Pseudonimo del rivoluzionario e statista russo V. I. Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorki, Mosca, 1924). Figlio di un ispettore scolastico, la sua giovinezza fu segnata dalla vicenda del fratello maggiore Aleksandr, [...] i kak oni vojujut protiv social-demokratov? ("Che cosa sono gli ‟amici del popolo" e come lottano mesi di carcere e tre anni di esilio in Siberia; qui sposò N. Krupskaja e si però univoco il giudizio sul leninismo: se lo stalinismo ne fece una sorta ...
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Generale e uomo politico francese (Lilla 1890 - Colombey-les-Deux-Églises, Haute-Marne, 1970). Uscito dalla scuola militare di Saint-Cyr (1912), partecipò alla prima guerra mondiale: due volte ferito, [...] sociali alla gestione responsabile della produzione e della cosa pubblica. Le diverse opposizioni, soprattutto quelle di regionale e quella del senato in senso para-corporativo. Nell'illusione di avere ancora dietro di sé il paese, de G. indisse ...
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Attore, regista e produttore cinematografico italiano (n. Brunico, Bolzano, 1953), figlio dello storico dell'antichità ed epigrafista Luigi. Tra gli autori più significativi della generazione post-Sessantotto, [...] è finita (1985); Palombella rossa (1989); il documentario La cosa (1990); Caro diario (1993; miglior regia a Cannes mescolando elementi di finzione con frammenti documentaristici, portando in scena sé stesso, la sua figura di regista e aprendo ...
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Giureconsulto (Perugia 1319 o 1327 - Pavia 1400), uno dei maggiori del Medioevo. Discepolo di Bartolo da Sassoferrato, insegnò nelle univ. di Bologna, Perugia, Pisa, Firenze, Padova, Pavia. Dominò tutti [...] più alte della teoria generale del diritto, ma, polemista vivace, talvolta abusò della dialettica e cadde in contraddizione con sé stesso; cosa di cui fu rimproverato. La critica tuttavia non tenne nel giusto conto l'eccezionale sensibilità e la ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] e senza corrispondere percentuali all’autore. Verdi se ne lamenterà prontamente in una lettera.
Bisogna considerare che Verdi era modi di diffusione ed esecuzione delle sue musiche ma, cosa meno scontata, sul prodotto-opera nel suo complesso. Era ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] diritto e poi di filosofia ed eloquenza; intanto componeva un poema in ottave in 12 canti, il Rinaldo (1562), e versi amorosi per Lucrezia e l'impeto fanno del poema la cosa migliore che T. ci abbia lasciato se si escludono l'Aminta e la Gerusalemme ...
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specchio Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la [...] l’immagine o, se si preferisce, il punto coniugato A′ del punto oggetto A. Nella fig. 3 sono schematizzati, in base a questo uno schermo d’osservazione o su una lastra fotografica, cosa che invece non può ottenersi con immagini virtuali.
Negli ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] " infatti non è un ente che si trova soltanto in mezzo agli altri come una cosa, ma è sempre caratterizzato da un rapporto di "comprensione di tale rapporto, un esser-già-sempre-avanti-a-sé dell'"esserci" nel suo considerarsi come possibilità. Ciò ...
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Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] delle cose (il was, il "che cosa", cioè il concetto), ma incapace di attingere l'esistente in quanto tale (il dass, il "che complessive del pensiero schellinghiano. Le cose stanno diversamente se dal piano delle interpretazioni si passa a quello dell ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] che controbilanciò con le annessioni e i successivi plebisciti, cosa che gli consentì poi di far prevalere il suo punto vittoria il regime parlamentare trionfava in Piemonte - almeno in politica interna se non in quella estera - sul potere personale ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...