È giusta. Quel quando ha un valore temporale-ipotetico, vale un se, una volta che. In questi casi, il verbo va all'indicativo o, appunto, al congiuntivo per indicare più nettamente l’eventualità. ...
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Nel Vocabolario on line della Treccani compare quanto segue: «istallare, istallatóre, istallazióne. – Varianti meno com.[uni] di installare, installatore, installazione». Che cosa significa? Significa [...] che il primo trittico rappresenta forme secondar ...
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Una cosa esclude l'altra. Ricordiamo che, a seconda della loro struttura interna, i nomi si dividono in primitivi (pane), derivati (panificio), alterati (panino), composti (mangiapane). ...
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«Penso che in base a cosa scegliesse di fare, deciderei»: va benissimo, come l'utente stesso si sente propenso a dire. Viene considerata la contemporaneità tra il momento della decisione (deciderei) e [...] il momento della scelta (scegliesse). Altra cong ...
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La sfumatura ipotetica conferita dall'uso del condizionale nella completiva oggettiva “cosa vorrebbe” non è scorretta, anzi, è legittima. Se non si desidera conferire tale sfumatura, vi è una certa libertà [...] stilistica nell'alternativa tra presente co ...
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Francamente non è così chiaro che cosa si intenda per “tocco” e “salto” in relazione all'aggrapparsi alle scale. Viene il dubbio che “tocco” e “salto” siano due modalità dei comandi. Se anche coincidessero [...] con il movimento effettuato dal personaggio ...
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Si usa questa locuzione perché il cromonimo rosso reca con sé, tra gli altri valori semantici, anche quello legato a «situazioni di allerta o pericolo, come in rosso, che nei bilanci indica passività (opposto [...] a in nero “in attivo”» (Rita Fresu, Neolo ...
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Scoppiare con valore transitivo (“io scoppio una cosa”, cioè 'io faccio scoppiare una cosa') è attestato nella letteratura antica (elli ha poste l’uova, acciò che elleno naschino, e non hanno se non a [...] scoppiare el guscio, San Bernardino da Siena, Pr ...
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Siamo nel campo delle cosiddette concordanze a senso, molto frequenti (erano normali nell'italiano delle origini, anche letterario). Vediamo che cosa dice la Grammatica in Treccani.it: «Si definisce concordanza [...] a senso quella in cui ci si allontana d ...
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Vocificare? Che mai strana creatura è questa? Che cosa vorrebbe dire? Se è - come sembra, dalle sparse testimonianze che si raggranellano in rete – una forma addomesticata di vociferare, diciamo proprio [...] che non ce n'è bisogno: c'è già vociferare.È « ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
NOUMENO
Guido Calogero
. Termine filosofico, originario della filosofia platonica ma messo in uso specialmente da quella kantiana. Per Platone, νοεῖν ("intelligibili") o "intellette": participio presente passivo del verbo νοεῖν "intelligere")...
Potere di fatto sulla cosa che si esprime attraverso il compimento di atti corrispondenti all’esercizio di un diritto reale (art. 1140 c.c.), per cui un soggetto, indipendentemente dal fatto che sia o no titolare del diritto di proprietà o di...