Ejchenbaum, Boris Michajlovič
Pietro Montani
Teorico e storico russo della letteratura e delle arti, nato a Krasni il 4 ottobre 1886 e morto a Leningrado il 24 novembre 1959. Nel 1918 aderì alla Società [...] di Storia delle arti dell'Università di Leningrado. Anche se viene in genere ricordato come uno dei rappresentanti più radicali del discorso'. Si tratta dunque di determinare in primo luogo su che cosa si fonda questa peculiare discorsività e ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] di Sicilia, 1910; Pensaci Giacomino!, 1916; Liolà, 1916, scritta originariamente in dialetto siciliano; Così è (se vi pare), 1917; Il piacere dell'onestà, 1917; La patente, 1918; Ma non è una cosa seria, 1918; Il berretto a sonagli, 1918; Il giuoco ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] . chiama "Fortuna". La Fortuna può schiantare ogni cosa: ma la Virtù del politico deve allestire tutti "i ripari e gli argini" che sia in grado di alzare perché l'urto delle forze avverse ne venga, se non stornato, almeno attenuato (Principe XXV). La ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] e, cosa ancora più straordinaria, furono scoperti quattro satelliti che orbitavano intorno a Giove. Se Giove con Ciampoli e da lui stesso. Anche questa richiesta fu in seguito disattesa; da quel momento in poi Riccardi non udì più nulla del lavoro di ...
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Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge [...] altrettanto geniale il prolifico narratore: Ma che cos'è quest'amore?, 1927; Se la luna mi porta fortuna, 1928; Agosto, moglie mia non ti conosco, 1930; In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto), 1931; Chiarastella, 1934; Il diario di Gino Cornabò ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] non frutta per la massima parte dell’anno; se la situazione era in qualche modo sostenibile per le aziende collettive (kolchoz) El Lissitzky (pseudonimo di E. Lisickij) la rivista Vešč´ («La cosa») e scrive il suo primo romanzo, pieno di ironia e di ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] di carbone (58.000.000 di t), anche se il settore è in crisi per gli elevati costi di estrazione dovuti i dello ě (jat): per es., dilo «cosa» dal paleoslavo dělo; il passaggio di o ed e a i in sillaba chiusa dopo la caduta della semivocale finale: ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] dà come risultato ancora un n. naturale, cosa che si esprime affermando che l’insieme dei tipo 2n−1 si chiamano n. primi di Mersenne e non si sa se essi, e quindi i n. perfetti pari, siano in n. finito o viceversa infiniti. I più piccoli n. primi di ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] diritto e poi di filosofia ed eloquenza; intanto componeva un poema in ottave in 12 canti, il Rinaldo (1562), e versi amorosi per Lucrezia e l'impeto fanno del poema la cosa migliore che T. ci abbia lasciato se si escludono l'Aminta e la Gerusalemme ...
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(gr. Οὐρανός)
Mitologia
Divinità greca, rimasta solo nel mito. Secondo Esiodo è figlio e sposo di Gaia, con la quale genera le categorie divine primordiali, alcune delle quali di natura mostruosa (Ciclopi, [...] densità media. Se ne deduce che esso è più ricco percentualmente di elementi pesanti: infatti, se avesse la stessa sistemi nuvolosi, distribuiti in fasce di latitudine costante, come quelli di Giove e di Saturno. La cosa è sorprendente perché la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...