MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] inedito fino al 1977 (a cura di G. Ramilli: anche sein parte rifuso nella Verona illustrata) nel quale il M. dibatteva i più sui principî che sui concreti meccanismi costituzionali. La "cosa pubblica" si identificava per lui con gli interessi dei ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] perché ancora incerto circa il sentiero da imboccare – se come compositore, pianista o direttore d’orchestra –, attività come costruttore di orchestre, soprattutto giovanili; cosa che non sorprende in uno che amava definirsi «maestro-giardiniere» ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] una pausa trentennale, se si escludono brevi interventi di non esser astretto a dire cosa ordinata, ma più tosto confusa et , pp. 118B, 445B; A. Azara, M. B.MANTOVA BENAVIDES, Marco, in Novissimo Digesto italiano, X, a cura di A. Azara - E. Eula, ...
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CAPECELATRO, Giuseppe
Pietro Stella
Nacque a Napoli il 23 sett. 1744 da Tommaso dei duchi di Morrone e da Maddalena Perrelli dei duchi di Montestarace. Fece i suoi primi studi nel collegio di famiglia [...] dimettersi, recarsi a Roma e vivere in quella tranquillità che aveva sempre desiderato per sé e per gli altri, con la contenute nel cosiddetto concilio di Pistoia" (ed. in Savio, pp. 248 s.). Ma che cosa "riconosceva" il Capecelatro? Che la bolla era ...
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CARVAJAL, Bernardino Lopez de
Gigliola Fragnito
Nacque a Plasencia (Caceres) in Estremadura l'8 sett. 1456 da Francesco e Aldonca de Sande.
Nipote di quell'abilissimo diplomatico ed austero ecclesiastico [...] prima un papa e ad osservare i canoni, replicandogli "che cosa era li canoni" ibid., XXV, col. 186). Fu eletto C. moriva a Roma e veniva sepolto a S. Croce in Gerusalemme.
Se il nome del C. rimane inevitabilmente legato al fallito "conciliabolo" ...
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MANIN, Daniele
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 13 maggio 1804, terzogenito di Pietro di Ludovico e Anna Maria Bellotto.
Il nonno paterno, di origine veronese e di religione ebraica, si chiamava [...] " del rito inquisitorio, l'imputato manteneva ancora qualche diritto. Cosa che nella Venezia coeva non era possibile: "i popoli non partito voluto dal M., anche se nell'agosto La Farina ne mutò il nome in quello di Società nazionale italiana ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] sono collocati, come avviene spesso in Debussy e in Ravel, nella stessa zona della tastiera, cosa che crea ardui problemi di tocco Maria Callas: vocalità non più genericamente ‘lirica’ ma, se così si può dire, neoprotoromantica (Norma e Puritani di ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] alcuni dei più brevi libri precedenti, con titolo di per sé rivelatore, La vita in versi e che uscì nello «Specchio» di Mondadori nel poeta ceco Jiří Orten, uscita poi da Einaudi (La cosa chiamata poesia, 1969). Dopo un nuovo breve viaggio a Praga ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] il desiderio di viaggiare e di conoscere così vivo in questo secolo, anche sein sostanza trame e scenari di questi romanzi si somigliano alcuno dei suoi romanzi, ma "neppure alcun'altra cosa scritta dall'abate Chiari "(Frusta letteraria, n. XVII ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] Bologna e subito dopo fu nominato arciprete di S. Pietro, cosa questa di grande importanza, non solo per il prestigio della e che dovesse essere riportato in lettiga nella sua residenza. Non è possibile verificare se l'incidente fosse realmente ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...