CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] l'attuazione la sua missione tuttavia si concluse senza lo sperato successo, cosa che pure non gli alienò il favore del pontefice. Dal 1482 al epistolari dei loro governanti, facendone la traduzione, sein lingua straniera (Burckard, Liber..., II, p ...
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COSMICO, Niccolò Lelio
Roberto Ricciardi
Nacque a Padova non più tardi del 1420. Il suo vero nome era forse quello con il quale lo chiama l'autore dei sonetti maledici contro di lui, attribuiti al Pistoia [...] per nascere. Se dunque il suo matrimonio deve essere assegnato per lo meno al 1442, ne risulta che, sposatosi in giovane età, il più che mezzanamente discostato" (Trattatisti..., p. 97), cosa che ha offerto lo spunto a recenti rivalutazioni della sua ...
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FRANCO, Veronica
Floriana Calitti
Nacque a Venezia nel 1546 (data che si ricava dall'atto di morte), da Francesco, appartenente a una famiglia della classe dei cosiddetti cittadini originari, e da Paola [...] suo maritar, che se si ritroverà due meretrice, che volessero lassar la cativa vita e maritarsi, o monacharsi, in questo caso sii abrazado sono pubblicati da M. Dazzi. Resta difficile capire cosa abbia scatenato la feroce tenzone poetica, forse da ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] sé a Venezia. Così, nel febbraio 1527 ripartì, forse senza essere neppure retribuito, visto che prima di partire chiese un prestito in perché gli inviasse un "resunto" della costituzione veneziana, cosa che probabilmente il G. fece, ma la richiesta lo ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] quale amò definirlo sovente il Calcaterra) è dir cosa vera, e in realtà meritoria, massime ove si rammentino le condizioni -212); il Lalande poteva dire all'inizio del 1784che se ne poteva considerare conosciuta con buona approssimazione l'orbita. ...
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PAVESE, Cesare
Roberto Gigliucci
PAVESE, Cesare. – Nacque il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo (Cuneo), da Eugenio e da Consolina Mesturini, in una cascina di proprietà del padre, luogo di residenza [...] di panico. «Esaurimento – è una parola – ma che cosa significa?», si domandava nel diario il 28 novembre. L’incontro , sorella di Giulio Bollati). Fatto ritorno a Torino in un afoso deserto, se si eccettua la presenza dei coniugi Rubino, presso i ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] affermazione del C. di essere stato, se non il. primo, almeno il secondo a far uso in Italia del "verso" di Orazio Flacco. tra l'autore e Cosimo). Inoltre - ed è questa la cosa di maggiore importanza - il libro era atteso da Fausto Sozzini che ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] dobbiamo pensare che essi non dissero ogni cosa, e che se più lungamente o d'altre materie avessero C. Minutoli, Sulla vita e sulle opere di mons. G. G. di Lucca, in Atti della R. Accademia lucchese di scienze, lettere ed arti, XVII (1860), pp. ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] , utilizzando gran parte degli esempi forniti da quest'ultimo, cosa che sarebbe stata assai improbabile, se non impossibile, per un altro autore. G. Gatti ha visto addirittura in Neri Dortelata l'anagramma di "ordinalettera", parola che, come ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] mandare a Cola una curiosa composizione in forma epistolare, Romana res publica urbi Rome.
Se ne può immaginare agevolmente lo spirito, fu composto parecchi decenni dopo; si deve aggiungere (cosa non osservata finora) che fu scritto a Sulmona stessa ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...