CIMITILE, Fabio Albertini principe di
Vladimiro Sperber
Nacque il 9 febbr. 1755. presumibilmente a Napoli, da Gaetano principe di Cimitile e di San Severino, marchese di San Marzano. Era nipote del [...] chiacchere inconcludenti". In effetti il rifiuto russo di riceverlo non può porsi in relazione coi colloqui viennesi se non altro Ho potuto mancare per intelletto, non mai per volontà. La sola cosa, che ambisco, si è l'opinione di uomo onesto e d' ...
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CECCARELLI, Alfonso (Fanusius Campanus)
Armando Petrucci
Nacque a Bevagna (Perugia) il 21 febbraio del 1532 da Claudio, notaio di famiglia originaria di Città di Castello, e da Tarpea Spezi; avviato [...] (Reg. lat. 2023, cc. 59-61); ma la cosa non ebbe seguito.
Pur continuando a esercitare la professione medica, il medica in provincia: "le vostre veglie, fatiche et stenti se risolveranno in fumo et in niente" (Ottob. lat. 3053, c. 115v).
In realtà ...
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GRIMALDI, Lucchetto
Riccardo Musso
Nacque presumibilmente verso il 1210 da Grimaldo di Oberto e da Orietta da Castello, di antica famiglia viscontile, che, probabilmente dopo di lui, ebbero anche Sorleone, [...] per lo sbarco a Sciacca, in armi, di due suoi emissari, Corrado Capece e Federico di Castiglia, i quali erano riusciti nel giro di poche settimane a sottrarre agli Angioini gran parte dell'isola. Senza porsi il problema se la cosa giovasse o meno al ...
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DE GUBERNATIS, Giovanni Battista
Guido Ratti
-Nacque a Torino il 15 luglio 1774 da Giuseppe Amedeo e da Angela Ronzino. Studiò a Torino fino al conseguimento della laurea in giurisprudenza presso quell'ateneo: [...] tale Planel, che però smentì ogni cosa, venne bruscamente licenziato il 1° luglio 1833.
In questo anno e mezzo il D. , il Sineo, il Nota, ed i discorsi - almeno per quanto se ne deduce dai diari del D. - erano sempre duramente critici nei confronti ...
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CAMILLA, Franceschino da
Giovanna Petti Balbi
Figlio di Guglielmo, nacque a Genova in data a noi ignota, ma probabilmente non molto dopo il primo ventennio del secolo XIII. Apparteneva a una delle più [...] di Trapani, chiedendo nel contempo la restituzione di ogni cosa. Nonostante la fermezza della protesta, il governo del del C., se si esclude un documento privato, rogato in Genova il 5 maggio 1271 nel palazzo di Pietro Doria, documento in cui Filippo ...
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DE FORNARI, Giovanni Battista
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1484 da Raffaele; suoi fratelli furono Tommaso, Domenico e Agostino. Egli dovette affiancare il padre nella florida attività commerciale [...] regime in senso filofrancese.
Il Senato, avvertito dall'ambasciatore spagnolo in città, a sua volta informato della cosa per il suo esilio. Non sappiamo se sia giunto a destinazione o se sia riuscito a rifugiarsi in Francia. Secondo il Vitale, egli ...
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DUODO, Pietro
Giuseppe Gullino
Figlio di secondo letto di Luca di Pietro, del ramo a S. Angelo, e di Oria Bon di Alessandro di Scipione, nacque a Venezia nel luglio 1445. Sappiamo pochissimo della sua [...] più alcuna carica politica per oltre un decennio, la qual cosa induce a pensare ch'egli si sia dedicato alla pratica e acetava ben e volentiera …. Et tutti di pregadi se indolzi …. Et in quell'horra 22 si veneno zoso di pregadi per andar questa ...
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FOSCARI, Piero
Cesco Chinello
Nacque a Venezia il 25 ag. 1865 da Annibale, discendente dalla casata patrizia, in decadenza dopo la fine della Repubblica, e da Teresa Lozzi. A dodici anni iniziò a frequentare [...] tradizione, perché mettere insieme laguna e terraferma "è un cosa contro natura" - il F. ribatté che "dovunque è storia. Se mancassimo alla imperiosa necessità di seguirlo, tradiremmo la memoria dei nostri martiri e dei nostri morti in guerra". Non ...
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CASTELLANI, Giovanni Battista
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cividale del Friuli il 12 febbr. 1820 dai nobili Giuseppe, medico, e Clara Claricini. Iscritto al seminario patriarcale di Venezia, seguì (1833-35) [...] il problema di Venezia poteva essere risolto solo se inserito in un quadro più ampio che coinvolgesse tutta quella questo lo indusse a concludere che "la guerra del Piemonte è miglior cosa dell'inerzia vigliacca di Toscana e Roma" (disp. del 17 marzo ...
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FIESCHI, Percivalle
Giovanni Nuti
Figlio di Tedisio e di una Simona forse appartenente alla casata genovese dei Camilla, nacque probabilmente a Genova, nella prima metà del sec. XIII dal ramo dei conti [...] cattedra arcivescovile di Ravenna, ma la cosa non ebbe seguito.
Alla morte dell di Vigolone e gli altri suoi beni in Parma ed in Corneo. Il F. raggiunse ed accompagnò di accettare le sue richieste, se Firenze avesse fatto altrettanto. Nella prima ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...