GRAZIADEI, Girolamo
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Trento nel 1749 (ma Ambrosi propone il 1748) da Giuseppe, patrizio trentino. La scarsità di notizie su questo personaggio, anche nelle [...] violenta sfuriata, accusando quei tranquilli patrizi di giacobinismo, anche sein seguito la cosa rientrò.
Non è però questa modesta attività politica a tenere in vita la memoria del G., bensì una sua privata e ininterrotta opera di cronista degli ...
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CARANDINI, Alfonso
Tiziano Ascari
Figlio naturale, poi legittimato, di Paolo Carandini e di una donna ignota, nacque, probabilmente a Modena, nel 1567. Non sappiamo nulla dei suoi anni giovanili. Verso [...] lasciando intendere che non avrebbe rinunciato alla sua protezione se fosse stato meglio trattato. Provocando poi la risposta pensava forse anche di preparare in certo modo un'eventuale sua defezione dalla lega francese, cosa che di fatto avvenne l' ...
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ANTELMINELLI, Bernardino
Luisa Bertoni
Uomo politico lucchese, figlio di Baldassarre, appartenente ad un ramo collaterale della famiglia di Castruccio Castracani degli Antelminelli.
Di carattere superbo [...] se si basa in parte su documenti autentici, risente della volontà celebrativa dell'Antelminelli.
Fin dal 1580 l'A. fu in , al fine di trasmetterle al granduca di Toscana: la qual cosa avrebbe potuto, tra l'altro, danneggiare i rapporti tra Filippo ...
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GADDI, Luigi
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, entrambi appartenenti a importanti famiglie di mercanti e banchieri, nacque a Firenze il 28 febbr. 1492.
Il G. ebbe [...] Niccolò. In un periodo imprecisato acquistò poi dalla Camera apostolica il feudo di Riano e Casaldragoncello, cosa che somme verso Clemente VII, non avallate successivamente da Paolo III.
Se la posizione di Filippo Strozzi rimase a lungo critica, i ...
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BARTOLINI BALDELLI, Matteo
Roberto Cantagalli
Nato a Firenze da Francesco e da Maria Alberighi, per la valida protezione del padre e dello zio Belisario Vinta, primo consigliere granducale, entrò al [...] niente, e ancor meno di lui il Bonciani, il quale si senti addirittura rispondere che se avesse voluto far cosa utile alla sovrana, sarebbe dovuto tornare in patria; la regina stessa fu costretta a pregare il Bonciani di non occuparsi più di lei ...
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FERRUCCI, Bartolomeo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1377 da Francesco di Bindo e da Ravenna di Filippo Carnesecchi. I Ferrucci erano tradizionalmente dediti alla mercatura ed all'attività bancaria, [...] terrieri. Tali possedimenti furono da lui ceduti, attorno al 1442, all'ospedale di S. Maria della Scala di Siena, in cambio di un vitalizio per sé e per la moglie, Margherita Malefici, dalla quale non ebbe figli.
Morì a Firenze nel 1443.
Fonti e Bibl ...
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BAGAROTTI, Bertuccio
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Nato a Padova intorno al 1445, fu noto giureconsulto e professore di diritto nell'università cittadina con l'alto stipendio di 300 ducati annui. Nel 1495 fu per la prima volta [...] avrebbe dovuto essere allargata: cosa che, secondo il B di deputato "ad utilia", anche se non sembra che abbia attivamente partecipato al di Niccolò Sangonacci, cui nel 1531 Carlo V donò una somma in ducati.
Fonti e Bibl.: M. Sanuto, Diarii,I,Venezia ...
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BASSO, Antonio
Enrico Malato
Gaspare De Caro
Nato a Napoli intorno al 1605, compì gli studi giuridici e fu al servizio dell'arcivescovo di Napoli, cardinale Ascanio Filomarino. Fece parte dell'Accadenùa [...] a un volumetto di poesie. Povera cosa è il dramma Il pomo di Venere, rappresentato in musica nel 1640 in occasione delle nozze di d. Placido Poesie, pubblicata nel 1645. Senonché anche in queste - se pur mancano i difetti propri delle composizioni ...
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CINUZZI, Imperiale
Vera Lettere
Nacque a Siena da nobile famiglia probabilmente nel 1556, come si desume dal ritratto inciso al principio del trattato La vera militar disciplina, che porta scritto "Imperialis [...] in Siena con fama di soldato valoroso. Il granduca Ferdinando I di Toscana lo nominava allora castellano della fortezza di Belvedere. di Firenze.
Dopo alcuni anni - non si sa bene per quali contrasti - se cielo; perocché quale cosa ha più sembianza di ...
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ALDOBRANDINI, Gian Francesco
Nacque a Firenze da Giorgio, appartenente a un ramo secondario della famiglia, l'11 marzo 1545. Sposò Olimpia Aldobrandini, nipote del cardinale Ippolito. Quando questi divenne [...] offitio et molto più di dimandar cosa alcuna per altri"; cfr. Pastor, XI, pp. 762-763). Per sé, però, otteneva sempre: nel maggio corpo di spedizione pontificio per la "lunga campagna contro i Turchi in Ungheria, il 1 giugno 1601 l'A. partì da Roma ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...