COPPOLA, Goffredo
Pietro Treves
Nato a Guardia Sanframondi (prov. di Benevento), il 21 sett. 1898, da Pietro e Maria Ricca, frequentò la facoltà di lettere dell'università di Napoli, e qui fu attratto [...] ed inquadramento storico, né la cosa del resto stupisce in un modesto e osservante "vitelliano", le armi a Dongo (prov. Como), il 28 apr. 1945. Non lasciava dietro di sé né un'opera né una scuola.
Bibl.: Annuario della Univ. di Bologna (1932-33 ...
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DEL GRAZIA, Soffredi
Mario Pagano
Nacque a Pistoia nella prima metà del sec. XIII, probabilmente verso il 1240, da Grazia di Soffredi della famiglia dei Bargesi, proprietaria di immobili nel quartiere [...] la podesteria di Guglielmo da Cornazzano, per ottenere, cosa che gli riuscì, la cacciata in bando di un Corso di Diamante e di un e dal Fatini (p. 63), secondo cui "non è sicuro se anche gli altri trattati del nostro manoscritto provengano da lui" (p ...
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GABETTI, Giuseppe
Lorenzo Gabetti
Nato a Dogliani, nelle Langhe, il 5 apr. 1886, da Lorenzo e da Maria Cappa, dopo aver seguito gli studi medi e liceali a Mondovì (1898-1901) e a Savona (1901-04), si [...] che davano il senso profondo di che cosa è la letteratura, di che cos' Egli volle accanto a sé dei giovani che avevano Friedrich Bischoff (ibid., pp. 345-362); da ricordare ancora Problemi in discussione: l'Italia e la poesia di Rilke (ibid., 1944, ...
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CAMPIGLIA, Alessandro
Gino Benzoni
Di antica famiglia vicentina, è sicuramente da identificare con quell'Alessandro, primogenito di Francesco, a favore del quale, purché si addottorasse, testava nel [...] a collaborare con il successore del Brulart de Leon "se questo signore haverà bisogno di cosa alcuna, di qualche reale informatione in questi paesi". Deluse dalla morte del re le sue speranze in Enrico IV di Borbone e nella sua finale volontà di ...
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Nicola Lagioia
I narratori e la finanza
Cambiamento nella letteratura come nell’economia. Molti autori di libri e film si sono occupati del neocapitalismo: da D.F. Wallace a Don DeLillo, da Stanley Kubrick [...] legittimamente i ruoli di continuo. E mentre il vecchio sistema se non a misura di gentiluomo lo era almeno di pescecane, il di comune riferimento.
Ciò che resta dell’uomo o incosa l’uomo si sta precisamente trasformando sembrano allora i veri ...
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DAVANCINO (Davanzino) di Giovanni
Rosario Contarino
Di lui non abbiamo alcuna notizia, se non che è indicato come l'autore del cantare trecentesco toscano Il Bel Gherardino da due postille del cod. [...] suo esordio: "Con ciò sia cosa che questo cantare / sia dei primi ch'io mai mettessi in rima / però vo' far perfetto Bel subitamente" (cant. I, str. 12, vv- 3-4); "Davagli un colpo, se 'l cantar non erra / che fu per lui si pessimo e mortale" (cant. I ...
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ARAOLLA, Girolamo
Claudio Mutini
Nacque a Sassari nel primo ventennio del sec. XVI, da famiglia nobile, che nel 1531 possedeva ancora un castello a Porto Torres. A Sassari l'A. intraprese gli studi [...] valse ad accrescere notevolmente il suo prestigio nell'ambito della vita cittadina se si pensa aRa familiarità dell'A. con i conti di Elda ayre, tottu est umi die, Et non durat in isse cosa alcuna". Scarso interesse riservano le rime encomiastiche e ...
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GIANNINI, Silvio
Fulvio Conti
Nato a Bastia, in Corsica, il 20 apr. 1815 da Agostino, commerciante, e da Lucia Bonavita, all'età di sei mesi fu condotto a Livorno, dove i suoi genitori presero residenza [...] degli scritti mazziniani, e la cosa doveva avere qualche fondamento se nel 1843, come si apprende 1956, pp. 116 s.; L. Castelfranchi, Il "Corriere livornese" (1847-1849), in Bollettino storico livornese, II (1938), 1, pp. 46-68; T. Fracassini, ...
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DEL BENE, Benedetto
Salvatore Adorno
Nacque a Verona nel 1749 da Girolamo e Barbara Cartolari. Il padre, uomo di lettere, lo educò alla lettura dei classici latini di cui divenne attento e appassionato [...] s. Francesco di Sales, pubblicata anonima a Verona: "È piccola cosa ma è costata una grande e quasi ininterrotta fatica", commenterà, fondono in un linguaggio chiaro, appropriato ed efficace. L'apparato di note esplicative rappresenta poi, di per se ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] , l. XII), più una cosa si comprende e maggiore è il diletto che se ne riceve.
Ma la grande importanza [1590], Roma 1947, pp. 221 s.; T. Tasso, Discorsi del poema eroico [1594], in Le prose diverse di T. Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze 1875, p. ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...