La terza rima è il metro della Divina Commedia. Se ne attribuisce concordemente l’invenzione a ➔ Dante, perciò è anche detta terzina dantesca. Con l’➔ottava rima, è il metro narrativo principe della tradizione [...] unità insé conclusa dal distico conclusivo, a ➔ rima baciata (ABABABCC), e indefinitamente ripetibile, anche sein genere la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova ...
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Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] di Storia delle arti dell'Università di Leningrado. Anche se viene in genere ricordato come uno dei rappresentanti più radicali del discorso'. Si tratta dunque di determinare in primo luogo su che cosa si fonda questa peculiare discorsività e ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] derivato da romance, appare dapprima in Inghilterra alla metà del 17° sec. con il significato di «cosa da poesia di romance», cioè ‘ poesia. All’ammirazione esclusiva per l’armonica e insé conchiusa perfezione delle forme classiche si sostituisce un ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] subì maggiori o minori interpolazioni in età successiva (salvo poi a determinare in vario modo in che cosa sia consistita realmente l'opera esistenza sembri assai verosimile. L'Iliade rispecchia insé stessa stadî diversi, non solo nelle concezioni ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] di Sicilia, 1910; Pensaci Giacomino!, 1916; Liolà, 1916, scritta originariamente in dialetto siciliano; Così è (se vi pare), 1917; Il piacere dell'onestà, 1917; La patente, 1918; Ma non è una cosa seria, 1918; Il berretto a sonagli, 1918; Il giuoco ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] . chiama "Fortuna". La Fortuna può schiantare ogni cosa: ma la Virtù del politico deve allestire tutti "i ripari e gli argini" che sia in grado di alzare perché l'urto delle forze avverse ne venga, se non stornato, almeno attenuato (Principe XXV). La ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] e, cosa ancora più straordinaria, furono scoperti quattro satelliti che orbitavano intorno a Giove. Se Giove con Ciampoli e da lui stesso. Anche questa richiesta fu in seguito disattesa; da quel momento in poi Riccardi non udì più nulla del lavoro di ...
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Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge [...] altrettanto geniale il prolifico narratore: Ma che cos'è quest'amore?, 1927; Se la luna mi porta fortuna, 1928; Agosto, moglie mia non ti conosco, 1930; In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto), 1931; Chiarastella, 1934; Il diario di Gino Cornabò ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] non frutta per la massima parte dell’anno; se la situazione era in qualche modo sostenibile per le aziende collettive (kolchoz) El Lissitzky (pseudonimo di E. Lisickij) la rivista Vešč´ («La cosa») e scrive il suo primo romanzo, pieno di ironia e di ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] di carbone (58.000.000 di t), anche se il settore è in crisi per gli elevati costi di estrazione dovuti i dello ě (jat): per es., dilo «cosa» dal paleoslavo dělo; il passaggio di o ed e a i in sillaba chiusa dopo la caduta della semivocale finale: ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...