ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] questioni politicoreligiose, a una prudenza almeno formale. La cosa si spiega, in parte, con la riservatezza di un uomo che si un grand'uomo; A. fu un uomo abile". Ci si può domandare se l'A. colse, come Pio IX, il contenuto ideale del Risorgimento ...
Leggi Tutto
GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] tempo la nomina cardinalizia, i voti dei quali avrebbe disposto per sé. All'inizio del pontificato il suo ruolo fu perciò della massima come avrebbe scritto a posteriori Machiavelli, "procedè in ogni sua cosa impetuosamente; e trovò tanto e tempi e ...
Leggi Tutto
ALESSANDRO VI, papa
Giovanni Battista Picotti
Rodrigo de Boria y Borja, o, come si disse comunemente, Rodrigo Borgia, era nato fra il 1430 e il 1432, probabilmente il 1° genn. 1431, a Xàtiva presso [...] nella trattazione degli affari. Non aveva, però, qualunque cosa abbiano detto gli apologisti suoi vecchi e nuovi, nè dei Papi, dedicata ad A., rimane, anche se non si possa consentire con lui in ogni punto, il più completo e documentato e sereno ...
Leggi Tutto
BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] però un po' deluso: "Nemo tamen facile speret sein adyta secretorum elus penetraturum, ita tecte, circumspecte, era già stato "abbrugiato dentro" dai medicamenti somministratigli. La cosa si ripeté, sotto il pontificato di Innocenzo XI, almeno altre ...
Leggi Tutto
BONELLI, Michele
Adriano Prosperi
Nato a Bosco, presso Alessandria, il 25 nov. 1541 da Marco e Domenica Giberti, gli fu imposto il nome di Antonio, probabilmente in onore dello zio della madre, Antonio [...] modificare l'impressione precedente, che cioè "con molte honorate parole in fine se negavano le cose più principali" (B. a Rusticucci, 17 ugonotto "se prima non gli vedrà reconciliati con la Chiesa" (Serrano, IV, p. 509). L'urgenza della cosa si era ...
Leggi Tutto
GREGORIO XII, papa
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, figlio del patrizio veneziano Nicolò di Pietro e di una Polissena, si ritiene nato verso il 1335 in Venezia. Alla data di nascita si risale in via [...] preoccupazione. Un papa veneziano rischiava di essere ingombrante, cosa pericolosa per i ben calibrati equilibri sui quali si fondava confuse e gravi se trasferite in laguna; si scrisse che "specialmente in Veniexia tutta era in sisma" (Riccoboni ...
Leggi Tutto
MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] senza rispetto di religione o di cosa alcuna" (Cervini ad A. Farnese, in Nuntiaturberichte aus Deutschland, V, p. di Lucca del settembre 1541 con Carlo V, durante i quali se ne discussero i dettagli; quindi, insieme con il cardinale A. Farnese ...
Leggi Tutto
FIAMMA (Flamma, de Flama), Galvano
Paolo Tomea
Nacque verosimilmente in Milano, sul cadere dell'anno 1283 come egli stesso riferisce nella Chronica parva (ed. Reichert, p. 102). Si ignorano i nomi e [...] vita comune.
La Chronica detta "maior" fu a lungo ritenuta una cosa sola con la Chronica parva, complice il fatto che di essa, di questa struttura viene tuttavia mitigato, almeno in piccola parte, dall'evoluzione (se non si tratta di mera disarmonia) ...
Leggi Tutto
PIO X, papa, santo
Maurilio Guasco
PIO X, papa, santo. – Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835, da Giovanni Battista e Margherita Sanson, secondogenito di dieci [...] .ma che nel campo d’azione contribuirò in tutti i modi per mantenere il pacifico accordo, disposto, se pur fosse d’uopo, ad ogni onesto stessi: cosa d’altronde non rara in varie diocesi italiane, dal momento che tali alleanze in genere nascevano ...
Leggi Tutto
CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] volesse che non si fosse mai trattata cosa alcuna, né venuta S. M.tà in Germania, né fatta questa dieta per C. un collaboratore gradito, tanto più in quanto l'Aleandro era considerato in Germania, anche se forse a torto, un avversario degli Asburgo ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...