TRONO
F. Gandolfo
Con il termine t. si riconosce un seggio destinato a esaltare l'autorità del sedente.
Per quanto si tenda a identificare nel t. un attributo della regalità (v. Regalia), questo è un [...] laica non comporta altra decorazione se non quella derivante da una lavorazione del legno in termini aniconici.La connessione forme alla determinazione dell'importanza gerarchica dei personaggi, cosa che non contribuiscono a fare i troni sui ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] qui presentialiter ad civitatem Venetiarum personaliter vult se transferre ad civitatem Bononie reversus fuerit". Fino cosa certa, ma probabile, considerando gli incarichi ufficiali che Paolo avrebbe in seguito ricevuto (doc. in Paoletti, 1895). In ...
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FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] . 54, 56). Di Benedetto sono attestati soprattutto lavori (di legno quando se ne precisa la natura) per la Confraternita di S. Antonio, di cui svolgeva in modo ben documentato da un quindicennio, ma da sola non chiarirebbe del tutto incosa consista ...
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SKOPAS (Σκόπας, Skopas)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco del IV sec. a. C., nato nell'isola di Paro. Poiché dopo l'88 a. C. un Aristandros figlio di S. restaurò alcune statue (I. G., 287-288), e poiché [...] , impossibile, se pensiamo che anche per l'Ecate di Argo c'è qualche cosa di simile; una triade in cui l'opera , p. 269 ss.; A. K. Neugebauer, Studien über Skopas, Lipsia 1913; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, III A, 1927, c. 569-578, s. v., n. i; G. ...
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Vedi ROTULO dell'anno: 1965 - 1997
ROTULO (τόμος, κύλινδρος, volumen)
C. Bertelli
Forma antica del libro, consistente in una striscia di materiale flessibile, prevalentemente, ma non sempre, papiro (v.). [...] già da sé pittogramma, ossia figura. Le file verticali dei segni si succedono da sinistra a destra, delimitato in alto dalla riga trionfali con un r. di pergamena, mentre la sola cosa che quelle colonne indubbiamente attestano, è l'esistenza di un ...
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Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò [...] stabilire con esattezza a che cosa fosse dovuta questa preferenza dei primi in c. di Virgilio: ... Vergilius in membranis - Quam brevis immensum cepit membrana Maronem !), ma consentiva di avere in un volume moltissime delle illustrazioni, se ...
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PEITHO (Πειϑώ)
E. Simon
È la dea greca della persuasione, il nome è stato tradotto dagli autori latini con Suada e Suadelo; deriva dal verbo greco πείϑειν (persuadere, convincere), lo si incontra raramente [...] 'iscrizione dedicata ad Afrodite e a P.; si può quindi ritenere come cosa sicura l'identificazione di P. e di Afrodite con le due divinità. più comprensivo del mondo limitato in cui si muove Peitho. Non farà maraviglia sein molte immagini di quest' ...
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Vedi LURISTAN, Arte del dell'anno: 1961 - 1995
LURISTAN, Arte del
M. T. Lucidi
Il Luristan, regione montagnosa degli Zagros, per la sua posizione geografica - attraversato a N dalla strada che da Kermanshah [...] - inizî del I millennio a. C. - anche se può trovare precedenti in esemplari babilonesi (l'esempio più antico sembra essere l'ascia monti (dei cavalieri nomadi cioè - legati per la qual cosa al genere di vita da loro condotto -: morsi, finimenti ...
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PASTORINI, Pastorino
Gabriele Fattorini
PASTORINI, Pastorino. – Nacque verso il 1508 a Castelnuovo Berardenga (borgo chiantigiano della Repubblica di Siena) da Giovanni Michele d’Andrea Pastorini, calzolaio [...] p. 336) e come «la più sublime e vasta delle pitture in vetro che sia al mondo» (Romagnoli, ante 1835, p. 541 1868). Così tuttavia non fu, se il 13 ottobre 1572 Canigiani tornò a dove egli imita molto bene ogni cosa», Canigiani il 20 novembre avrebbe ...
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SACRAMENTI
E. Palazzo
Nella teologia del Cristianesimo i s. hanno grande rilievo: scandendo la vita del cristiano, ne accompagnano il percorso terreno, di modo che, a ogni tappa essenziale della propria [...] cui la messa, secondo l'uso romano - si diffusero in Gallia a partire dalla seconda metà del sec. 9° e presenta sotto forma di rotulo, cosa già alquanto rara per il genere Questo motivo, che costituisce di per sé un dettaglio all'interno del ciclo ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...