KORE (Κόρη, letteralmente: la figlia; altro nome, del quale si conoscono numerose varianti, Persefone [Περσεϕόνη]; in età romana: Proserpina)
B. Conticello
La tradizione più comune considera K. come [...] di K. è adombrata la realtà stessa della natura per cui ogni cosa che ha vita, nasce dalle viscere della terra e - dopo aver compiuto il protagonista del ratto, imberbe e giovane; se anche in questo caso siamo di fronte alla rappresentazione del ...
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CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] che il C. svolgeva in campo artistico. Tutto ciò può quindi illuminare su cosa realmente fosse l'accademia che fornite di documentazione. Infatti M. Natale (1976 e 1979), pur se con molte cautele, ha ipotizzato il C. quale autore di due Festoni ...
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KYPSELOS, Arca di
E. Simon
Arca in legno di cedro, con ricchi fregi figurati in avorio, opera perduta di ignoto artista corinzio del VI sec. a. C., dono votivo fatto al santuario di Olimpia dalla dinastia [...] ma nella ricostruzione esso affonda in un groviglio di fiori di loto, cosa assolutamente inutile, giacché i due metallici gli esempî abbondano, ben pochi e dubbî se ne possono citare sugli intarsi in avorio (21 ss.). La migliore confutazione di queste ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...] in un fiocco.
L'arte neo-a. ha non soltanto conservato la stele di origine sumerica, ma se ne è servita in larga misura per raffigurare, in è buona; le iscrizioni tra i rilievi dicono che cosa vi è rappresentato. Rigida ed impacciata è, invece, nello ...
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GHIRZA
E. Vergara Caffarelli
Con questo nome arabo viene designato il più importante dei centri militari che i Romani, presumibilmente intorno alla fine del III sec. d. C., impiantarono in Tripolitania [...] un breve periodo; mentre nessuna traccia di abitati più antichi si rileva né nella zona stessa né in prossimità, cosa che non potrebbe mancare se la vita vi fosse cominciata parecchi secoli prima. Una precisa datazione della fondazione di G. - come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Paolo Lomazzo
Tomaso Montanari
Il lombardo Giovanni Paolo Lomazzo è una delle figure di spicco della cultura artistica italiana della seconda metà del Cinquecento. I suoi scritti appaiono il [...] Lomazzo, Trattato, ed. 1585, p. 109).
Se dovessimo racchiudere in una sola frase l’identità degli artisti della maniera affondo ‘sociale’:
Cosa che non però aviene perché a’ nostri tempi non vi siano ingegni così felici come in altri tempi, e ...
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FERNIANI (Farignani, Frignani)
Pietro Marsilli
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Faenza, in provincia di Ravenna.
I F. si distinsero nel Modenese e in particolare nella zona di Frignano, [...] solo con la nobiltà locale. Dal 1721 ottenne l'aggregazione per sé e per i propri discendenti alla nobiltà di San Severino Marche. manifattura e delle proprietà fondiarie ma anche in quella della cosa pubblica. In prime nozze sposò sua cugina Ninfa ...
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SASSANIDE, Arte
Red.
D. Schlumberger
Red.
L'arte S. prende nome dalla discendenza di Sāsān, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Pèrside (Fars), un nipote del quale, Ardashīr Papakan, dopo [...] dell'arte parthica sia stato, in seguito, originale e quasi rivoluzionario, è cosa che deve essere ugualmente accettata (v formulare questa domanda può far intravedere la risposta. Perché, se è chiaro che sotto certi aspetti tipologici l'arte S ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] anche l'uso di chiamarlo Giovanni Battista, ma la cosa non trova riscontro nei documenti noti dove compare sempre trasferirsi a Venezia. In effetti, finché il più anziano maestro era a Verona e accentrava su di sé le commissioni più prestigiose ...
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PIATTI, Giovanni Antonio
Vito Zani
PIATTI, Giovanni Antonio. – Nacque a Milano nel 1447 o nel 1448, come si evince dall’atto di morte, stilato nella città natale il 26 febbraio 1480, in cui lo scultore [...] dovuto eseguire per prima cosa due riquadri da sottoporre come fosse stato realizzato dall’artista per sé, unico Piatti citato nelle iscrizioni ( -82; M. Tanzi, G.A. P. e la messa in opera del monumento per Giovanni Borromeo, ibid., pp. 251-258 ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...