La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...]
Per Cantor, la teoria degli insiemi è in grado di abbracciare insé l'aritmetica, la teoria delle funzioni e A" (ibidem, p. 251). Definito il prodotto di due ideali, è chiaro cosa significa A divide B: esiste un ideale C tale che B=AC. Come avviene ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Dante Alighieri
Cesare Vasoli
La mirabile costruzione della Comedia è l’esito del passaggio, attraverso le cosiddette opere minori, dal momento esistenziale e poetico della Vita nuova alla meditazione [...] futura. Il desiderio naturale rimaneva limitato dalla capacità di ciascuna cosa e dal suo luogo nell’ordine universale. Nel caso dell umana, «vulnerata per il peccato originale», trovava inse stessa «il rimedio alle proprie ferite». Le premesse ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Gramsci
Giuseppe Vacca
Antonio Gramsci «fu un teorico della politica, ma soprattutto fu un politico pratico, cioè un combattente» (come affermò Palmiro Togliatti al Convegno di studi gramsciani [...] il tipo più avanzato di «economia programmatica» costituisce insé un fenomeno inedito di «rivoluzione passiva»; ma ancora immediatamente da questa proposizione e analizzare criticamente cosa la proposizione significhi importa ricercare come appunto ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] che il fisico non può affatto sperare di penetrare oltre l'apparato sperimentale e ottenere la conoscenza di cosa sia insé un oggetto quantistico.
D'altro canto, sebbene Bohr sottolineasse che la fisica quantistica attribuiva all'osservatore un ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] a Dio nel culto ha una ragion d'essere solo se viene ritenuto una cosa grata a Dio da parte di coloro che lo praticano. Mentre Locke e coloro che facevano della tolleranza un fine insé, dotato di un proprio valore religioso, evitavano di ridurre ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] odierno federalismo dottrinale ha cercato di riassumere insé, in maniera coerente, tutti i motivi ricordati: potrebbe essere appunto la comunità. Ma la rivoluzione comunitaria in che cosa consiste? Malgrado i toni più moderni, malgrado la polemica ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] alla struttura dei nostri desideri: "l'unico oggetto di desiderio è la felicità. Qualunque cosa venga desiderata, in quanto strumento per il raggiungimento di altri fini oltre se stessa, e alla fine per la felicità, non può essere desiderata che come ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] pur sempre una delle opere fondamentali della moderna cultura, sembra che se ne possa autorizzare la ristampa"), sicché in luglio il volume fu nuovamente in libreria. Per quasi un anno la cosa non suscitò reazioni. Nell'estate del 1942 su Il Popolo d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] («Il mio genio ai studi è stato così forte che né per cosa che alla sera, o al giorno mi sia avvenuta, ho mai intralasciato condurre la mente ad astrarre dalle cose sensibili e a trovare inse stessa «le idee del vero»: quella di Dio, innanzitutto, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] della loro facoltà di agire. Ma cosa volevano ottenere in cambio dell’indesiderato «sacrificio» cui si la vita ? […] Non è dunque la pena di morte un diritto […]. Ma se dimostrerò non essere la morte né utile, né necessaria, avrò vinto la causa dell’ ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...