DEGLI OCCHI, Cesare
Giuseppe Sircana
Nacque a Senago, in provincia di Milano, il 12 sett. 1893 da Adamo, avvocato e parlamentare cattolico, e Maria Del Velse. Si laureò in giurisprudenza all'università [...] per indisciplina. In quello stesso anno egli pubblicò nella collezione Mondolfo un opuscolo dal titolo Che cosa ho pensato . Il 23 dic. 1923 scrisse a Giolitti, rivendicando a se stesso il merito di avere a suo tempo "avvertito e denunciato ...
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PALLAVICINO, Alessandro
Giampiero Brunelli
PALLAVICINO (Pallavicini), Alessandro. – Figlio di Tomaso, nacque alla fine del XVI secolo probabilmente a Genova (ma forse addirittura a Roma).
La famiglia, [...] Pallavicino era obbligato a chiamare in servizio una o più delle galere secondo gli ordini del papa; ma se non riceveva disposizioni di farle rispose che si sarebbe comportato «in modo che ogni cosa sia posposta all’horrevolezza del nostro ...
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ALIDOSI, Roderigo
Gaspare De Caro
Nacque probabilmente in Firenze intorno al 1545 da Elena di Rodrigo de Mendoza e da Ciro, signore di Castel del Rio e gentiluomo della corte medicea. Anche l'A. visse [...] .
Al suo ritorno in Italia, nel 1607, l'A. condusse con sé un giovane protestante boemo, tale Anchristoforo, che ospitò in Castel del Rio. inchiesta, ma, forse per intervento dello stesso pontefice, la cosa non ebbe seguito. L'A., del resto, era ...
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CASACCIA, Felice
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 24 maggio 1830 da Giuseppe e da Susanna Ghio. Di umile condizione familiare, il C. esercitò per tutta la vita il mestiere di pescivendolo, affiancandogli [...] la gestione di un ristorante, cosa che tuttavia non servì a a essere attivamente presente sin dal 1856 quando si mise in luce come uno degli elementi più decisi all'azione; libertà d'azione. È difficile dire se il diradarsi dei rapporti diretti con ...
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GONDI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 20 sett. 1413, terzo figlio di Silvestro di Simone e di Alessandra di Taddeo Donati.
La famiglia Gondi era antica e ben radicata a Firenze, ma, più [...] per diversi anni. Anche se non ci sono notizie certe in proposito, sembra che in questa fase si sia prendere alcuna iniziativa. Alla fine il G. fu eletto gonfaloniere nel 1465, cosa che, come scrisse, "arecò grande onore, ma fu con grande invidia ...
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BENTIVOGLIO, Salvuzzo
Ottavio Banti
Figlio di Antoniolo, nacque, probabilmente, poco prima della metà del sec. XIV, poiché un cronista bolognese coevo, ricordandolo a proposito dei fatti del 1377, dice [...] con la forza. In questo egli era d'accordo con gli Scacchesi a cui apparteneva, ma la cosa non sembrava possibile perché de sermo e di tempo", com'essi erano in quanto, attirando contro di sé l'odio di troppi avversari, favorirono anche la coalizione ...
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CENTURIONE, Alessandro
Giovanni Nuti
Figlio di Marco, del ramo degli Oltramarini, fu abate commendatario dell'abbazia di Aulla, che l'avo Adamo aveva mutato da regolare in secolare. A Roma già nel 1585 [...] di prefetto, "trovandosi il popolo tanto impaurito che ogni poca cosa basterebbe a sollevarlo, se si trattasse di materia di estrattione", era stata sufficiente la voce falsa sparsasi in città che il papa avesse concesso le tratte, perché il grano ...
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GALLO, Lodovico
Paola Lanaro
Quasi nulla si sa di questo mercante o semplice viaggiatore veneziano operante nei decenni centrali del Cinquecento. Le uniche informazioni sulla sua esistenza si ricavano [...] rapporti di quest'ultimo con Solimano I, in una fase critica delle relazioni tra i ottenere dal sultano un lasciapassare per sé e per mastro Geronimo speziale di mandato dal padre, et che vivesse allegro". Cosa che poi non corrispose alla realtà dal ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 15 maggio 1459 da Sante, signore della città, e da Ginevra Sforza. Aveva appena tre anni quando il padre lo mandò "a Fiorenza a farlo nutrire [...] a cosa desiderata: e certamente per quanto porta l'umano judicio, non si può sperare che male, se quello 301, 305, 307, 308; C. Ghirardacci, Della historia di Bologna parte terza, in Rerum Italic. Script., 2 ed. XXXIII, 1, a cura di A. Sorbelli, ...
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FOLCHI, Giovanni
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1475 da Simone di Giovanni e da Fiammetta di Federico Sassetti.
La famiglia era originaria di Fiesole, ma si era trasferita a Firenze prima del 1285, [...] in rapporti di amicizia, anche se mancano notizie certe sulle circostanze in cui tali rapporti presero avvio.
A trarlo dall'anonimato in a cui essi avevano intenzione di rivelare il loro progetto, cosa che non avevano avuto il tempo di fare per la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...