ESTE, Niccolò d'
Nadia Covini
Figlio del marchese Leonello, signore di Ferrara, Modena, Reggio, e della prima moglie di questo, Margherita di Gianfrancesco Gonzaga, nacque a Ferrara il 20 luglio 1438. [...] Borso o, se Borso non ne avesse avuti, i suoi fratelli legittimi o legittimati. L'E. veniva in tale modo escluso ozi, gli svaghi, le allegre compagnie e i passatempi licenziosi, cosa che non giovò molto alla sua reputazione.
Fuori dai territori ...
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GALLERANI, Cecilia
Carlo Alberto Bucci
Nacque a Milano nei primi mesi del 1473, molto probabilmente nella casa situata nella parrocchia di S. Simpliciano dove dal 1455 vivevano il padre Fazio e la madre [...] del suo tempo con "quella sua inamorata che 'l tene in castello et da per tutto dove il va, a la quale la G. rimase nel Castello. La cosa certa è, invece, che non uscì preferisce morire piuttosto che sporcarsi. Se la giovane del ritratto di Cracovia ...
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CURTE (Corte), Sceva de
Franca Petrucci
Pavese, giureconsulto, nato presumibilmente all'inizio del XV secolo, si mostrò fin dalla morte di Filippo Maria Visconti (13 ag. 1447) favorevole a Francesco [...] quindicina di giugno, non sia stato in grado di valutarlo. Tuttavia non si ritenne la sua missione una prova negativa, se il 18 luglio di quell'anno e. che la pace sarebbe andata "omnino in fumo". Cosa che anche il papa dovette infine ammettere dando ...
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EMO, Gabriele
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Marina, attorno alla metà del XIV secolo, da Benedetto di Gabriele e dalla sua prima moglie, Antonia (forse una Malipiero, ma [...] condizioni, la qual cosa farebbe pensare ad un avrebbe potuto alleggerire la tensione se veramente le parti l'avessero 201, 206 ss., 295, 300, 312; G. Gatari-B. Gatari, Cronaca Carrarese, in Rer. Ital. Script., 2 ediz. XVII, 1, a cura di A. Medin-G ...
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ERIZZO, Antonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, agli inizi del 1502, da Sebastiano del procuratore Antonio, del ramo a S. Moisè, e da Cipriana Trevisan di Andrea di Paolo. La famiglia era assai ricca, [...] tra l'altro la partenza da Adrianopoli "che fu alli tre di decembrio, cosa mai più fatta per alcun altro clarissimo mio precessore, se ben poteva star almeno mesi tre in quel loco con il salario solito, per partir a miglior tempo. Et niente ...
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DE MARI, Guglielmo
Jean A. Cancellieri
Era figlio del console Angelerio (e quindi fratello di Ansaldo, ammiraglio della flotta dell'imperatore Federico II), ucciso da Lanfranco Della Turca nel 1187, [...] città d'origine, la congiura assunse in breve tempo proporzioni tali "che parea cosa da non credersi" (Annali genovesi, p mettere avanti un uomo il cui nome suscitava in tutti il ricordo, se non di un comportamento francamente filoghibellino, certo ...
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AVARNA, Giuseppe, duca di Gualtieri
Alberto Monticone
Nato a Palermo il 19 marzo 1843 da Carlo e Maria Carmela Pignatelli d'Aragona, entrò in diplomazia nel 1866 all'indomani della guerra contro l'Austria, [...] anni avrebbe dovuto operare. Conservatore e liberale, più la prima cosa che la seconda, profondamente attaccato alla monarchia, l'A. austriache di quegli anni: anche se i momenti di frizione non mancarono, specie in occasione della crisi della Bosnia- ...
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PAZZI de' MEDICI, Alessandro
Paola Cosentino
PAZZI de’ MEDICI, Alessandro. – Figlio di Guglielmo de’ Pazzi e di Bianca de’ Medici, sorella di Lorenzo il Magnifico, nacque a Firenze il 4 marzo 1483. [...] di un abbellimento ulteriore, nonostante egli ben sapesse «quanto malagevole cosa sia il far Sofocle latino, a verso per verso, che dei beni.
Fece ritorno in patria solo dopo la riconquista medicea e l’8 ottobre fu eletto, se pur per poco tempo, ...
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POLSINELLI, Giuseppe
Silvio de Majo
POLSINELLI, Giuseppe. – Nacque ad Arpino (nella provincia di Caserta, oggi in provincia di Frosinone) il 2 gennaio 1783 – e non il 17 luglio 1787 come riportato nei [...] acquisti di lana, alla fiera di Foggia o in altri luoghi di commercio, spesso associandosi con altri tassa sul macinato, definita «la cosa la più orribile che ci possa come occorra una più seria guarentigia, se della libertà non si vuol fare un ...
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PINTOR, Giaime
Andrea Landolfi
PINTOR, Giaime. – Nacque a Roma il 30 ottobre 1919, da Giuseppe e da Adelaide Dore, in una famiglia della buona borghesia sarda.
Il padre (1889-1941), quinto e ultimo [...] all’abilità retorica (pp. 10 ss.). Anche sein parte deluso nelle proprie aspettative, a Roma Pintor ebbe stupidamente in questioni senza valore […]. Essere in Grecia almeno servirebbe a qualche cosa», p. 82).
La tragica morte, in un incidente ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...