BRIENNE, Gualtieri di
Ernesto Sestan
Sesto conte di questo nome, nacque con molta probabilità in Francia, nel feudo avito di Brienne (Aube), nella Champagne, verosimilmente nell'anno 1304 o nell'anno [...] . Tuttavia, Giovanni Villani, scrivendo non si sa sein questo tempo o a distanza di anni (condannando Malatesta, fossero state condotte parallelamente, data l'urgenza del momento. Una cosa pare certa: che, fino a questo punto, si volesse nel duca ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] esigenza di un ordine morale, in una religiosità sincera, anche se spesso espressa in forme di culto assai semplici e a confermare l'atavica e radicale sfiducia verso la gestione della cosa pubblica. Il primo dei due fenomeni, l'ascesa politica ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] Come prima cosa C. cercò di sciogliere i legami internazionali che irretivano la Francia in conseguenza delle alleanze potuto costare la vita, se non proprio a lei, al figlio prediletto Enrico, C. scelse la fuga in avanti. Riuscì a convincere l ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] alle esigenze di un mondo in trasformazione, che non ebbe tuttavia immediata applicazione, anche se preparò il terreno per l che è veramente indegno dell'uomo, si è abusarne come di cosa a scopo di guadagno […]. Principalissimo poi tra i loro doveri è ...
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DE SANCTIS, Gaetano
Piero Treves
Terzogenito d'Ignazio e di Maria Orlandini, nacque a Roma il 15 ott. 1870, in una famiglia che aveva rifiutato di riconoscere, e fu costante nel non volere mai riconoscere, [...] cui prosa conserva pertanto il segno di cosa dettata, di pagine dal taglio non visto, se parve più "scolastico" il primo, inesausta di protezione dei perseguitati, massime se ebrei, li soccorresse quand'erano in pericolo (e riuscisse pur vano, ad ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] , "il re Enrico terzo mi fece chiamare un giorno, ricercandomi se la memoria che avevo e che professava, era naturale o pur per medesimo significante circa medesima cosa significata") va in realtà ricondotta a una sfera etica in cui si risolve ogni ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] Né fu solo superficiale il suo interesse per la scienza se, nel 1611, era in grado di discutere a Firenze con Galilei dei "corpi nutrire la sua sfrenata smania collezionistica - è altra cosa da quello imprigionato nell'angustia coatta dei rapporti di ...
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FILIPPO MARIA Visconti, duca di Milano
Gigliola Soldi Rondinini
Secondogenito di Gian Galeazzo signore e poi (1395)duca di Milano, e di Caterina Visconti, figlia di Bernabò, nacque a Milano il 3 sett. [...] laici ed ecclesiastici - che vediamo in un settore o nell'altro gestire la cosa pubblica fino al termine della dinastia a Milano perché Venezia si stava impadronendo del Ducato e lo voleva per sé. Ma il 13 ag. 1447 F. moriva a Milano e si aprivano ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] il successivo convegno di Plombières, con la sensazione diffusa che qualche cosa di grosso stesse muovendosi mettendo in giudicato le sorti stesse della Toscana, furono eventi che se da una parte consentirono al D. di consolidare quella vasta area ...
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Nacque a Roma l'8 giugno del 1757 dal marchese Giuseppe di Tuscania, e da Claudia dei conti Carandini, ma era di origini plebee: suo nonno Brunacci era stato adottato dai marchesi Consalvi. Perduto il [...] a Roma per sei mesi il C. come vicario papale (cosa affatto nuova nella storia della Chiesa). L'incoronazione fruttò alla S la Chiesa, per tre volte il C. rispose che se fosse rimasto in carica anch'egli avrebbe fatto il suo dovere senza cedimenti ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...