Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] società umana ha una propria idea su che cosa sia la nudità e in alcuni contesti questo concetto acquista significati socialmente e (1508-12) ribadiscono l'idea che la figura nuda comporta insé l'idea di bellezza e d'innocenza. Le due opere, quasi ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] informa, si configura come un atteggiamento mentale. Vi è un Kitsch di ogni cosa, di ogni opera e di ogni azione umana, come una specie di neo-'. Kitsch è una qualificazione, più che un essere-in-sè. Ogni trascendimento ha il suo Kitsch: si tratta di ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] Vict. and Alb. Mus.) - costituiscono una classe insé distinta di oggetti di lusso destinati a una committenza aristocratica; insegnare le arti nobili ed eminenti" che, più di ogni altra cosa, segnò l'inizio del vero Rinascimento.
Bibl.:
Fonti. - ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
STELE (στέλη)
G. A. Mansuelli
I problemi vertono a cominciare dalla stessa etimologia del termine, che è stato connesso o con ἵστημι, nel significato di "star ritto" [...] funzionalmente sullo stesso piano del segnacolo steliforme. La cosa non è in effetto chiara né può esserlo, in conseguenza della stessa pluralità di elementi che vi convergono. Comunque il menhir, se pur si voglia considerarlo una pre-forma della s ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] II, I, 10), dove Dante dice che non si può fare opera alcuna se prima non si è approntata la materia adatta alla forma che essa deve ricevere: "in ciascuna cosa, naturale ed artificiale, è impossibile procedere a la forma, sanza prima essere disposto ...
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Vedi GLITTICA dell'anno: 1960 - 1994
GLITTICA
L. Breglia
L'espressione, dal greco γλύπτω, cui corrisponde il latino scalpere, sta a indicare l'arte di incidere su pietra dura, e per estensione, la disciplina [...] in quanto l'incisione su pietra fu suggerita dalla necessità di "segnare", di "distinguere" un oggetto da un altro, di individuare cioè la "cosainsé, occorre precisare che le nostre conoscenze in merito, più che da fonti scritte - scarse e in ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] e forse, anche per gli scultori di Carrara; cfr. I. Formigé, in Bull. Soc. Nat. Antiquaires de France, 1952-53, p. 130-2 mezzo - C.I.L., x, 7495-) possono dirci qualche cosa solo se paragonati al salario medio dell'artefice (ma solo poche iscrizioni, ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] tanto che non di rado esse furono considerate un'unica cosa (per es. Dante, Convivio II, III, 3; . 272-285).Allo stesso modo il rapporto tra macro e microcosmo porta insé la matrice culturale greca (Lilla, 1983b). Con la contemplazione del c. ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] , il fascino dell'esotico e della bohème, riunendo insé l'inclinazione visionaria e il misticismo del mondo orientale ed ma nel suo carattere di assoluto e di eterno che è in ogni cosa creata; questo mi sembra necessario [(]. Un lavoro serio e ...
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NUDO
G. Becatti
Nell'arte antica, come nell'arte di tutti i tempi, il n. non può considerarsi quale un aspetto a sé stante del fenomeno estetico, così come non possiamo isolare quello del panneggio, [...] E questo dimostra che soltanto un uomo superficiale considera ridicola qualche cosa oltre ciò che è male, e che colui che cerca di ai suoi atleti e giocolieri locali, anche se si compiace di mettere in mostra come indice di agiatezza il nudo ventre ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...