MANTOVANI, Dino
Antonio Carrannante
Nacque il 14 nov. 1862 a Venezia, da Antonio, medico, che aveva prestato la sua opera nei moti del 1848 a Venezia, e da Matilde Badoer, di famiglia patrizia veneziana. [...] nelle Lettere provinciali […], e insieme qualche altra cosa: un uomo che, solo con se stesso, si apre, si dichiara: come di famiglia a Portogruaro.
Fonti e Bibl.: Due profili biobibliografici sono in D. Mantovani, Pagine d'arte e di vita raccolte a ...
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DE GENNARO (De Jennaro, Januarius), Alfonso
Mauro De Nichilo
Figlio del più noto Pietro Iacopo, dal quale ereditò la passione per le lettere, e di Lucrezia Scarcia, entrambi nobili del seggio di Porto, [...] Tale cronologia resta confermata anche se si identifica il D. con l'Alfonso de Jenaro, che compare citato in un documento inviato da Napoli della guerra. I particolari contano poco, essendo ogni cosa strumento della volontà di Dio. Anche lo scontro ...
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CANCELLIERI (de Cancellieri, de Cancellariis, Cancellarius), Chiaretto Costanzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pistoia nella seconda metà del secolo XV, anche se non siamo in grado di indicare con precisione [...] (c. Aiv). Suo scopo è fare cosa gradita al Vitelli e ottenerne l'approvazione e lat. E 36 inf., f.1r) da Cracovia in data 23 sett. 1507.
Con l'avvento al trono 1511-12 (Dallari, p. 211). Dopo questa data se ne perdono le tracce e non si conoscono né l ...
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CASTRAVILLA, Ridolfo
Nicola Longo
Nato probabilmente entro il secondo quarto del XVI sec., l'autore che si nasconde sotto tale presunto pseudonimo appartenne all'ambiente senese anche se rimase sconosciuto [...] fa altro che porsi in termini espliciti uno dei principali quesiti della discussione intorno a Dante del secondo '500, cioè quello che si chiedeva se fosse possibile o no conciliare Dante ed Aristotele. La cosa che più caratterizza questo episodio ...
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GARISENDI, Gherarduccio
Roberto Gigliucci
Poeta bolognese attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e autore di tre sonetti composti in tenzone con Cino da Pistoia.
Cino da Pistoia fu a [...] che Cino conosce e conoscerà in diverse altre occasioni "Se v'ha gremito la pola selvana", argomenta il G., "com'esser po' de la pinta fedele?" La "pinta" (nella mente) è la donna forse causa di rivalità fra i due, ma cosa ...
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BURIGOZZO, Giovan Marco
Gaspare De Caro
Nato a Milano, in data imprecisabile, era un umile "merzaro", ma non completamente illetterato, come lascia intendere lo stile della sua cronaca, uno stile certamente [...] a un patetico compiacimento: "era una gran cosa questa, de questa concordanza de tutta questa generazione, perché de queste compagnie non se ne impazava gentilomo nessuno". E, d'altra parte, ricordando le prediche in duomo di un romito senese, e il ...
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GUIDICCIONI, Laura
Teresa Megale
Nacque a Lucca il 29 ott. 1550 da Niccolò e Caterina de' Benedetti. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, crebbe in un ambiente colto, che in passato era stato [...] G. Rossi, 1587) in lode del dedicatario dell'edizione, Alessandro Viustini Piacentini bolognese; e Se di lacrime, nella che la G. e Orazio "si fanno honore in ogni cosa" (Nerici, p. 309) e, in effetti, nel giugno 1589 Orazio Lucchesini ebbe l'ufficio ...
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CLARETTI, Onorato
Massimo Firpo
Figlio di Pietro e di Onorata Caissotti, nacque nell'ultimo decennio del sec. XVI, quasi certamente a Nizza, dove fin dagli inizi del secolo è documentata la residenza [...] le sue cariche, anche se certamente l'episodio conferma che la sua collocazione politica in questo periodo deve essere individuata di Frossasco l'assenso alla sua aggregazione a quel casato, cosa che secondo il C. si rendeva necessaria a causa ...
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GASTALDI, Gerolamo
Raffaella De Rosa
Nacque ad Alassio, nella Riviera ligure di Ponente, all'inizio del sec. XVIII. Di famiglia aristocratica - ascritta alla nobiltà genovese dal 1655 - e religiosa, [...] tratti più notevoli però del Testamento riguardano le considerazioni sulla cosa pubblica: il G. denuncia con forza gli elementi di da Genova nel 1746) e Non si trova pace se non in villa, dove l'autore contrappone alla serenità del paesaggio ...
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CALOIRO (Caloira, Caloria), Tommaso
Enrico Pispisa
Nacque a Messina intorno al 1302 (come ha stabilito il suo più attendibile studioso, il Lo Parco) da una famiglia sulla condizione della quale per [...] è stato tramandato dai codici. Una lirica è troppo poca cosa per poter dare un giudizio sul C., tuttavia sembra che , vuotarono il sarcofago per usarlo nella cucina del convento; in seguito se ne perse ogni traccia.
Fonti e Bibl.: Lettere di Francesco ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...