BRESCIANI, Antonio
Ferdinando Arisi
Figlio di Angelo, nacque a Piacenza l'8 nov. 1720. Suo primo maestro fu il pittore Carlo Antonio Bianchi, ma egli dovette guardare cm più acuto interesse le opere [...] rimase per sei o sette anni. Che cosa sapesse fare al ritorno è documentato dai due avvenuto intorno al 1750, se nel 1752 fu nominato Il Parmigiano servitor di piazza, Parma 1796, p. 134;Avviso, in Gazzetta di Parma, LXV (1815), p. 278;P. Zani, ...
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Rocco Moliterni
Luigi Prestinenza Puglisi
La crisi del MAXXI. Solo colpa dell’euro?
Le difficoltà che accomunano gran parte dei musei di arte contemporanea sono una conseguenza della recessione, ma [...] più alla luce del prossimo cambio di amministrazione regionale.
In acque meno agitate anche se non felici vive il Museo d’arte contemporanea di , preferiscono il consociativismo e non hanno idea di cosa sia l’arte contemporanea (si veda il padiglione ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Niccolò
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Antonio, paesista e quadraturista, e di Caterina Albarini, fu battezzato a Pontremoli il 20 ag. 1759. Passò a Firenze nel 1778 e [...] la decorazione di una sala da pranzo in palazzo Pitti: ma la cosa non andò a buon fine. Il C se non sappiamo esattamente quando: la decorazione dei salone della villa Ambrogiana a Montelupo Fiorentino, con bosco su tre lati (vi è anche un caminetto in ...
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FINESTRA (ϑυρίς, fenestra)
G. Cressedi
Nelle costruzioni delle civiltà preelleniche, la posizione delle f. nelle case private si può desumere da alcune maioliche rinvenute a Cnosso e conservate nel museo [...] di cui parla Vitruvio (De arch., vi, 3, 9). L'introduzione delle lastre, se non proprio trasparenti per lo meno diafane (alabastro, mica, vetro, ecc.) avvenne in epoca imprecisata; si sono trovate a Pompei, sostenute da telai a croce, e altrove ...
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illustrazione
Valerio Eletti
Le immagini delle parole scritte
Tutti da bambini siamo stati incantati dalle figure colorate che illustravano le poche parole scritte sui nostri primi libri. Ma basta sfogliare [...] secoli passati, in continuo dialogo con le ricerche artistiche dell'epoca
Che cos'è l'illustrazione
Definire cosa è un' Insomma, una babele di linguaggi di cui ci accorgiamo però solo se ci soffermiamo a osservare le figure che troviamo nei libri o ...
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CICINO, Francesco
Mario Rotili
Nacque a Caiazzo (Terra di Lavoro), come si desume dal contratto stipulato il 17 maggio 1491 con Bernardino di Bernardo, cancelliere di Alfonso d'Aragona duca di Calabria, [...] l'anno in cui fu costruito il tempietto. Ora se l'illustre promotore della costruzione, come del resto Bernardino di Bemardo, si rivolse al C., fu perché questi doveva essere allora un pittore. affermato nella capitale del Regno; cosa ...
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LUNA, Francesco (Molineri o Molinari della Luna)
Vittorio Mandelli
Nacque a Murano il 14 ott. 1586 da Girolamo di Antonio e da una Fregonio, nipote di Giovanni Domenico Marcot (o Morcot), arcivescovo [...] (1564). Come Molineri dalla Luna, furono registrati, cosa indispensabile per esercitare la professione, da Girolamo di Antonio e cambiato il nome in "all'insegna del Sol" - allo stesso L. e al fratello Giacomo, il quale se ne occupò fino alla ...
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PLOTINO (Πλωτῖνος, Plotinus)
S. Ferri
G. Sena Chiesa
Filosofo da Lykopolis in Egitto, dove nacque verso il 203 d. C. A 40 anni si trasferì a Roma e vi tenne cattedra per circa 25 anni; morì in Campania [...] è passato nella pietra, ma solo quel tanto in cui la pietra ha ceduto all'imperio dell' "La profondità [ii, 4, 5] di ciascuna cosa è la materia e perciò è oscura, mentre il ciò che sta sotto [kàto], come se stia al disotto della luce. Allo stesso ...
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GIOVANNI di Neumarkt (o di Středa)
G. Schmidt
Vescovo, cancelliere della corte boema e umanista, G. nacque intorno al 1315-1320 a Neumarkt, presso Breslavia (Slesia). Indicato, a partire dall'anno 1347, [...] manoscritti miniati prodotti in Boemia nel corso del sec. 14°: il Liber viaticus, che egli fece realizzare per sé come breviario da viaggio devono aver conosciuto direttamente i loro modelli, cosa che lascia supporre una loro partecipazione al ...
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FARAONE (Φαραώ, ebr. Par῾üh, lat. tardo Pharao)
S. Donadoni
Termine egiziano, che significa "casa eccelsa", cioè il palazzo reale, e che dalla XVIII dinastia (circa XV sec. a. C.) diviene il titolo dei [...] comincia ad essere usato - anche se non con molta regolarità - l'ureo i gruppi del re con dee e con la moglie, in cui si pone per la prima volta un rapporto di composizione per ragioni stilistiche. L'unica cosa da notarsi è il diffondersi dell ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...