CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] di vita e organismo, normalità e malattia. Che cosa sia la medicina, somma logica di nozioni siffatte, non turbarono una briosa narrazione dai primitivi ad E. Swedenborg se non in pochi punti, ad esempio quando essa intravvide, dietro la magia ...
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LIGORIO, Pirro
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Figlio di Achille e di Gismunda, di nobile famiglia partenopea, nacque a Napoli (come ricorda il suo primo biografo Baglione, p. 9) nei primi decenni del Cinquecento. La data di nascita [...] e il L. che si era permesso di insultarlo in pubblico, cosa di cui Michelangelo ebbe a lamentarsi con Vasari (G essere completamente soddisfatto del suo ruolo alla corte di Alfonso II se, alla morte del Vignola, nel 1573, tentò inutilmente di tornare ...
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LABRIOLA, Arturo
Fulvio Conti
Nacque a Napoli il 21 genn. 1873 da Luigi, un piccolo artigiano, e da Matilde De Laurentiis. Compiuti i primi studi in scuole cattoliche, a quattordici anni prese a frequentare [...] propriamente socialista, bensì repubblicano, ma la cosa non conta, ché a Napoli, allora, alla quale si sottrasse riuscendo a fuggire in Svizzera. Qui venne accolto da M. Pantaleoni che G. Giolitti avocasse a sé la responsabilità della vertenza, per ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] strumento per me e forse neanche la musica era cosa per me visto che ero stato bocciato al primo , pp. 69-74; F. Donatoni, On compose pour se composer, pp. 87-94); R. Dalmonte, Colloquio con F. D., in Musica/Realtà, n. 25, aprile 1988, pp. 65- ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] Vat. Rossiano 1007): cinque epistole in distici nel genere della "tenzone", se al carattere di canto amebeo allude anche qualche cosa che non ha precedenti nella tradizione letteraria. Essa è fondamentalmente una tenzone, che si svolge in quattro ...
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DE RENZI, Salvatore
Vincenzo Cappelletti-Federico Di Trocchio
Nacque a Paternopoli (prov. di Avellino) il 19 genn. 1800, da Donato e Maria Rosaria Del Grosso. La famiglia, "già ricca e agiata" a dire [...] migliori" (ibid., Avvertenza, p. III), rivendicava a se stesso solo l'originalità del metodo. Si oppose infatti al con l'attrazione gravitazionale messa in voga da P-J. Barthez e J. F. Blumembach: "Domandate a' fisici che cosa è la gravità: vi diranno ...
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LUCREZIA Borgia, duchessa di Ferrara
Raffaele Tamalio
Nacque a Subiaco il 18 apr. 1480, terzogenita del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia, potente e ricco vicecancelliere della Chiesa, e di Vannozza [...] Bretagna, vedova di Carlo VIII, quando si fosse dichiarata (cosa che avvenne il 18 dicembre) la nullità del matrimonio L. B., in Rivista d'Italia, XVIII (1915), pp. 545-552; F.R. de Uhagón Laurencín, Relación de los festines que se celebraron en el ...
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BENEDETTO IV, papa
Ottorino Bertolini
Era romano; suo padre si chiamava Mammolo (o Mammalo); la famiglia, a giudicare dall'espressione "generis decus" usata nella sua epigrafe mortuaria, era di elevata [...] nella fase dell'amicizia fra Adalberto II e Ludovico III. Se, e in qual modo, B. IV abbia agito al momento dell' di Benevento Rodelgrimo, e dal diacono beneventano Guiselgardo.
Qualche cosa intravvediamo dalle fonti dei rapporti avuti da B. IV con ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] verità che si riduce a un’arida resa dei conti con il bilancio in pareggio, se l’altro non la fa anche sua» (p. 148).
Riprese a di tutta la Sinistra indipendente ma non divenne mai legge, cosa che del resto non si voleva affatto. Riuscì però a ...
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BONA Sforza, regina di Polonia
Henryc Barycz
Figlia di Gian Galeazzo Sforza, duca di Milano, e di Isabella d'Aragona, figlia del re di Napoli Alfonso II, nacque il 2 febbr. 1494 nel castello di Vigevano. [...] limitata e di carattere cortigianesco. Anche in questo caso però ella riunì attorno a sé celebri poeti latino-polacchi come A. II si appropriò infatti di Bari e per legalizzare la cosa concesse il principato di Rossano al nipote di papa Paolo ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...