BRACCESI (Braccese, Bracci, Braccio, Braccia; Braccius, de Braccesis, Brachiensius), Alessandro
Alessandro Perosa
Nacque a Firenze il 10 dic. 1445 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 41, f. 217) da [...] e casi d'amore, si prefigge con questo volgarizzamento di far cosa "utile e grata" agli amanti, i quali, ammaestrati dai casi Alessandro VI, per legare a sé Firenze in un momento in cui l'influenza del Savonarola in città si andava facendo sempre più ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] riesca a incontrare più volte l'imperatore e a ottenere qualche cosa, i risultati delle sue trattative sono inferiori alle speranze o rimangono E non si deve dimenticare che non siamo in grado di misurare se una parte, e quanta, dei suoi materiali ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] . Dante, Convivio, IV, XII 14: "lo sommo desiderio di ciascuna cosa, e prima da la natura dato, è lo ritornare a lo suo nasce un foco / per rincontrar di venti; / se non more 'n venire / in nuviloso loco, / arde immantenenti / ciò che dimora ...
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GIURLANI, Aldo (pseudonimo Aldo Palazzeschi)
Giorgio Taffon
Nacque il 2 febbr. 1885, da Alberto e Amalia Martinelli, a Firenze, in una casa di via Guicciardini.
Il padre era un solido commerciante, titolare [...] stupito poeta meritevole prima di rispetto poi di disprezzo, se capace di lasciare sulla terra solo ciò in cui si identifica il suo valore, "un paio in cui esprime, in una formula, il suo senso della vita: "orrenda cosa che mi piace tanto". E, in ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] alla sua indole di "uomo terenziano" che non ritiene aliena da sé "nessuna cosa umana" e disprezza i pedanti e gli ipocriti, "i quali vorrebbero esser tenuti santi ed in effetto sono sentine d'ogni vizio"; una cultura infine anch'essa essenzialmente ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] . L’emozione esistenziale era la sola cosa che ci premesse esprimere» (lettera inedita, in data 8 febbraio 1966, a Indro la lettura, attraverso il 'bibliobus' da lui ideato in base al principio che ‘se la gente non andava ai libri, sarebbero stati i ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] aver "subito, per prima cosa, cassato i nomi di otto lasciare libero, imperativo davanti a sé quell'arcaico, fatalistico sentimento del esempio di G. D.); R. Frattarolo, Per G. D., in Critici e saggisti italianitra il primo e il secondo Novecento, Bari ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] Vat. Rossiano 1007): cinque epistole in distici nel genere della "tenzone", se al carattere di canto amebeo allude anche qualche cosa che non ha precedenti nella tradizione letteraria. Essa è fondamentalmente una tenzone, che si svolge in quattro ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] verità che si riduce a un’arida resa dei conti con il bilancio in pareggio, se l’altro non la fa anche sua» (p. 148).
Riprese a di tutta la Sinistra indipendente ma non divenne mai legge, cosa che del resto non si voleva affatto. Riuscì però a ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] di partigiani legati al Partito d’azione (Pd'A), e portò con sé la figlia. Oriana aveva solo 14 anni e con la sua aria da mai una giornalista fredda, ma fu sempre presente in modo diretto in ogni cosa che diceva, con la sua idelogia libertaria, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...