MARCHESE, Cassandra
Floriana Calitti
Nacque da Paolo e da Luisa Cossa, probabilmente nel 1480, a Napoli, città d'origine della famiglia paterna.
La professione del padre, giureconsulto e consigliere [...] 'aprile dell'anno seguente, cosa che evidentemente non era ancora avvenuta, né si verificò in seguito. Invece già sotto con forza una inibitoria che non consentisse il nuovo matrimonio se non a processo concluso, ma ad agosto la situazione precipitò ...
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FOSCOLO, Andrea
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel 1470, da Marco di Andrea, del ramo ai Frari, e da una figlia di Zaccaria Vallaresso di Vettore.
Il padre era ricco e aveva percorso una notevole [...] non eletto, ambasciatore a Firenze, e poi in Francia (27 maggio 1513). Due mesi dopo al rafforzamento delle difese, la qual cosa finalmente gli valse l'apprezzamento del Senato al Senato di avere presso di sé Giovanni dalle Bande Nere, fiducioso nella ...
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CARAFA, Fabrizio
Carla Russo
Appartenente al ramo dei Carafa della Spina, nacque in data imprecisata da Girolamo, conte di Grotteria e marchese di Castelvetere, e da Livia Spinelli. Nell'anno 1570 successe [...] che sarebbero stati spesi "alla napoletana", cioè "in vanità". La cosa suscitava evidentemente la riprovazione dell'agente, che intorno ai 12.000 ducati annui - un reddito elevato, se pure più basso rispetto a quello percepito dal C. alla fine ...
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CAPPELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia il 26 marzo 1676, unico figlio maschio di Domenico (1641-1716) di Vincenzo di Girolamo e di Agnese di Piero di Taddeo Gradenigo, prese in moglie, il 3 marzo [...] "casa di commercio" per la preparazione di arazzi e panni lana, che, se non rappresentasse qualcosa di anomalo in un contesto opaco ed inerte (a Roma, osservava, "ad ogn'altra cosa si pensa che al commercio e alla mercatura"), "sarebbe sicuramente l ...
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BAGGI, Francesco
Gian Paolo Nitti
Nacque a Sassuolo (Modena) il 24 sett. 1783 da Camillo, di famiglia nobile e noto per i suoi rapporti col Tiraboschi e altri letterati. Dal 1795 studiò nel collegio [...] .
Ricevuto a corte, vi fece sporadicamente mostra di sé; cresciutagli la famiglia, destinò il primogenito Camillo agli studi degli stati italiani in un forte Stato, come molti ufficiali napoleonici, temeva più di ogni altra cosa il disordine e ...
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BOLOGNESI, Ottavio
Tiziano Ascari
Nacque a Correggio nel 1580 da antica famiglia del luogo. Nulla si sa della sua giovinezza e dei suoi studi. Divenne, si ignora in quale anno, segretario della comunità [...] del 16 ott. 1612, dichiarò devoluto a sé, il B. fu mandato a Vienna da recava a implorare papa Paolo V, e riuscì a fare in modo che il principe fosse liberato. Fu di nuovo a dalla madre, Cristina di Francia. La cosa non ebbe seguito per la morte del ...
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COLLA, Giovanni
Franca Petrucci
Probabilmente di famiglia parmense, nel 1491 faceva parte da epoca imprecisata della Cancelleria del duca di Milano. Nella primavera dello stesso anno compì una missione [...] tramite anche in scambi di cortesia fra l'imperatore ed il papa, che il 25 dicembre gli chiese se Massimiliano avesse . definendolo vile, sordido, ignorante ed ignaro di ogni cosa, imbecille, inadatto alla diplomazia, indegno. Il ritratto rappresenta ...
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GRISETTI, Pietro
Emanuele Pigni
Nacque a Salò, sulla sponda bresciana del lago di Garda, il 25 ott. 1779 da Domenico, commerciante e industriale tessile. Il 1° ag. 1797 - mentre Salò era occupata dai [...] mutato le cose, forse in bene per noi giacché io non sarei più andato con i francesi. Cosa sono io, cosa siamo? Io sono tuttavia , non dovette decidere se accettare il passaggio nei nuovi corpi austro-italiani, inquadrati in un esercito già nemico ...
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CARDUCCI, Filippo
Paolo Malanima
Figlio di Andrea, che era gonfaloniere di Giustizia nel 1464, e di Costanza Rinuccini, nacque a Firenze nel 1449. La sua prima formazione culturale avvenne in seno all'Accademia [...] infermità dell'anima": "la penitenza non mai pura l'anima sana se non si adopera in essa la virtù divina" (ibid., c. 216r).
I rapporti volontario rifiuto di partecipare a una gestione della cosa pubblica ormai scivolata nelle mani di elementi più ...
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GARZONI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel palazzo di S. Samuele, il 18 apr. 1698, da Francesco di Pietro e da Maria Mocenigo di Michele di Giovanni.
La condizione di figlio unico - unitamente [...] 46, 1749-50, 1752-53, 1755-56, 1758-59 (in quest'ambito sostenne le funzioni di inquisitore di Stato per alcuni riformatori dello Studio di Padova, ma la cosa non ebbe seguito.
Densa di cariche, "è incapace di regersi da se stesso"; un altro, Marino, ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...