CRISPOLTI, Giovan Battista
Roberto Volpi
Nacque a Perugia, presumibilmente intorno al 1520, da una delle più illustri famiglie della città.
Nel 1549 fu capitaneus communis. Nel 1561 fu capitano del [...] La cosa tuttavia diventa pienamente credibile in quanto, come riferiscono altre fonti, si trattò in realtà della Cronaca, p. 97). Se questa circostanza può influire negativamente sullo stile, rendendolo disadorno e in qualche punto secco e schematico ...
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FILIPPO da Messina
Margherita Spampinato Beretta
Nulla si conosce di F., cui il codice Laurenziano Rediano 9 attribuisce solo il sonetto "Oi Siri Deo, con forte fu lo punto", B1 412, preceduto dalla [...] trovasi in una sezione di sonetti in B 372-432, che ne contiene molti di Giacomo da Lentini, e, cosa luglio 1268 ed il 15 ott. 1269; ma se fosse la stessa persona, si potrebbe sempre trattare, se non di un coetaneo, di un contemporaneo più giovane ...
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DONÀ (Donato), Giovanni Battista
Marina Romanello
Nacque a Venezia, figlio illegittimo del nobile Alvise Donà, patrizio veneto, e di una Orsa probabilmente originaria di Treviso. Quanto alla data non [...] da un riferimento interno presente in una poesia maccheronica scritta nel 1576 in cui di sé egli dice "Cum sim quarantinus nov. 1599, data di un suo breve componimento in siciliano. Ed è l'ultima cosa che abbiamo di lui: la morte - non sappiamo ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] "il desiderio dell'uomo altro oggetto per cosa principale aver non deve che d'alzar e petrarchista, rivelano, se non una grande Lorenzetti, La bellezza e l'amore nei trattati del Cinquecento, in Annali della R. Scuola normale sup. di Pisa, XXVIII ...
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BONAIUTO, Bernardo
Luciano Marziano
Nacque a Trapani il 24 sett. 1714 da Nicolò. Compiuti gli studi si trasferì, insieme con il padre, a Palermo dove fu segretario di alcuni nobili, fra i quali Antonio [...] in Palermo di Eustachio duca di Viefuille (Palermo 1753): una condizione, confessa il B. (nel capitolo IX, p. 43 delle sue Rime giocose), che se non erano riusciti a individuare il nome. La cosa sembra strana, in quanto, a parte l'indicazione di un ...
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BOSTICHI, Stoppa (frate Stoppa)
Maria Antonia Gronchi
Scarse e poco sicure le notizie a noi note su questo poeta toscano del Trecento. Di certo appartenne alla famiglia dei Bostichi, allora una delle [...] palese, acciò se ne prendesse essemplo". La composizione moraleggiante - la "cosa morale" - scritta da frate Stoppa è appunto la ballata riportata dal Sercambi; il quale afferma che il B., per farla conoscere al pubblico, la "disse cantando in su la ...
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BURAGNA, Carlo
Lovanio Rossi
Nacque a Cagliari, ove fu battezzato il 24 dic. 1634, da Giovan Battista e da Maria Cavada.
Il B., che aveva iniziato nella Sardegna gli studi, dopo l'interruzione causata [...] era il lavoro di maggiore impegno (ne dava notizia in due lettere - Magliab. VIII, 270, 4 e esso si era trovato soltanto uno zibaldone: "cosa molto ingegnosa e nuova"). La trascuratezza di chi caratterizzata e notevole, anche se, più che per propri ...
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BASSO, Antonio
Enrico Malato
Gaspare De Caro
Nato a Napoli intorno al 1605, compì gli studi giuridici e fu al servizio dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Ascanio Filomarino. Fece parte dell'Accadenùa [...] a un volumetto di poesie. Povera cosa è il dramma Il pomo di Venere, rappresentato in musica nel 1640 in occasione delle nozze di d. Placido Poesie, pubblicata nel 1645. Senonché anche in queste - se pur mancano i difetti propri delle composizioni ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] la moglie Isabella d'Este ("bella aurora"). In un componimento ("El tempo più d'ogni altra cosa vola") G. dà la parola a uno Galeazzo Maria Sforza (duca di Milano dal 1466 al 1476), se questi non l'avesse rifiutata dopo averla ferita e oltraggiata con ...
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BIENATO, Aurelio
Maria Maddalena Palmegiano
Nacque a Milano, in data incerta, ma probabilmente poco prima della metà del sec. XV. Non si sa né quando né perché abbia lasciato la città di origine per [...] punti oscuri: "se ferio da se medesmo in la gola con uno rasoro", dopo aver colpito "uno suo preite malamente con una spada in li fianchi" (Leostello, p 307). Curato per intervento della stessa corte, si era in breve ripreso, né la cosa sembra avere ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...