LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] del L. sia avvenuta nell'orbita di Duccio sembra cosa assodata, anche se è stata avanzata l'ipotesi (Freuler) che il "dipegnitura dela tavola di Sancto Savino". La tavola, come ricostruì Bacci in base a un inventario del 1429, era per l'altare di S. ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] non era ancora giunto a Mantova e lo Stanga stesso se ne scusava adducendo le necessità del cantiere della certosa di in Isabella d'Este, i luoghi del collezionismo, in Civiltà mantovana, s. 3, XXX (1995), pp. 92, 95; M.C. Brown, "Purché la sia cosa ...
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DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] grandi azioni, di provare agli altri ed a se stesso di che cosa è capace e di dimostrare chiaramente ed una volta venne avviato a Ferrara, dove fu presto raggiunto da Savinio e dalla madre. In questa città il D. conobbe F. De Pisis e C. Govoni e ...
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BARDI, Donato, detto Donatello
Horst W. Janson
Nacque a Firenze nel 1386 o intorno a quell'anno (secondo la sua denuncia dei beni al catasto di Firenze del 1427 aveva allora quarant'anni; nella sua [...] giovani (1465-75 circa).
Non sappiamo con sicurezza che cosa abbia indotto Donatello ad andare a Padova: deve essere 1464, ma se l'avevano commissionata loro ci si domanda perché Donatello abbia aggiunto il "Florentini" alla sua firma. In tutti gli ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] strettamente apparentabile (romanzo, saggio, prosa d'arte, mémoire, "cosa vista", corrispondenza di viaggio); edito a Roma da Einaudi nel di ogni individuo, e in questo dialogo commosso il pittore lascia fluire nozioni di sé. Tale attenzione, vigile ...
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DE MARCHI, Francesco
Daniela Lamberini
Figlio di Marco, nacque a Bologna all'inizio del 1504; discendeva dalla nota famiglia cremasca di intarsiatori del legno, venuta a stabilirsi a Bologna col bisnonno [...] degno di attenzione, annotando ogni cosa per trasferire in seguito tali esperienze e osservazioni trovare i rami originali che, incisi ad Anversa, il D. aveva riportato con séin Italia nella speranza di stampare infine la sua opera, ma non il testo. ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] alcuno difetto, o egli da sé l'avesse veduto (ché come accade alcuna volta, l'artefice pecca per difetto della materia in ch'adopera, o per mancamento che è nello strumento con che lavora) immantanente quella cosa disertava, fosse cara quanto si ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] affezione, et innanzi a ogni altra cosa gli fece restaurare alcune cose antiche in casa Farnese, nelle quali si scudi e del quale il D. scriveva nel 1557 in una lettera al cardinale Farnese: "se il piombo frutase come era solito, 10 non domandaria ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] si concluse il 29 genn. 1939; il L. prese la cosa con una certa filosofia, forse perché ormai abituato a questi incidenti soprattutto negli ultimi anni nel fastidio di sé e per sé, può in qualche momento comunicare al lettore quasi un senso ...
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LAURANA, Luciano
Francesco Paolo Fiore
Nacque da Martino a Laurana, piccolo borgo dalmata nell'entroterra di Zara, ora denominato Vrana. In mancanza di documenti, la nascita è stata approssimativamente [...] di Goito, informava Ludovico di essere in attesa del L., il quale era a Mantova "a ordinare che se fazano a suo modo" i camini cosa gradita (Calzona). Nella stessa lettera il Gonzaga dichiara che "magistro Luciano" non era stato "alevato in casa ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...