(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] infatti descrivere con un'asserzione precisa cosa si intende dicendo che la prima (q, 0) è una soluzione classica di SII(0) per l'esempio 2 visto in precedenza. In effetti se poniamo q=y′/y allora l'e. di Riccati viene linearizzata all'e. di Airy ...
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PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] posto:
Come già esposto in precedenza, se uno o alcuni dei coefficienti bokm+h sono negativi e se
la variabile che deve in altri beni (prodotti, outputs), essendo fissi i rapporti tra ogni bene e ciascuno degli altri; l'unica cosa che può variare in ...
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Premessa. - Gli sviluppi dell'a. nel quindicennio 1960-75 sono stati assai notevoli, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Prima di esaminare alcuni progressi in direzioni particolari, [...] in capitoli, anche nel senso della classificazione bourbakista secondo tipi di struttura. La cosa (A, F) è un'equivalenza sull'insieme A tale che, se f è un'operazione presa a piacere in F, di arità n, e se a1, ..., an; b1 ,..., bn sono due n-ple di ...
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FRATTALI
Luigi Accardi
Nicola Rosato
Il termine ''frattale'' è stato introdotto da B. Mandelbrot nel saggio Les objects fractals (1975) per denotare una vasta classe di modelli matematici i quali, [...] Schnirelman (1932), e ha il vantaggio di essere calcolabile agevolmente in molti casi. Se lo spazio S ha una struttura più ricca (per es ) e P è il perimetro della configurazione. La cosa sorprendente è che questa relazione (con la stessa costante ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] fine di definire cosa si intende con stabilità, ricordiamo che un modello matematico si dice ben posto se ammette una e per ogni h>0, sia N(h) il numero di nodi in [x₀,b], i.e. xj=x₀+jh, con xN(h)≤b. Se {uj, j=1,...,N(h)} e {vj, j=1,...,N(h)} ...
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L'a. n. è una branca della matematica che si occupa di individuare, analizzare e implementare algoritmi per la risoluzione approssimata di problemi matematici in genere, che possono scaturire da pure speculazioni, [...] quelli espliciti, ma, se l'accuratezza non è una richiesta primaria, permettono di utilizzare dei valori di Δt non troppo piccoli, cosa che invece è spesso proibita ai metodi espliciti. I metodi a più passi (anche espliciti) hanno in genere un buon ...
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Il concetto di calcolo costituisce uno dei più importanti fondamenti teorici delle discipline informatiche. Così come nelle discipline meccaniche non si possono comprendere le caratteristiche dei motori [...] la realizzabilità fisica di calcolatori quantistici. Per spiegare cosa può rendere un calcolatore quantistico così diverso da un le operazioni viene di solito codificata in forma di soluzione chimica: se il DNA è in soluzione acquosa, i dati presenti ...
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La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] capire come si è arrivati alla situazione patologica che viene osservata in quel momento, la seconda è quella di comprendere cosa succederà in futuro, la terza è quella di dedurre se e come intervenire ottimizzando il tipo di intervento. Dal punto di ...
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STATISTICHE La curva logistica. - Nata occasionalmente da ricerche sulle fasi di crescenza dì certe popolazioni, la curva logistica trova oggi applicazione in altri campi di studio. Fu merito del matematico [...] risultati conseguiti alla prova della logistica! Se ostacolo c'è, esso proviene da ciò, che spesso nuove leggi modificano quella in corso d'esperimento ed alterano l'andatura della linea di sviluppo; cosa non infrequente nelle imprese private, quando ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] rigoroso la medicina. Siccome aveva sentito dire da alcuni che se non fosse andato in Persia non avrebbe realizzato il proprio desiderio, lasciando ogni cosa partì al più presto. Giunto, nel corso del suo viaggio, a Trebisonda, frequentò assiduamente ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...