Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] 45-46 d. C., la chiama urbs opulentissima, cosa ben difficile se essa fosse stata fondata soltanto qualche anno prima. È del decumanus maximus e devono il loro nome a quello del quartiere in cui sorgono. Furono scavate nel 1820 e nel 1845-46. Della ...
Leggi Tutto
Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] suo disegno preparatorio, sulla sua minuta). Non teneva dunque conto che una cosa è la preparazione in minuta del testo da emendare «come se noi intercalassimo in corsivo le parole, le congiunzioni, gli avverbi, gli aggettivi mancanti» (Rubiu 1997 ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Francesco, detto il Franciabigio
Maria Elena Massimi
Nacque il 30 genn. 1484 nella parrocchia fiorentina di S. Maria in Verzaia - dove venne battezzato il 1° febbraio - dal tessitore di pannilini [...] Corbizzi in S. Pier Maggiore, l'Annunciazione della Galleria Sabauda di Torino, con un "casamento in prospettiva, il quale fu cosa molto di una "notomia" per il medico Andrea Pasquali e sein una dedica, vergata sulla prima carta del poema Febusso e ...
Leggi Tutto
HERMES (῾Ερμῆς; Hermes)
H. Sichtermann
Divinità ellenica, di origine ed etimologia incerte; il nome è già attestato, in età micenea, negli archivi di Pylos. (Per l'aspetto italico e romano, v. mercurio; [...] ogni sorta di vegetazione; rimane dubbio tuttavia se questo suo attributo sia in relazione con la sua natura fallica, testimoniata sempre posto in relazione con qualche cosa: crioforo, psychopompòs, discoforo o con il piccolo Dioniso in braccio. Non ...
Leggi Tutto
LOCRI EPIZEFIRI (Λοκοί οἱ ᾿Επιζεϕύριοι; Locri, Locris)
A. de Franciscis
P. Zancani Montuoro
Città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace [...] messa a cultura.
Non si capisce però bene la funzione d'un muro che, in località Cusemi, sembra dividere la zona pianeggiante da quella in declivo: se elemento di difesa oppure distinzione tra due nuclei di abitato. Sono invece chiare le tracce ...
Leggi Tutto
Anglonormanna, Arte. Pittura
D. Park
PITTURA
La piccola chiesa di Coombes (Sussex), che sorge isolata sul fianco di una collina non lontano dal canale della Manica, riassume nelle sue pitture murali, [...] e con forti lumeggiature. Se si fossero conservate pitture murali della stessa epoca in Normandia, esse sarebbero state esplicativi a uso dei pittori, lamentandosi: "che cosa è più decoroso, che cosa più proficuo, vedere intorno all'altare di Dio ...
Leggi Tutto
Vedi VERNICE NERA, Vasi a dell'anno: 1966 - 1997
VERNICE NERA, Vasi a
P. Mingazzini
Con questo nome s'intende una categoria di vasi interamente verniciati in nero, generalmente senz'altra decorazione [...] i suoi vasi da Atene o, che, se li produceva in casa, s'ispirava alla produzione della metropoli - 292-304. Rinvenimenti a Cosa: Memoirs of the American Academy at Rome, XXV, 1957, pp. 65-193. A Minturno: A. Lake, in Boll. di Studi Mediterranei ...
Leggi Tutto
DU QUESNOY, François, detto il Fiammingo
Gerardo Casale
Nacque a Bruxelles all'inizio del 1597 dallo scultore Jerôme il Vecchio e da Elisabeth van Machen; fu battezzato nella parrocchia di S. Gudule [...] statua infatti fu collocata in una nicchia diversa da quella per la quale era stata realizzata e lo scultore "se ne dolse e raddoppiò l'opera non era ancora stata collocata al suo posto; cosa che avvenne certamente prima del 1640 (Fransolet, 1935, p ...
Leggi Tutto
MEDEA (Μήδεια, Medea)
E. Simon
Figlia di Aietes, re della Colchide e di Idyia, ninfa oceanina, nipote di Helios (Hesiod., Theog., 956 ss.). Accanto a Circe figlia di Helios, che già in Omero (Od., x, [...] un veicolo di dèi (Simon, 206). È incerto se ad esso si alluda già nei due serpenti di fuggire, mentre negli incantesimi ogni cosa si concludeva secondo il suo pensato alla lotta di Giasone con i tori colchi in presenza di M. e di Aietes. Ma poiché ...
Leggi Tutto
Antico, reimpiego e imitazione dell'
Arnold Esch
Nelle alterne fasi del rapporto con l'antico l'ammirazione e l'imitazione dei modelli antichi nell'architettura e nella scultura raggiunsero l'acme nel [...] o di quanto si riteneva tale (in fondo, non se ne sapeva quanto un cattedratico di Creazione e distruzione dell'immagine di Federico II nella storia dell'arte. Che cosa rimane?, in Federico II. Immagine e potere, a cura di M.S. Calò Mariani ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...