CARLO MARTELLO d'Angiò, re d'Ungheria
Ingeborg Walter
Primogenito del futuro re di Sicilia Carlo II d'Angiò e di Maria d'Ungheria, nacque con tutta probabilità a Napoli nella primavera del 1271, dato [...] che Rodolfo d'Asburgo nel 1281 inviò finalmente la figlia in Italia, anche se la giovane età dei fidanzati impediva per ora la celebrazione 'Artois dal cardinal legato Gerardo da Parma. La qual cosa si spiega facilmente con la sua giovane età, ma ...
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PEPE, Gabriele
Mauro Moretti
PEPE, Gabriele. – Nato a Monopoli (Bari) il 4 dicembre 1899, secondogenito di Ludovico e di Gemma Gatti. Il padre, di origini modeste, giornalista e insegnante, fu nella [...] che in pagine del secondo dopoguerra si inseriva in una rievocazione di vita sociale articolata, anche se segnata dalla caratteristici del Medio Evo barbarico: «non c’è stata cosa più funesta nella storia d’Italia del potere temporale della ...
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GABALEONE, Giovanni Battista
Andrea Merlotti
Figlio di Giovanni, un mercante chierese operante a Torino, nacque a Chieri fra il 1568 e 1570.
La carriera folgorante del G. può essere considerata esemplare [...] principi Vittorio Amedeo e Filiberto al loro rientro dalla Spagna.
Se già nel 1601 il G. era stato inviato a Lione ambasciatori reali: la qual cosa non mancò di suscitare proteste da parte degli altri diplomatici (in specie dall'ambasciatore veneto). ...
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FALCONIERI, Costanza
Raffaella De Rosa
Nacque a Roma intorno all'anno 1764. Era figlia, insieme con Alessandro, primogenito, Nicola, Isabella, Girolamo e Carlo, di don Mario, nobile romano coscritto, [...] F. e V. Monti, che i contemporanei ritennero cosa certa e fissarono in satire feroci, con tutta probabilità ebbe realmente luogo e Duchessa Braschi quale ve l'ho dipinta ... Se la presente si trova in Roma, ringraziate la Duchessa della giustizia che ...
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PAZZI, Jacopo de'
Claudia Tripodi
PAZZI, Jacopo de’. – Nacque nel 1423, ultimo figlio di Andrea di Guglielmino e di Caterina di Jacopo di Alamanno Salviati. Suoi fratelli maggiori furono Antonio, Guglielmo [...] adiacente ottenuta dal fratello Piero nel 1462 tramite lodo.
Se vi è ancora incertezza su chi fu l’artefice del già morto ai suoi nemici. Pazzi fu tradotto in palazzo Vecchio, dove confessò ogni cosa senza necessità di ricorrere alla tortura.
Poche ...
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ARDUINO
Margherita Giuliana Bertolini
Documentato tra l'aprile del 945 e l'aprile del 976, detto Glabrione, fu il creatore delle fortune della casa degli Arduinici di Torino. Figlio del conte di Auriate, [...] Berengario, dopo la seconda discesa di Ottone in Italia (luglio 961), se deve essere attribuito alla dichiarata ostilità del personale ma comune alla grande aristocrazia feudale della sua età.
Una cosa A. non riuscì a fare: porre un suo candidato a ...
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CAROSELLI, Francesco Saverio
Angelo Del Boca
Nacque a Roma il 12 marzo 1887, da Vittorio e da Paolina Bianchi. Compiuti gli studi classici nella capitale, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] di sua madre Paola, inseparabile compagna di tutte le sue dimore in Africa.
La Somalia che il C. ritrovò nel 1937. ampliata stesso valore. Se i volumi della serie scientifico-culturale sono indubbiamente di alto livello, la stessa cosa non si può ...
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CORNER, Francesco
Claudio Povolo
Nacque a Venezia il 19 nov. 1597, ultimo dei cinque figli maschi di Girolamo (1562-1634) di Giorgio di Girolamo del ramo della Regina residente a S. Cassiano, e di Pisana [...] se tale eventualità si fosse realizzata, di ubbidire, "mostrando però sempre che vi riesca la cosa Corner di Giovanni; Calendar of State papers... relating to English affairs existing in the archives... of Venice, a cura di A. B. Hinds, London ...
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CHIAVOLINI, Alessandro
Albertina Vittoria
Nacque a Milano il 29 luglio 1889da Cesare e Teresa Botteri, in una famiglia di proprietari terrieri. Frequentò il liceo classico "A. Manzoni" e si iscrisse [...] politica presente e futura, cioè costituisce una cosa realmente ed esclusivamente sua", e, inoltre, doveva una carica per sé, desiderando "un rango che mi risparmiasse, in molte circostanze, un senso di diminuzione". In una testimonianza riportata ...
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DALL'ARMI, Ludovico
Vanna Arrighi
Nacque a Bologna nel secondo decennio del sec. XVI da Gaspero, ricco mercante cittadino insignito della dignità senatoria, e da Aurelia Campeggi, sorella del cardinale [...] conosceva molto bene il D., rispose di non dare troppa importanza alla cosa, dato che il D. era "uorno vano" e per nulla pericoloso messi in atto dal padre del D. per impedire tale estradizione, nella convinzione, rivelatasi esatta, che se il figlio ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...