DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] si è visto, precedenti, divenne quasi proverbiale.
Tuttavia anche qui, quello che era caratteristico del suo stile, non era l'atto insé, ma il modo di velare attraverso di esso le sue più interne motivazioni. Nel caso specifico delle dimissioni da ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] pur sempre una delle opere fondamentali della moderna cultura, sembra che se ne possa autorizzare la ristampa"), sicché in luglio il volume fu nuovamente in libreria. Per quasi un anno la cosa non suscitò reazioni. Nell'estate del 1942 su Il Popolo d ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] di tanti, e tanti altri compositori, sempre, sempre sull'istesse parole; è cosa da far girare la testa anche a chi l'avesse di bronzo" (ibid., il Don Trastullo (Roma 1749).
Il testo (insé mediocre) fornisce spunti per divertenti parodie dei moduli ...
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BENTIVOGLIO, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque in Bologna il 15 febbr. 1443, unico figlio di Donnina di Lancellotto Visconti e di Annibale, il protagonista delle lunghe lotte in difesa della autonomia [...] qualche parvenza di legalità furono ben poca cosain confronto al massacro compiuto dai partigiani del B 35), il B. avrebbe anzi soggiunto che "quando egli udisse dire di sé per alcun tempo che ei fusse discacciato di Bologna, non lo dovesse mica ...
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CARLO II, duca di Savoia
Lino Marini
Nacque a Chasey il 10 ott. 1486. Figlio di Filippo II - che aveva retto il ducato sabaudo dal 1496 al '97 - e di Claudia de Brosse, succedette al fratellastro Filiberto [...] proprio con i privilegi savoiardi. Ma al Dufour questo non bastava: e se poi si baderà a quel che egli fece da quel momento, e Ma che il Piemonte non fosse tutto lo Stato era cosain particolare il Pugnet sapeva benissimo, e su questo punto dobbiamo ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] e disponibili, a lui scegliere. Ma era appunto la situazione insé che lo attraeva: una scelta l'avrebbe distrutta. Talché, nelle Il Demogorgone ovvero Il filosofo confuso; per Martin y Soler, Una cosa rara, o sia Bellezza e onestà; per S. Storace, ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] i loro malati con la borsa aperta e il capo scoperto, cosa considerata assai umiliante: ma F. voleva che le opere di stento lo induceva a ritornare insé. Riferì al Gallonio: "io ero fuori di me quando sono entrato in camera di sua santità", così ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] giansenismo o per le idee anticuriali. Criticando come "sconcia cosa" la progettata nomina a cavaliere di un ecclesiastico, B., inviate all'autore nel maggio 1750, anche se esposte in tono più conciliante, erano dettate dall'incapacità di cogliere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] del premio. La virtù-onestà cristiana non si pone come fine insé – sarebbe ardua, dura, aspra –; e neppure quale mezzo «sta al di sotto» delle qualità variabili e mutevoli della cosa, dando a queste unità ed esistenza; ha carattere individuale, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] : che gl’italiani non intenderanno mai che cosa sia la filosofia moderna se non ricavandola dagli stessi loro filosofi» (Dal come restituzione del diritto, dunque della stessa volontà – insé – del reo, non esclude solo l’ottica retribuzionistica ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...