CERESARA, Paride, detto Tricasso
Francesca Romana De' Angelis
Nacque il 10 febbraio del 1466 a Mantova; di lui ci rimane una sommaria descrizione: "Erat facie et barbirio rufus, venustus, procerae staturae, [...] mantovano "stampato in Venetia per Agostino de Bindoni" nel 1538, dove, sinteticamente organizzato, "se contiene quello che le regole basilari che consistono nel "non essere precipitoso in giudicare cosa alcuna. E non essere de prima impressione: anzi ...
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FINO d'Arezzo
Elisabetta Putini
Nacque probabilmente ad Arezzo nella seconda metà del sec. XIII da Benincasa. Poco sappiamo di lui: il codice Barb. Lat. 3953 della Biblioteca apostolica Vaticana ne [...] la cronologia, si può supporre che se F. nel 1292 era ancora sonetto che gli parve "tutta cosa del nostro Angiolieri".
Non si 1973, p. 84; A. Tartaro, Guittone e i rimatori siculo-toscani, in Storia della lett. ital., a cura di E. Cecchi - N. ...
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D'ALESSANDRO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque nel 1656 a Pescolanciano (prov. di Campobasso), in "citeriore Aprutio", dal duca Fabio e da Isabella Amendola. In seguito alla morte precoce del fratello, [...] feroce irrisione dell'"ente di ragione" o "biltri" come l'autore definisce in maniera provocatoria l'oggetto di sterili dispute: "Il disputar se biltri (che l'è niente) / Denoti alcuna cosa o vero niente, / L'è fallace follia da uom da niente" (cfr ...
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BUONINSEGNI, Francesco
Martino Capucci
Nato a Siena nei primi anni del Seicento (le glorie de gli Incogniti, p. 148, recano un suo ritratto in età di quarantatrè anni) da famiglia socialmente ragguardevole, [...] in questa città.
Non risulta dalle fonti sein forma latente, nel costume e nella cultura del tempo. Della pubblicazione si interessò l'amico Aprosio, che mandò il manoscritto al Loredano, chiedendogli di farlo seguire da una risposta; cosa ...
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DURANTE, Pietro (Piero o Piero Antonio)
Floriana Calitti
Appartenente a una famiglia di notai, nacque a Gualdo Tadino (Perugia) presurnibilmente intorno al 1450 e vi mori verso il 1510: al 1507 si interrompono [...] era squarciato il libro et ogni cosa: / giacea la rosa morta tra le spine. / Quanto era il libro in rima traslatai, / solo per passar una fortuna di pubblico, se non di critica, considerevole. Resta da dire che in Francia viene imitato e quasi ...
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BARTOLOMEO di Cori (Cordo, Bartolomeo)
Giorgio E. Ferrari
Nacque probabilmente a Venezia (o a Padova) sulla fine del sec. XV. IR noto attraverso il suo poemetto in ottava rima su La obsidione di Padua [...] tutta l'operetta" in prosa. L'edizione originale si intitola: La obsidione di Padua, ne la quale se tractano tutte le stile, la abondante copia di accomodate parole e la mera verità di essa cosa" (ed. Medin, p. 3). Oltre tre secoli dopo il bibliofilo ...
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GIACONI, Luisa
Rossella Certini
Nacque a Firenze il 18 giugno 1870 da Carlo e da Emma Guarducci. Di famiglia di origini nobili, ma non ricca, ebbe un'infanzia disagiata, costellata di rinunce e privazioni. [...] lavorativa, che le permise di condurre una vita dignitosa, anche se modesta, fu quella di copista di quadri famosi presso i musei simbolo e la cosa rappresentata) e nello stesso tempo colorita e sonante, "suggestiva e sospirosa" (in cui si esprime ...
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CRISPOLTI, Giovan Battista
Roberto Volpi
Nacque a Perugia, presumibilmente intorno al 1520, da una delle più illustri famiglie della città.
Nel 1549 fu capitaneus communis. Nel 1561 fu capitano del [...] La cosa tuttavia diventa pienamente credibile in quanto, come riferiscono altre fonti, si trattò in realtà della Cronaca, p. 97). Se questa circostanza può influire negativamente sullo stile, rendendolo disadorno e in qualche punto secco e schematico ...
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FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] trovasi in una sezione di sonetti in B 372-432, che ne contiene molti di Giacomo da Lentini, e, cosa luglio 1268 ed il 15 ott. 1269; ma se fosse la stessa persona, si potrebbe sempre trattare, se non di un coetaneo, di un contemporaneo più giovane ...
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DONÀ (Donato), Giovanni Battista
Marina Romanello
Nacque a Venezia, figlio illegittimo del nobile Alvise Donà, patrizio veneto, e di una Orsa probabilmente originaria di Treviso. Quanto alla data non [...] da un riferimento interno presente in una poesia maccheronica scritta nel 1576 in cui di sé egli dice "Cum sim quarantinus nov. 1599, data di un suo breve componimento in siciliano. Ed è l'ultima cosa che abbiamo di lui: la morte - non sappiamo ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...