Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] libertà; «ma la cosa, non il nome vano».
Noi – scrive ‒ vogliamo la libertà assoluta in tutte le sfere di al vero e non al materialismo o al dubbio. Dovrebbero ricordarsi che, se il cammino verso la verità non si poté, una volta, arrestare ...
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DE MARINIS, Errico
Pietro Laveglia
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) il 12 ott. 1863 da Luigi e da Filomena Stendardo. Compì i primi studi nella città natale iscrivendosi poi ai corsi universitari [...] Che cosa vogliono gli apostoli della nuova idea sociale? Una società di liberi e di uguali ... in cui con lo stesso Turati) erano di per sé piuttosto deboli" (cfr. R. Michels, Storia critica del movimento socialista in Italia, II, Roma 1979, pp. 576 ...
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DEL ZIO, Floriano
Maria Rascaglia
Nacque a Melfi (Potenza) il 2 apr. 1831 da Tolomeo, che aveva uno studio notarile in città, e da Anna Maria Mandile di antica e facoltosa famiglia.
Un fratello del [...] idealismo assoluto è il sistema che "è, nella sua essenza generale, se non nella sua esecuzione, il più compiuto e perfetto, e per allo spirito assoluto, in cui "risiede la forza che dovrà consapevolmente invadere ogni cosa ... prevedendo così ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] costituto del 21 febbr. 1567. Alla domanda se, quante volte e dove avesse conferito in materia di fede con il B., il una specie di hippocrisia". Peraltro, cosa d'un certo rilievo, gli sembrava che il B. avese letto in casa dell'arcivescovo d'Otranto " ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] allo stile ‘metaforuto’ e concettista che con spregio giudica «cosa molto leggiera», quando non materia «da buffoni»; tra ammirazione per si deduce che l’opera dovesse essere avviata, se non già in stato avanzato, malgrado non ne siano state per ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] della storiografia filosofica, con il volume Se e come è possibile la storia della problemi dell'ontologia contemporanea, in Aquinas, XXXIII (1990), pp. 639-668; E. Berti, Che cosa ci ha insegnato M. G., in Boll. della Società filosofica italiana ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
‘Difesa’ del Risorgimento
Michele Ciliberto
Con il «Settecento riformatore», per riprendere il titolo del bel libro di Franco Venturi (5 voll. in 7 tomi, Torino 1969-1990), l’Italia si inserisce pienamente [...] la rivoluzione fino in fondo, come era necessario e possibile, così da renderla ‘attiva’ se avesse risposto, come invitato anche a sottomettersi (cosa che, del resto, egli fece subito e senza sollevare obiezioni).
In sintesi, nel Risorgimento ‒ ed ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] , non si comprende sein qualità di studente o di insegnante. Incerta è anche la data del suo trasferimento in Italia, che tuttavia (le Dubitationes erano dedicate a Ferdinando II, la qual cosa, secondo l'uso, non sarebbe stata possibile senza un ...
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MAGLI, Pasquale Arcangelo
Cesare Preti
Nacque il 25 giugno 1720 a Martina Franca da Nicola, contabile del duca Francesco Caracciolo, e da Maria Maddalena Marinosci.
Poco è noto degli anni giovanili: [...] (Napoli 1759), affermò il contrario, lasciando intendere che la cosa era nota ai più. Come ha mostrato P. Zambelli, tuttavia il clero cittadino alle autorità civile ed ecclesiastica se, come sembra, in quel contesto l'arcivescovo di Taranto gli ...
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PACE, Giulio
Lucia Bianchin
PACE, Giulio. – Nacque a Vicenza, nella contrada di Berga (di qui l’appellativo ‘da Beriga’), il 9 aprile 1550, in una famiglia nobile, da Paolo e da Lucrezia Angiolelli.
Ebbe [...] leggere pubblicamente nell’Accademia, cosa che dovette fare con un certo successo, se di lì a poco gli adepte italien de l’humanisme juridique à Genève. Jules Pacius de Beriga (1550-1635), in Genève et l’Italie, Genève 1969, pp. 113-147; H.E. Troje, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...