AMADEI (Amidei), Girolamo (Hieronymus Lucensis, Hieronymus de Luca)
Mario Rosa
Nato verso il 1483 a Siena (ma il Lucchesini lo ritiene, diversamente dal Giani, di nascita lucchese), professò nell'Ordine [...] e conventuali e si chiedeva al generale di non fare cosa contraria al pattuito. Poiché non si dovettero raggiungere i risultati attribuisce ad Aristotele siano veramente insolubili; se il Pomponazzi, in quanto con alcuni ragionamenti si allontana da ...
Leggi Tutto
FALCINELLI ANTONIACCI, Mariano
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Assisi il 16 nov. 1806 da Giovanni Battista e da Aloisia Alessi, ricevendo i nomi di Lorenzo Baldassarre Luigi all'atto del battesimo, che [...] cementato da un senso di dedizione alla Chiesa che, se non produsse grandi risultati sul piano concreto, convinse però duplice monarchia - cosa che gli procurò il 22 dic. 1873, il F. fece appena in tempo a tornare a Roma per ricevere il titolo ...
Leggi Tutto
BENVOGLIENTI, Fabio
Nacque a Siena il 19 ott. 1518 da Giovanni Battista. Secondo la testimonianza dell'Ugurgieri, fu giurista come il fratello Girolamo e insegnò nello Studio senese. La notizia tuttavia [...] oscurità cui lo condanna la stentata e insulsa produzione letteraria, se egli nel 1567 non avesse partecipato con un ruolo di , non convenendo con essa incosa alcuna, ond'era necessario che queste due religioni si distruggessero in fra di loro, e ...
Leggi Tutto
CASTRINO, Francesco
Gino Benzoni
Nato a Ferrara, attorno al 1560, in un'agiata famiglia - mentre il fratello maggiore Ercole, addottoratosi in medicina, vi diverrà stimato professionista ("medico famosissimo" [...] e il padre Paulo ne fu avvisato, e pertanto cessò di scriverli". Ignora se siano pervenute a Roma, ma la cosa lo preoccupa relativamente, convinto che, anche in tal caso, non possano "partorir niente"; "nondimeno - così ribadisce - cessò allora di ...
Leggi Tutto
BELLISOMI, Carlo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Pavia il 30 luglio 1736 dal marchese Gaetano Annibale e da Anna Maria della Corcelle de Percii. Fu educato nel Collegio Clementino di Roma, in un ambiente [...] tutti e tre giansenisti; da questi contatti derivò in lui una profonda sensibilità religiosa, anche se non aderì mai alle dottrine dei maestri. Fu Pereira e la soppressione della "Mesa censoria": cosa che divenne tanto più necessaria allorché, nell' ...
Leggi Tutto
GRIMANI CALERGI, Vettor
Gino Benzoni
Primogenito di Vincenzo Grimani (1588-1647) di Pietro e di Marina di Vettor Calergi, nacque a Venezia il 21 sett. 1610.
Dei Grimani di S. Maria Formosa il padre [...] l'anonimo non è dei "molti che si consolano dicendo che la cosa non durerà" perché il Consiglio dei dieci "la remedierà"; ed appare 6000 ducati sein terra veneta e 4000 sein Stato altrui. Confiscati i beni, bollata con il s. Marco in pietra la ...
Leggi Tutto
BENVENUTO, detto l'Asdenti
Paolo Bertolini
Maestro calzolaio, nato a Parma probabilmente nel primo quarto del sec. XIII, buon conoscitore deglì scritti di Gioacchino da Fiore e della letteratura profetica [...] ed alto-medioevale (e la cosa appare tanto più fuori dell'ordinario, in quanto era completamente illetterato), nonché "dominus" èappunto lui, il maestro calzolaio Benvenuto.
Tutto ciò, se da un lato spiega la notorietà che accompagnò l'attività di B ...
Leggi Tutto
DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] il Cornelio aveva portato con sé a Napoli, anche per esplicita per gli Investiganti la cosa più importante, prioritaria anche Minieri Riccio, Cenno stor. delle Accademie fiorite nella città di Napoli, in Arch. stor. per le prov. nap., IV (1879), pp. ...
Leggi Tutto
FAVORINO, Guarino (Varino, Guerrino)
Massimo Ceresa
Nacque, secondo lo Zeno ed altre fonti, nella pieve di Favera, castello nei pressi di Camerino (od. Pievefavera, prov. di Macerata), verso la metà [...] Congregazione silvestrina; la cosa però non ebbe seguito.
Nel corso del 1514 il F., che non versava in buone condizioni economiche, sempre basandosi su altri documenti. Tali glosse, se osservate attentamente, rilevano nel F. un compilatore abile ...
Leggi Tutto
MAINARDO (Mainardo di Silvacandida)
Francesca Roversi Monaco
Si ignorano il luogo e la data di nascita di M.; le prime attestazioni documentarie relative alla sua persona e al suo operato risalgono alla [...] stabilirono con un nobile scritto che cosa dovesse accadere nel futuro, ma Erlembaldo in maniera autonoma se il vescovo non avesse dato seguito alle eventuali denunce, riconoscevano in parte la libertà di iniziativa dei laici in materia religiosa. In ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...