal modo dai 1200 ai 1500 franchi) dopo due un certo Bacchios per un'erma di Eracle; ma rimase incerto se provenisse da Milo. L'altra era la firma di un (.....) ...
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Vedi VOLUBILIS dell'anno: 1966 - 1997
VOLUBILIS
P. Romanelli
È il centro archeologico più importante del Marocco; gli scavi, iniziati metodicamente nel 1915, ne hanno rimesso in luce una larga parte, [...] nuovi, disegnati secondo lo schema ad assi ortogonali. È dubbio se la città primitiva fosse circondata di mura: una cerchia fu .
La città ha restituito numerosi pezzi di scultura in bronzo, cosa non comune in Africa: si è supposto che lo stesso re ...
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KALAMIS (Κάλαμις, Calamis)
P. Orlandini
1°. - Scultore greco del V sec. a. C., la cui opera costituisce il ponte di passaggio fra il primo periodo dello stile severo e l'età di Fidia. La tradizione letteraria [...] (Paus., ix, 16, 1). Tanagra: 6) statua di Dioniso in marmo (Paus., ix, 20, 4); 7) statua di Hermes numeri 3 e 4 sono quasi certamente una cosa sola: Kallias dedicò cioè una statua di citati; dall'altro, anche se con qualche residua incertezza, alla ...
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PICCOLPASSO, Cipriano
Carmen Ravanelli Guidotti
– Nacque nel 1524 a Casteldurante (Urbania), piccolo centro delle Marche dove da tempo si esercitava l’arte ceramica. Era il maggiore di cinque figli [...] un po’ per essere nato in una città famosa in quell’arte. Si è pensato che il 1556 e il 1557; tuttavia, se presumibilmente fra il 1556-57 e il la pratica, ma brevemente tuttoi gli secreti di essa cosa che persino al dì d’oggi è stata sempre tenuta ...
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CHIALLI, Giuseppe
Pasqualina Spadini
Figlio di Paolo e di Matilde Moretti e fratello minore del pittore Vincenzo, nacque a Città di Castello nel 1800 (Mancini, 1832, p. 250; Bianchini, 1840, p. 4). [...] , lo avesse chiamato presso di sé nell'anno 1818, prima quindi degli le nostre arti" e sullo studio di "ogni cosa di naturale" (Bianchini, 1840, p. 6), 1832. Numerosi erano i bozzetti in gesso, in creta e in marmo che riguardavano il Monumento al ...
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LUCA di Giovanni da Siena
Simona Moretti
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore attivo a Firenze e a Orvieto nella seconda metà del XIV secolo; figlio di Giovanni, molto probabilmente [...] . veniva tuttavia pagato 5 fiorini in meno rispetto agli altri artisti attivi del coro del duomo di Siena: se così non fosse L. risulterebbe contemporaneamente di poter fare "figure o neuna altra cosa" eventualmente anche la notte e soprattutto ...
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GUDEA (Gù-dé-a "il chiamato")
G. Garbini
Sovrano (ensi "governatore") della città sumerica di Lagash (odierna Tellō), vissuto intorno al 2075 a. C. forse contemporaneamente ai primi re della III dinastia [...] statuette di G. seduto eseguite col canone ridotto; al Louvre se ne hanno due esemplari, di cui uno acefalo (statua H valore artistico, che si trova esattamente riprodotta in una pezzo di Boston, cosa assai strana dato che nessuna delle teste ...
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DRIZZAN (Erizzan, Erizzer), Antonio
Jarmila Krcalova
Non si conoscono i dati anagrafici di questo costruttore italiano, operoso in Boemia e nella Moravia meridionale nella seconda metà del XVI secolo, [...] ") a Praga. Entrambi sono evidentemente opera di un costruttore minore, anche se a Praga nel 1562 era menzionato un certo Antonio. In assenza di documenti non è possibile sapere che cosa costruisse il D. nei castelli di Světlá e a Ledeč nad Sázavou ...
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CALANDRUCCI, Giacinto
Diana Malignaggi
Nacque il 20 apr. 1646 a Palermo, dove, in età giovanile, fu probabilmente tra i collaboratori di Andrea Carrera alla decorazione a fresco della volta del presbiterio [...] l'adozione di figure massicce in un impianto compositivo affollato, cosa che del resto si manifesta con (già in raccolta privata di Berlino, ripr. in Voss, p. 358). I legami con la Sicilia non furono dal C. interamente abbandonati se il Mongitore ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...