BAGLIONI, Lelio (al secolo Ottaviano)
Boris Ulianich
Nacque nel 1550 quasi certamente a Firenze: "florentinus" viene in genere designato nei documenti. Non conosciamo il nome di sua madre; sappiamo invece [...] ". Non sa immaginare "qual cosa a ciò fare l'habbia spinto" per aver conosciuto il Sarpi "in tutte le sue attioni molto tende solo a non conoscere alcuno per superiore, né obedirlo in qualsivoglia modo, se non quanto loro piace; fine a punto di tutti ...
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BOETTI, Giovanni Battista
Gaspare De Caro
Nacque il 2 giugno 1743 a Piazzano, parrocchia del mandamento di Camino, nel Monferrato, dal notaio Spirito Bartolomeo e da Margherita Montalto. Nel 1762 concluse [...] dal Boetti. La cosa non è inverosimile nella confusa situazione politica dell'impero turco in quegli anni: lettera del generale dei domenicani, che gli prometteva il perdono se fosse tornato in convento. Questa volta il B. accettò e, rivestito l' ...
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DELLA ROVERE, Domenico
François Ch. Uginet
Nacque in Piemonte nel 1442 da Giovanni dei signori di Vinovo e da Anna Del Pozzo. Non si sa se abbia avuto una preparazione universitaria, ma senza dubbio [...] Il suo ruolo negli affari pontifici sembra pressoché inesistente: l'unica cosa degna di nota è che durante il pontificato di Sisto IV entrò in possesso di numerosi manoscritti quando si trovò ad essere esecutore testamentario di cardinali defunti. Se ...
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DOVARA, Oberto da
François Menant
Nacque verso la fine del sec. XI, probabilmente a Cremona, da Alberto e da Donella, di cui si ignora il casato. Tra l'inizio del gennaio 1117, quando fu deposto il [...] i Dovara tenevano in feudo dal vescovo il controllo delle acque del Po a monte e a valle di Cremona.
Se siamo bene all'imperatore appoggiando l'antipapa Vittore IV (febbraio 1160), cosa che gli attirò l'immediata scomunica da parte del legato ...
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GIORDANO da Giano
Luigi Canetti
Nacque intorno al 1195 nel piccolo centro di Giano (attuale Giano dell'Umbria), una cinquantina di chilometri a sud di Perugia.
La sua data di nascita si deduce sulla [...] riteneva virtù precipua e inderogabile della santità minoritica.
Se è dunque assai ragionevole assumere che G. abbia suoi frati. Tuttavia, forse per l'imbarazzo in cui la cosa l'avrebbe posto anche in rapporto all'esaltazione che aveva fatto del suo ...
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FILOMARINO, Ascanio
Massimo Bray
Nacque a Benevento nel 1583 dai duchi della Torre. Era figlio di Claudio, fratello di Scipione, maestro di campo al servizio spagnolo, di Gennaro, religioso teatino [...] nelle deliberazioni pesati e maturi, et saper ogni cosa".
Nei consigli si affermano una concezione morale-religiosa ed in maniera quasi mimetica: "se il Principe sarà letterato di lettere si diletti, se armigerà de armi, se pulito di pulitezza, se ...
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BONGIOVANNI, Berardo
Domenico Caccamo
Nato a Roma da antica famiglia di origine recanatese, vi compì gli studi di diritto e di teologia. Il 4 marzo 1537 fu innalzato da Paolo III al vescovato di Camerino, [...] ancora alle volte si trovarà a mense, dove ne sarà alcuno, et in altri luoghi; non deve mai in publico disputare con loro, ma con piacevolezza dirli alcuna buona cosa, se da quei più potenti sarà visitato o usatali alcuna demostratione, non li deve ...
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DUSMET, Giuseppe Benedetto (al secolo Melchiorre)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 15 ag. 1818, primo di sei figli, da Luigi Dusmet Desmours e da Maria dei marchesi Dragonetti Gorgone e fu battezzato [...] anzitutto su una totale rilassatezza dei costumi dei monaci, cosa che fece con tatto non disgiunto da fermezza, riuscendo se non nella misura in cui il modello di società perseguito dal D. si poneva naturalmente in antitesi con lo Stato combattuto, in ...
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GIULI (Giuli Mondi, De Iulis), Egidio Maria
Anna Rita Capoccia
Nacque a Genazzano, presso Roma, il 1° febbr. 1691, terzogenito di Nicola, originario di Genazzano, e di Anna Maria Posterula, romana. [...] padre Concina, è l'unica cosa a cui s'attaccano gli suoi avversari" (lettera del 1° giugno 1748: in Sandelli, parte II, p. scardinata dai progressi della scienza, ma aggiungeva l'autore: "Se dunque l'Accademie si accordino di dar un calcio alla ...
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DELLA BERETTA, Giovanni Antonio
Costanza Ichino Rossi
Nacque a Milano il 15 luglio 1733 dal conte Carlo Fabrizio, di famiglia di antica nobiltà pavese, e da Anna Teresa D'Isabella, di famiglia patrizia [...] il 13 aprile, senza sfarzo - con la "modestia che vuol essere in ogni cosa del vescovo", per il quale è "stretto dovere" riservare parte delle 'opposizione del D. nei confronti del Mola, se all'origine si era nutrita di ragioni eminentemente politiche ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...