LEONE
Marco Vendittelli
Nato in un anno imprecisato della prima metà del secolo XI, L. inizia a essere ricordato nella documentazione intorno al 1050; il padre - del quale si ignora il nome (anche se [...] in Vincoli, ossia nel luogo dove era avvenuta l'elezione e l'intronizzazione di Alessandro II, cosa 233, 238 s., 243, 252-254, 276; G.B. Borino, L'arcidiaconato di Ildebrando, in Studi Gregoriani, a cura di G.B. Borino, III, Roma 1948, pp. 500 s.; IV ...
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GIUSTINIANI (Giustiniani Banca), Brixio (Fabrizio)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova il 28 febbr. 1713, primogenito di Giovan Battista di Brixio e di Camilla Pastorelli, e fu ascritto al Libro [...] , restando complessivamente estraneo all'attiva gestione della cosa pubblica.
Chio era stata definitivamente conquistata da rivestì se non assai raramente cariche pubbliche, e sembra latitare anche in frangenti drammatici, che pure coinvolsero, in un ...
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CAPPELLO, Giovanni
Gino Benzoni
Nacque nel 1632 a Venezia da Giacomo - un avvocato, figlio naturale del nobile Giovanni di Pietro, che morì il 30 dic. 1640 - e da Chiara Marchesini. Il C., che apparteneva [...] la reggenza del bailaggio, che rimase, in definitiva, affidata al C., anche se, a detta di Antonio Olivieri, rifiutandogli in realtà il commercio veneto s'era ridotto a ben poca cosa, tanto che il C., ancora il 29 febbr. 1684, aveva osservato, in ...
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FRANCESCO (Francescus, Francisius), Guglielmo
Fulvio Delle Donne
L'anno di nascita non è noto, ma probabilmente è da collocarsi intorno agli anni Sessanta o Settanta del XII secolo. In una pergamena [...] dovette nascere in uno dei possedimenti della famiglia Francesco, che si estendevano anche su Aversa e Capaccio. Se si tratta della o meno precisa competenza in una determinata disciplina. Non è possibile sapere con certezza in che cosa il F. fosse ...
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DOVIZI, Francesco
Raffaella Zaccaria
Nacque a Bibbiena, nel Casentino (prov. Arezzo), quasi certamente nei primi anni del Quattrocento, da Antonio, che esercitava la professione notarile, ereditata [...] In esse il D. richiede piccoli favori per sé o per la sua famiglia e, soprattutto, raccomandazioni per ottenere uffici in di essere iscritto a "gravezze" nel catasto fiorentino, cosa che poi procurò ai suoi discendenti il beneficio dell'abilitazione ...
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BROCCHI, Giovanni Battista (Battista da Imola)
Enrico Cerulli
Di ragguardevole famiglia imolese (suo padre, Stefano, nel 1475 era capitano del castello di Tossignano), il B. entrò nel 1477 al servizio [...] "homo leggero de ogni cosa et de compagnia et di cervello", riferendo che il B. si era offerto di entrare in relazione con la Signoria di stato registrato nella Cronaca reale di Eskender (sein questo senso debba interpretarsi il passo: "Arrivarono ...
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CONTARINI, Carlo
Gino Benzoni
Preceduto da Alvise (1635-1686), nacque a Venezia, l'11 nov. 1636, secondo ed ultimo figlio di Federico (1602-1680) di Gasparo e di Cecilia, sua seconda moglie, figlia [...] perdita di Panamà, se corrispose la rissolutione solo perché è opportuno, ma perché non sa cosa dire, come non lo sa il Pregadi.
Ibid., Mss. P. D., 1054/440; Calendar of State papers... in Venico..., a cura di A. B. Hinds, XXXVI, London 1937, ...
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FABA (Fava), Bonapace (Bombasius)
François Menant
Fu uomo politico e capo militare bresciano: la sua attività è documentata dal 1180 al 1221.
Ignoriamo l'esatta posizione sociale della famiglia Faba: [...] intorno al 1200: se di suo padre, che sembra si chiamasse Giovanni Ode, nulla si sa, in compenso di suo figlio e il carroccio. Il F. ottenne allora l'aiuto di Verona, cosa che gli permise di rovesciare la situazione a suo vantaggio: Veronesi e ...
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DEL BUONO, Niccolò
Francesca Klein
Figlio di Bartolo, fiorentino, abitante nel popolo di S. Iacopo, quartiere di S. Spirito, ricorre nelle cronache cittadine della seconda metà del Trecento per aver [...] intenzioni ultime. "Per lo meglio, si pose piede alla cosa: perché si vide per chi teneva lo reggimento essere meglio per 20.000 fiorini lo rivelava, fu savio: andonne in Palagio e, salvo sé, rivelò lo trattato e ingannò li compagni che furono presi ...
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CARABELLESE, Francesco
Biagio Ferrante
Nacque a Molfetta il 13 maggio 1873 da Antonio, proprietario agricolo, e da Chiara Panunzio. Frequentò a Firenze l'istituto di studi superiori, laureandosi nel [...] tradizione regionale, modesta se si vuole, ma operosa e spesso infaticabile, la quale si riconosceva in A. Prologo di Trani per una sistemazione preliminare della tormentata materia: la qual cosa corrispondeva del resto al desiderio del C. e allo ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...