DELLA TORRE, Pagano
Giuliana L. Fantoni
Figlio di Martino, conte di Valsassina, nacque in luogo e data a noi sconosciuti (la nascita è collocabile nella prima metà del sec. XII). Il padre, a causa dell'alta [...] li avessero riconosciuti giusti, oppure se il debitore non avesse poi posseduto la cosa per cui era stato contratto il tardi nella crescita e nel consolidamento della potenza dei Della Torre in città.
Nel medesimo anno il D. partecipò ad un parlamento ...
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CUSANI (Cusano), Giacomo
Franca Petrucci
Figlio di Antonio, protofisico di Filippo Maria Visconti, e di Elisabetta Busca, nacque nel 1418 probabilmente a Milano. Compì studi giuridici e, licenziatosi [...] che voleva, perché esso gli avrebbe accordato qualsiasi cosa fosse in suo potere di concedergli; inoltre domandava ancora una lui molte notizie; tuttavia pare che sia stato in buoni rapporti con i duchi, se il 6 ott. 1466 Bianca Maria e Galeazzo ...
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COLONNA, Sciarra
Franca Petrucci
Figlio naturale di Fabrizio, duca dei Marsi, gran connestabile del Regno, se ne ignora la data di nascita. Nel 1523 pare partecipasse alla repressione in Abruzzo di [...] pretese offrendosi di sposarla, ma la cosa non ebbe seguito per l'arrivo di truppe pontificie in soccorso della vedova. Il C. della figlia di Vespasiano, Isabella, talché non si capisce se il C. combattesse avanzando propri diritti o difendendo quelli ...
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BARBARO, Marco
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 15 giugno 1754, patrizio di modeste fortune, ma di vivo ingegno e di temperamento libero e audace, intraprese la carriera giudiziaria e avvocatesca, [...] settecentesca in uso nel foro veneto. Povera cosa invece è L'origine di Venezia (Venezia s. d.), un poemetto in due , cod. Cicogna 2265), e solo dopo la caduta della Repubblica se ne stampò un'edizione fattasi subito assai rara (Venezia 1797, 3 ...
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BASILIO
Paolo Bertolini
Romano di elevata condizione sociale, venne arrestato tra il 510e il 511 insieme con un certo Pretestato, sotto l'imputazione di essersi dedicato a pratiche magiche. L'accusa [...]
Non sappiamo se i due fuggiaschi furono rintracciati, né come andarono a finire le cose; in proposito tacciono i . La cosa destò grande scandalo; Equizio, prontamente avvisato, ordinò ai monaci di riportare nella sua cella B., che in seguito venne ...
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BOLDONI, Tommaso
Gaspare De Caro
Nacque a Milano nel 1673. Non si hanno notizie sulla sua attività sino al 1732: in questo anno era a Parma, dove fu presentato a Carlo di Borbone e gli offrì i suoi [...] neppure dal comunicare informazioni di carattere militare. La cosa finì per preoccupare il governo di Vienna: il in cui versava, in seguito alle spese sostenute, e chiedeva soccorsi per sé e per una figlia che si era trasferita con lui. Non se ...
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BAFULO, Bernardo
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Figlio di Egidio, che partecipò alla quarta crociata ed alla presa di Costantinopoli (1204), appartenne ad un'illustre famiglia di Parma: Salimbene, unica fonte, oltre ad alcuni [...] quanto avesse già una propria famiglia, lasciò ogni cosa per entrare nell'Ordine: "tempore primitivo quo fratres Minores in Parma cognosci ceperunt" (Salimbene, p. 611).
Se il B., come vuole l'Affò, entrò in convento nel 1233 - il 6 febbr. 1234 però ...
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CANOSSA (Canossa Scaioli), Alberto
Tiziano Ascari
Nacque a Reggio Emilia dal conte Alberto e da Lucrezia Confalonieri intorno al 1570. Sua madre, rimasta vedova, si rimaritò col conte Carlo Scaioli, [...] uffici del duca di Modena in suo favore presso Ranuccio rimasero senza effetto: cosa naturale in quanto il duca di Modena la morte di Ranuccio (1622), che avrebbe potuto essere graziato se avesse inviato a Parma una supplica; tuttavia egli rispose che ...
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ALBERTI, Antonio
Armando Sapori
Nacque il 2 ott. 1495 a Firenze da Niccolò. Introdotto dal suo maestro Francesco Cattani da Diacceto, discepolo e amico di Marsilio Ficino, all'Accademia platonica degli [...] consolato accademico sono andati perduti i registri. Se a tal fatto si aggiunge che l'A notevole, "studioso assai, e d'ogni cosa parco ed onorevole" (come di lui parlava . Rassegna-tosi al nuovo ordine di cose in Firenze, l'A. venne nominato nel 1534 ...
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ADALGISO
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Figlio primogenito di Suppone, conte di Parma, successe al padre sicuramente dopo il 9 maggio 882 (data in cui Suppone era ancora in vita: cfr. I. Affò, Storia di Parma,I, Parma 1792, p. [...] la Storia d'Italia,XXXV, pp. 35-37). In base a questo documento, il Dümmler ha fatto di A. un conte di Reggio (Gesta Berengarii,cit., p. 25 n. 4). La cosa non è improbabile e, se fosse sicura, se ne dovrebbe dedurre che A. avrebbe ereditato dal padre ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...