LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] ", si sarebbe autodefinito con risonanza stendhaliana). Lo prese con sé C. Arrighi, che gli affidò la critica d'arte molto ben remunerato, fu soppresso e il L. collocato in disponibilità, cosa che per lui - mai entrato nella carriera diplomatica - ...
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FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] suoi allievi patavini, Giuseppe Fraccaroli) in età di panlatinismo imperante; e, cosa ancor più significativa e più 80).
Il F. morì a Padova il 17 luglio 1897.
Se di suo non resta un libro, se non può dirsi abbia creato una scuola, rimane, però, a ...
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GALLUCCI, Luigi (Elisio Calenzio)
Simona Foà
Il vero nome del G. sembra essere Elisio Calenzio, ossia il nome che da alcuni biografi era stato considerato uno pseudonimo o un nome accademico.
Come "Lisio [...] scritto quando il G. era ancora in vita. Al G. sono inoltre delle sue opere, né che cosa fece dopo l'incoronazione di Federico lat. 3352 nei quali, fra gli epigrammi che vi sono raccolti, se ne trovano molti del Gallucci.
Fonti e Bibl.: G. Pontano, ...
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BENAGLIO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Treviso il 4 febbr. 1708 da Andrea e da Francesca Franceschi di Castelfranco. Nel 1717, per interessamento di Fortunato Morosini, fu accolto nel seminario [...] raccolto il poco denaro di cui poteva disporre per il soggiorno in Oriente, s'imbarcò col Venier nel maggio dello stesso anno. noia; né ciò mi sarebbe avvenuto se fosse cosa di lui, il cui stile è ben tutt'altra cosa... Egli poi non è così sciocco ...
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CLARIO, Giovan Battista
Luigi Firpo
Medico, verseggiatore latino, filosofo dilettante, nacque, probabilmente a Udine, intorno al 1570. Nei verbali del S. Uffizio vien detto costantemente "de Utino", [...] primo di nove fratelli (cui due altri se ne aggiunsero in seguito).
In casa di Leonardo, a Cividale, abitava anche tempra di martire, sicché prima negò il negabile, poi ammise ogni cosa (persino che suo padre, ormai al sicuro nella tomba, "teneva ...
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GUARNA, Romualdo
Massimo Oldoni
Nacque da una nobile famiglia salernitana nel primo quarto del XII secolo. Il G. partecipò della stagione più florida della Scuola medica di Salerno, fu medico egli stesso [...] protagonista del trattato di pace raggiunto nel 1156 in Benevento fra Guglielmo I d'Altavilla re di mentre l'arcivescovo lascerebbe per sé la compilazione essenzialmente autobiografica dove et Siciliae comitis. Stessa cosa va osservata per la scelta ...
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BINI (Bino), Giovanni Francesco
Gianni Ballistreri
Nacque a Firenze nel penultimo decennio del sec. XV. Poco sappiamo di quella parte della vita che va dalla nascita al 1524: in una lettera a G. B. [...] sua posizione, se nel 1534 l'allora nunzio a Venezia Girolamo Aleandro, con cui il B. era in corrispondenza ufficiale godereccia e generosa verso i letterati dei tempi di Leone X. Cosa assai mediocre è infine il Capitolo contra le calze, d'incerta ...
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GRANUCCI, Nicolao
Franco Pignatti
Nacque a Lucca nel 1521 da Guglielmo, preposto di S. Maria di Filicorni, prebenda appartenente alla famiglia, e rettore sine cura della chiesa di S. Donnino a Marlia, [...] il marito si accorse dell'adulterio e l'avrebbe addirittura uccisa, se il G. non fosse intervenuto per riconciliarli. Ismine si diede Alighieri.
Mentre si ignora di cosa abbia vissuto prima della disgrazia, dopo il rientro in patria il G. esercitò ...
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PASINI, Pace
Quinto Marini
PASINI (Pasino, de Pasino, Pacino), Pace. – Nacque a Vicenza il 17 giugno 1583.
La famiglia, originaria della val Sabbia, si era trasferita, in un primo momento, a Schio; [...] autore si propone di mostrare «che cosa sia metafora, di quante sorti siano le metafore, et in che siano differenti dall’allegoria e tutta la prima metà del romanzo nell’affannosa inchiesta di se stesso. Scoperta la quale – è Adoino, figlio del duca ...
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DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] frequentò in Firenze le lezioni di greco pubblicamente tenute da Leonzio Pilato, dietro diretto interessamento del Boccaccio.
Se, però, carica di ministro provinciale dell'Ordine in Slavonia. La cosa trovava poi una qualche conferma nella relazione ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...