FUNAIOLI, Carlo Alberto
Paolo Camponeschi
Nacque a Firenze il 7 nov. 1914 da Gino e da Elisabetta Kerll. Laureatosi a Bologna nel 1936, divenne nello stesso anno assistente presso l'università di Roma. [...] incontro di volontà: un contratto, quindi, anche se distinto dai contratti obbligatori per la sua marcata natura di contratto reale, in quanto perfezionantesi non con il mero consenso, bensì con la consegna della cosa. Per il F. la tradizione non si ...
Leggi Tutto
BUCCI, Agostino
Roberto Zapperi
Nacque a Torino l'8 dic. 1531 da Domenico, medico non privo di interessi scientifici che insegnò nell'università di Torino dal 1532 al 1535. Di lui si ricorda l'opera [...] all'incombenza assai meno decorosa dell'informatore, se non proprio della spia. Ma senza quella cristianesimo in modo tale, che fo passar questo negozio per cosa pubblica, et sopra questo fondo l'essageratione, il che è principalissimo in questo ...
Leggi Tutto
FOLLINI, Bartolomeo
Carlo Fantappiè
Nacque a Firenze il 15 febbr. 1745 da Francesco, cittadino fiorentino, e da Maria Teresa Mori. Durante l'infanzia ebbe per maestri privati i sacerdoti P. Barsi e [...] tra quelli "ecclesiastici giansenisti" (così dirà di se stesso in una lettera del 31 ott. 1775 al Fontani), apprendere le lingue erudite, non hanno meno dei dotti il diritto di sapere cosa loro dica il divino Maestro nel suo Testamento" (I, pp. 111 ...
Leggi Tutto
GHILINI, Girolamo
Andrea Merlotti
Figlio terzogenito del patrizio di Alessandria Gian Giacomo (III), signore di Movarone, e della gentildonna monzese Vittoria Omati (sposatisi il 13 nov. 1573), nacque [...] successivo quindicennio, se non quanto il G. stesso dice di sé e della propria famiglia nelle sue opere. In quegli anni crisi interiore, il G. decise di abbracciare lo stato ecclesiastico, cosa che fece il giorno di Natale del 1630. Celebrò la prima ...
Leggi Tutto
La fecondazione eterologa
Antonio Scarpa
Con ordinanza 7.6.2012, n. 150, la Corte costituzionale ha disposto la restituzione degli atti ai tribunali di Firenze, Catania e Milano, affinché i giudici [...] se il divieto della donazione di sperma e ovuli in questione sarebbe o meno giustificato dalla Convenzione», ma spetta, invece, decidere «se ambito di una vicenda naturale, e non artificiale10.
Cosa sarebbe, allora, il frutto umano di una fecondazione ...
Leggi Tutto
Proprietà e uso della casa nella crisi coniugale
Antonio Scarpa
La Corte di cassazione, con sentenza 30.3.2012, n. 5156, ha ritenuto sussistente la violazione dei criteri stabiliti dall’art. 1102 c.c. [...] cosa comune, in ipotesi di utilizzazione esclusiva della casa familiare da parte di un coniuge, protrattasi, nonostante il dissenso espresso dall’altro coniuge, in della casa coniugale disposta. Cosí, anche se la sentenza di divorzio non contenga ...
Leggi Tutto
CASTELLINI (Pozzi, da Pozzo, da Pontremoli), Giovan Luca
Tiziano Ascari
Nacque a Pontremoli (Massa Carrara) intorno all’anno 1445.
Alcuni storici, come il Muratori, gli attribuiscono il cognome di Castellini; [...] verso la fine di dicembre, la cosa non era ancora definita. Poco dopo scudi senza interesse. Ma non se ne fece nulla.
Tra l’ ., Massa 1829, p. 242; U. Dallari, D’un vesc. di Reggio, in Atti e mem. della Dep. di st. patria per le ant. prov. modenesi ...
Leggi Tutto
CAPECE, Ferrante
Domenico Caccamo
Nacque a Salerno nel 1546, da Muzio, gentiluomo napoletano, e Margherita Gambacorta. In gioventù studiò retorica e filosofia, dedicandosi soprattutto al diritto civile. [...] precedente; "non però si finì né si concluse altro se non che m'avrebbe scritto, il che anco io promisi avesser fatto degno di concluder cosa alcuna con loro" (lett. del C. a A. Bolognetti, Alba Iulia, 10 febbr. 1584, in Bolognetti, Epistulae et acta ...
Leggi Tutto
COSCIA, Giovan Domenico
Anna Casella
Nacque nel 1582 in Calabria Ultra, a Badolato, feudo in quegli anni del principe di Squillace, Pietro Borges, e dal 1596 del principe di Satriano, che il C. difenderà [...] D' Andrea, criticando in toto la formazione ricevuta, era convinto che i genitori "una sola cosa fecero di buono, nella tre allegazioni, e sia il Collaterale sia il cappellano maggiore se ne dovettero occupare. Poiché, infatti, quest'ultimo organo fu ...
Leggi Tutto
MAYR, Francesco
Paolo Posteraro
– Figlio di Luigi, nacque a Garmisch, in Baviera, l’11 nov. 1801 in una famiglia di negozianti di condizioni economiche piuttosto agiate che nel 1810 si trasferì in Italia, [...] promotore delle dottrine liberali, anche se, a poche settimane dalla nascita del candidato da votare, dovendo gli eletti rimanere in carica per un periodo di 4 anni. Nel ingerenza degli ecclesiastici nella gestione della cosa pubblica. Su un piano più ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...