L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] vegetali era presente dell'aria e la cosa lo colpì al punto da farne un oggetto d'indagine a sé stante. Avendo scoperto che l'aria :
Il 17 agosto 1771 misi un ramoscello di menta in una quantità d'aria, in cui una candela di cera si era estinta, e ...
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L'uomo
Maria Arcà
Elisa Manacorda
La mappa del corpo umano
Come una grande città, anche il corpo è un sistema molto complicato, dove ogni parte svolge una funzione specifica. E tutte lavorano insieme, [...] , per esempio quando devono contrarsi… per scappare dal pericolo.
Cosa significa ricordare
Usando la memoria, cioè la capacità di ricordare, possiamo sapere se siamo in una situazione nuova o in una già vissuta. Oggi molti scienziati pensano che la ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La formazione del medico
Antoinette Emch-Dériaz
La formazione del medico
Nell'antica Grecia, la pratica del tirocinio medico, ovvero l'apprendistato al seguito [...] e la Rivoluzione scientifica produssero notevoli cambiamenti in medicina, anche se non immediati; la scoperta da parte di esami post mortem, spesso lo scopo era quello di illustrare cosa si era ritenuto non andasse nel paziente piuttosto che cercare ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Un nuovo modo di fare la diagnosi
Joel D. Howell
Jacalyn Duffin
Un nuovo modo di fare la diagnosi
Una nuova concezione della malattia
di Joel D. Howell
Nel corso dell'Ottocento, [...] importanza sempre maggiore che la chirurgia andava assumendo in campo medico. Se si verificava un anomalo accumulo di pus intorno il medico era in grado di farsi un'idea diretta, vedendo di persona il luogo in cui viveva, cosa impossibile quando la ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] influenza da parte dell'anima sensitiva ‒ cosa che era chiaramente in contrasto con l'animismo di Stahl. D tono' del tratto gastrointestinale, Hahnemann analizzò il farmaco sperimentandolo su sé stesso. Per molti giorni assunse, due volte al giorno, ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] Roma, Ospedale di S. Spirito in Sassia, Mandati di pagamento, b. 1911, mandato 1191). La cosa si spiega con il fatto che s.).
Nel 1594 fu cooptato nel Collegio medico di Roma, anche se la sua elezione fu faccenda più lunga e controversa di quanto ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] si andasse ormai assicurando il diritto di definire che cosa fosse la salute e che cosa la malattia, le teorie e le terapie mediche alternative più appropriato.
Anche se contestata e messa in ridicolo dai medici ortodossi, in particolare per via dei ...
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Scienza indiana: periodo vedico. La medicina nell'Atharvaveda
Antonella Comba
La medicina nell'Atharvaveda
Il testo vedico più ricco di nozioni di carattere medico è l'Atharvaveda (Veda degli Atharvan). [...] , soddisfacente, ricca di salute e di ogni cosa si possa desiderare.
In modi diversi l'Atharvaveda e l'āyurveda perseguono grāhi ('colei che afferra, che possiede'): "Se è in fin di vita, se è morto o se è stato condotto dinanzi alla morte, io lo ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] paziente avrebbe lasciato l'istituto se dichiarato guarito, e che alle spese di sepoltura in caso di decesso avrebbero più totale incertezza in merito alle indicazioni terapeutiche, si diagnosticava un disturbo isterico, la qual cosa spesso non era ...
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La grande scienza. La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Gilberto Corbellini
La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Dagli anni Settanta del Novecento la riflessione epistemologica sulla [...] modelli sovrapposti e mal definiti, ognuno dei quali spiega che cosa è 'sbagliato' nella fattispecie rispetto ai processi normali o per converso è malata se non è in grado di perseguire tali scopi, o può perseguirli solo in parte (Nordenfelt 1993).
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...