Vedi AETION. - 1 dell'anno: 1958 - 1994
AETION (᾿Αετίων, Aëtĭon)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco fiorito, secondo Plinio (xxxv, 78), nella CVII olimpiade, ossia tra il 359 e il 352 a. C.; il [...] alla composizione di A., dipinto in età neoattica. Al soggetto del il quale si muovono le figure. Qualche cosa di simile si vede su stele degli inizi scultoree Plinio non ne menziona alcuna. Purtuttavia, se si ammette la identità dell'A. scultore ...
Leggi Tutto
fauves
Eugenia Querci
La forza del colore
Come rappresentare in un quadro i colori di un paesaggio, di una figura umana, di una scena reale? Gli artisti fauves risponderebbero che non bisogna scegliere [...] rosso come il fuoco
Le "belve"
Nel 1905, in una mostra a Parigi, un gruppo di giovani artisti pittore più anziano, Henri Matisse. Che cosa li accomuna? I colori sono squillanti, questi artisti e i loro esperimenti se non con il termine fauves, che ...
Leggi Tutto
LOEWY, Emanuel
E. Paribeni
Archeologo e storico dell'arte classica, nato a Vienna il 1° settembre 1857 e ivi morto l'11 febbraio 1938. Insegnò a Vienna e per un lungo periodo intermedio a Roma dove, [...] non tanto sulla imitazione, quanto sul rapporto tra figurazione e cosa raffigurata, ripetendo anche più tardi che l'arte greca non e inesorabile nelle sue deduzioni. Così che se tutte le opere, e in specie quest'ultima, rimangono modelli per l ...
Leggi Tutto
ALA
F. Grana
G. Matthiae
Si chiama genericamente a. di un edificio un corpo laterale che può avere o non il suo equivalente simmetrico rispetto al centro.
In particolare prende il nome di a. (πτερόν) [...] se esso è doppio.
Il termine passò anche nella nomenclatura del tempio tuscanico, dove si definiscono con il nome di a. i tratti porticati che fiancheggiano, e spesso non in e perdono la vastissima apertura; la cosa viene attuata per metà già nella ...
Leggi Tutto
illusionismo
Margherita Zizi
L'arte di creare realtà ingannevoli
L'illusionismo comprende l'infinita gamma dei giochi di prestigio che ci stupiscono facendo sembrare che accadano cose impossibili: donne [...] tagliate in due che continuano a vivere, oggetti che scompaiono per riapparire nei posti più impensati, pensieri letti come se fossero o del numero di dati oggetti, il passaggio di una cosa attraverso un'altra, la lettura del pensiero. Il gioco ...
Leggi Tutto
CARBONI, Bernardino
Camillo Boselli
Figlio di Rizzardo e di Paola Panteghini, nacque in Brescia il 2 luglio 1726, fratello di Giovanni Battista e di Domenico.
Il padre Rizzardo (nato verso il 1684 e [...] al 1766 (cfr. la lettera alla Zamboni del 9 marzo 1766 [in Boselli, 1968] e le notizie rese note da A.C., Pel 1929, p. 19), anche se terminato molto dopo (l'inaugurazione della custodia avvenne nel 1788), appare cosa validissima per l'eleganza delle ...
Leggi Tutto
Magritte, Rene
Michela Santoro
Dipingere l’assurdo della realtà quotidiana
L’artista belga René Magritte è uno dei pittori del Novecento che meglio ha saputo raccontare con le immagini lo spaesamento [...] . Che cosa è la realtà? Che cosa siamo davvero in grado di vedere? E chi o che cosa è in grado di spiegare almeno in parte questo Magritte dipinge, per esempio, una pipa è come se sotto scrivesse in aggiunta: «Questo dipinto non è una pipa». ...
Leggi Tutto
BERLAM, Arduino
Manfredo Tafuri
Figlio di Ruggero, nacque a Trieste il 20 luglio 1880. Dopo aver studiato architettura all'Accademia di belle arti di Milano, entrò a far parte dello studio paterno nel [...] , anche se tardiva, capacità ital. novecentesca…, Udine 1935; Chi è e a che cosa serve l'architetto?…, Udine 1936.
Bibl.: Roma, Bibl. 582; D. E. Ravalico, Il faro della Vittoria a Trieste, in L'illustrazione italiana, 27 genn. 1924, p. 110, e ...
Leggi Tutto
PIETAS
W. Köhler
La P. significava originariamente il rapporto affettuoso e doveroso che univa gli uomini. Con esatto intuito della sua importanza per lo Stato, i Romani la elevarono al rango di divinità, [...] la coppa dei sacrifici, e sul retro se stesso, mentre compie il sacrificio. Galba chiama la P. in atto di compiere il sacrificio pietas Augusti; di nuovi, ci dà il mezzo per intuire cosa fosse la religiosità romana; anche le copiose riproduzioni ...
Leggi Tutto
STAMNOS VIENNESE 318, Pittore dello
P. Bocci
Gruppo di una trentina di vasi etruschi a figure nere, con notevole varietà di soggetti, detti anche vasi Orvietani. La maggior parte dei vasi proviene da [...] alla maturità del pittore: la cosa però ha bisogno di essere maggiormente è sicuro e profondo, anche se con funzione più decorativa che strutturale 'uomo di Firenze, con una palmetta dal lungo stelo in ciascuna mano, i vasi del Gruppo La Tolfa. Ma ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...