CORNER, Giacomo
Renzo Derosas
Nacque il 29 nov. 1556da Giovanni di Marco, del ramo di S. Paternian, e da Cecilia di Girolamo Corner.
Dei suoi fratelli - Marco, Girolamo, Nicolò, Fantino - solo il secondo [...] vecchi" e "giovani" in atto da tempo nel patriziato, e riaccesosi questa volta attorno alla questione se cedere o meno alle che "erano libri di historie et che non si sapeva che cosa vi fosse di male", e cedendo solo sul Manifesto di Marcantonio ...
Leggi Tutto
GALLUZZI, Rolandino
Giorgio Tamba
Figlio di Nicolò di Enrichetto nacque a Bologna verso il 1275; il nome della madre è ignoto, mentre si sa che ebbe almeno una sorella, Andala.
Della sua prima formazione [...] del G. negli anni giovanili è cosa abbastanza strana, specialmente in considerazione di quello che fu il suo infatti testimonianze di suoi impegni pubblici dopo il 18 ott. 1332, se si eccettuano le menzioni negli elenchi degli atti alle armi della " ...
Leggi Tutto
BIRAGO, Giacomo Antonio
Roberto Zapperi
Nacque a Milano in data imprecisata, probabilmente nei primi anni del sec. XVI, da Cesare e Laura Francesca Della Torre.
Diversamente dai fratelli Ludovico, Carlo [...] adesione, ma la burocrazia imperiale si perse in lungaggini e la cosa finì nel niente. Le trattative furono riprese 1555 Filippo II dispose: "quanto al prothonotario Virago... que se scriva al embaxador representandole lo que este ha servido y que ...
Leggi Tutto
FLABIANO, Domenico
Giorgio Ravegnani
Appartenente a una famiglia veneziana dell'originario ceto tribunizio, fu attivo nella prima metà del sec. XI. Le notizie sulla sua vita sono estremamente scarse, [...] della lotta con la famiglia rivale: non è del tutto chiaro cosa significhi questa affermazione. ma non è da escludere che essa alluda età e quelle dei diaconi prima del venticinquesimo, se non in caso di necessità e con il consenso del metropolita ...
Leggi Tutto
BAGLIONI, Pellino
Roberto Abbondanza
Figlio di Cucco di Gualfreduccio, forse era già nato quando il padre, insieme con molti altri Baglioni "et eorum filii", fu compreso, il 14 giugno 1333, nel "libro [...] Cucchi de Ballionibus capitaneo nostre gentis armorum in civitate Eschulana...". Se ne deve dedurre che la missione ad da Pandolfo ebbe portato i nobili all'incontrastato dominio della cosa pubblica espulsi ormai tutti i "Raspanti", i priori e ...
Leggi Tutto
BERNABEI, Lazzaro
Mario Natalucci
Apparteneva ad una famiglia emigrata nel sec. XII da Famagosta in Ancona e ascritta in seguito alla nobiltà cittadina. Nacque da un Bernabeo di Cecco, presumibilmente [...] ritenuto, che Cesare sia l'autore delle Cronache,cosa che sarebbe in contrasto con l'indicazione iniziale, ma semplicemente che el guadagnato; fece male grande a li Anconitani, ma ad sé proprio molto magiore". Della fierezza con cui il B. esalta i ...
Leggi Tutto
GUALTIERO di Modica
Fulvio Delle Donne
Non si hanno notizie certe sulle origini di G.; la sua nascita è probabilmente da collocare nel quarto o nel quinto decennio del XII secolo dato che nel 1168, [...] amiratus, sein precedenza era stato per lo più legato a una funzione amministrativa e fiscale, in quest'occasione 'ufficio di ammiraglio fu affidato a Margarito di Brindisi, e la cosa non sembra conciliarsi con l'eventuale adesione di G. al partito ...
Leggi Tutto
CANTELMO, Cesare
Remy Scheurer
Secondogenito di Antonio e di Margherita Pandone, figlia di Camillo barone di Cerco, il C. ebbe due fratelli poco noti, Onofrio e Camillo, ed una sorella, Giovanna, andata [...] si dichiarava disposto ad accordare una tregua all'imperatore se avesse restituito al re di Francia i territori occupati. della sua missione, ma egli non desiderava più tornare in Oriente, la qual cosa gli procurò dei fastidi: la rendita di 100 lire ...
Leggi Tutto
MALOPERA, Claudio
Nicolina Calapà
Nacque intorno al primo decennio del XVI secolo, settimo figlio di Antonio e di Chiaberge Piossasco di Airasca.
La famiglia risulta presente a Cuneo sin dal XIII secolo [...] , volendo inferire che se l'imperatore non rende a loro non vogliono essi render cosa alcuna" (Claretta, pp. 19, 21, 118; R. Comba, Lo sviluppo delle attività commerciali, in Storia di Torino, II, Il Basso Medioevo e la prima età moderna, a cura ...
Leggi Tutto
GAGLIARDO, Lazzaro Antonio
Giovanni Assereto
Nacque a Genova l'8 febbr. 1835 da Vincenzo, importante commerciante di granaglie, e da Adelaide Peirano. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Ateneo [...] secondo gabinetto Crispi, lo volle con sé come sottosegretario. Con lui il G. gli scrisse il 25 febbr. 1893 - sa d'avere in te un uomo di forte tempra e di grande rettitudine cadere su una riforma democratica, cosa che poi avvenne quando Giolitti il ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...