sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] a H.D. Lasswell (1927), ed è esprimibile nella formula «chi dice cosa, a chi, con quali effetti». All’inizio degli anni 1950, E. Katz anni.
I sociologi della comunicazione in particolare ancora discutono se e in quale modo possano essere accertati ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] annuncio del Vangelo tra i gentili (circa 42-45), anche sein posizione secondaria rispetto ai fondatori della chiesa antiochena (cfr. successore Porcio Festo"; il problema è di sapere a che cosa si riferiscano i "due anni": a quelli della prigionia ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] su una cosa spetti a più soggetti insieme. Tale situazione può avere origine volontaria, cioè in un accordo dei partecipanti, legale, se il suo titolo stia nella legge, ovvero incidentale, quando sia dovuta a circostanze fortuite, come avviene ...
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Bioetica
T. biologico (o t. di vita, living will) Documento con il quale il testatore affida al medico indicazioni anticipate di trattamento, nel caso in cui in futuro possa perdere la capacità di autodeterminazione [...] ha l’errore sulla cosa: secondo l’art. 625, co. 2, c.c., la disposizione testamentaria ha effetto quando la cosa che ne forma oggetto sia composto forse in greco (5° sec.; se ne hanno anche versioni in copto, in etiopico e in arabo); contiene ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, dal funzionamento della cosa pubblica in ogni sua articolazione. Il laicismo si contrappone nel linguaggio politico contemporaneo al ...
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(arabo an-Nīl) Il maggior fiume dell’Africa, primo del globo per lunghezza (6671 km), uno dei maggiori per ampiezza di bacino (2.867.000 km2).
Nella mitologia greca fu considerato come un dio. Nell’arte [...] artificiale, rendendo necessari frequenti lavori di dragaggio; ma la cosa più grave è l’inquinamento delle acque del fiume e è fonte di attriti, se non di veri e propri conflitti, tra i vari paesi interessati dal fiume, in particolare Egitto, Sudan ed ...
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Diritto
E. arbitrario delle proprie ragioni Delitto commesso da chi, al fine di esercitare un diritto proprio o preteso, pur potendo ricorrere fattualmente e giuridicamente al giudice, si fa arbitrariamente [...] se la violenza o la minaccia alle persone è commessa mediante l’uso delle armi. Agli effetti della legge penale la violenza sulle cose si configura quando la cosa finanziario deve chiudere con l’anno finanziario. In Italia, dal 1928, la chiusura dei ...
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Nella sua nozione fondamentale, invocazione della divinità come testimone della verità di quanto si afferma (g. assertorio) o come mallevadrice e vindice di una promessa o di un voto (g. promissorio). [...] In senso più generico, forma solenne di affermare e promettere, che impegna la propria coscienza sia di fronte a un’autorità civile o ad altre persone sia anche solo di fronte a sé di stabilire il valore della cosa domandata quando questo, per ...
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Socini Adattamento (attraverso la forma latina umanistica Socinus adottata da alcuni suoi membri) del cognome della famiglia senese dei Sozzini, il cui capostipite fu il notaio Mino di Sozzo, trasferitosi [...] può dire la stessa cosa delle sue vere opinioni, che egli manifestava in forma dubitativa e in scritti pseudonimi o anonimi; Scrittura non ci può essere nulla contro la ragione, anche se ci può essere molto sopra la ragione; nella deduzione della ...
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Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] da lui sostenuto (cfr. le discussioni sulle idee d'oggetti particolari e sulle idee generali, come quelle di cosa estesa in generale). Coerentemente alla sua teoria delle idee, M. modificò poi la prova cartesiana dell'esistenza di Dio, basandola ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...