PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] di se stesso: «Il piacere intellettuale supera il sensibile in un suo pregio, che è di rendere l’uomo maggiore di se medesimo, occorrenze della civile Repubblica. Non ha dunque alcuna util cosa la società che dalle scienze non prenda alimento, per ...
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FRANCO, Nicolò
Franco Pignatti
Nacque il 13 o il 14 sett. 1515 a Benevento da Giovanni, di umili condizioni. Forse dopo avere intrapreso studi giuridici, il F. si dedicò alle lettere. Si stabilì a Napoli [...] con sé una copia manoscritta da Napoli e una volta giunto a Venezia pubblicò senza scrupoli l'operetta come cosa sua, per tutti questi titoli è difficile distinguere se si tratti di progetti concreti e già in corso d'opera o di semplici petizioni ...
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CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] ottomana da "generazioni" intese a dire "la cosa che conviene". Un idioma, precisa Stefano Xanthudidis, il greco. In tale lingua è steso un suo pagherò, in tale lingua esiste una sua breve lettera. Se Andrea testa in italiano e in italiano s ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] libreria", aperta con generosità agli ingegni non solo locali. Che cosa ciò significasse è facile intuire, se si pone mente alle difficoltà del lavoro critico in località lontane dai centri bibliografici maggiori, evocate nelle lettere del G ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] una raccomandazione per la Biblioteca nazionale di Firenze. L'assunzione gli viene promessa in un prossimo futuro, ma la cosa si trascina per anni se ancora nel '71, in una lettera sempre al Maffei, si parla di Correnti, ministro della Pubblica ...
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CAPODIFERRO, Evangelista Maddaleni (Maddalena) de', detto Fausto
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XV, primogenito di Niccolò di Evangelista e di Ambrosina, forse anch'ella [...] 179v: vedi inoltre Mercati, Codd. latini Pio, p. 19 n. 4).
Non sappiamo sein questo periodo il C. avesse una qualche professione: il fatto che nel Vat. lat. i suoi familiari; cosa che il prelato concesse volentieri. Il C. procurò in ogni modo di ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] collaborare come appendicista. Ma questa collaborazione fu ben poca cosa, anche per la sopravvenuta rottura con il De Sanctis e impossibile il suo legarsi a un qualsiasi partito se non in forma episodica e parziale, fondata più su rapporti personali ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] e di costa di J. Conrad (ibid. 1946). Inoltre, e la cosa riempì di grata gioia lo J., Einaudi decise di ristampare Con me e critica, riprende appunto, anche se parzialmente, il progetto di "Conversione al mondo" e, in sostanza, raccoglie testi già ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] se ancora nel 1607 e nel 1623 se ne stampavano a Venezia due grossolane edizioni.
Se è degno di fede l'accenno poco lusinghiero presente in " di molti "maneggi", specie di natura militare, cosa che egli fece "più tosto acuratamente che con molta ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] . In esso per la prima volta assunse pubblicamente il soprannome professionale di "Marcus Antonius Maioragius", cosa che 840), che conosce due stampe di questo discorso (1541 e 1547). Se tale notizia non è errata e le stampe furono due, cade senz' ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...