VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] ; non è l'uomo vivo concreto. Questo ha insé qualcosa che la scienza deve dichiararsi impotente a giustificare o fase idealistica (1907), quando si domanda che cosa significasse mai in una filosofia dell'immanenza una coscienza universale, che ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] , presuppone che si sappia (o che si possa appurare) che cosa il testo vuol dire. La s. è, da questo punto di un enunciato. L'io si presenta come creatore della frase, anche sein essa non compare nessun verbo alla prima persona. Ecco quindi che ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] qualche cosa di dimostrato al di fuori delle matematiche, è che non si dànno nell'uomo idee innate; sese ne dessero, tutti gli uomini nascendo avrebbero l'idea di Dio, e ne avrebbero tutti la stessa idea... Aggiungasi a ciò l'incredibile assurdo in ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] fosse del tipo 'Sii spontaneo', qualsiasi cosa un individuo facesse sarebbe in contraddizione con quanto il messaggio richiede: se non facesse nulla violerebbe l'imperativo di fare qualcosa, ma se aderisse all'ingiunzione non soddisferebbe la ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] fosse del tipo 'Sii spontaneo', qualsiasi cosa un individuo facesse sarebbe in contraddizione con quanto il messaggio richiede: se non facesse nulla violerebbe l'imperativo di fare qualcosa, ma se aderisse all'ingiunzione non soddisferebbe la ...
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L'angoscia è uno dei temi fondamentali del pensiero di S. Kierkegaard e degli odierni esistenzialisti, calcanti le sue orme; ed è intesa come una delle situazioni affettive rivelatrici, in quanto, attraverso [...] è propria dell' esistenza banale, inautentica, in cui l'uomo è fuori di sé, disperso nelle cose mondane; la seconda del "nulla", "rivela il nulla". Nell'a., non questa o quella cosa mi preoccupa, ma, si direbbe, il fatto stesso che nessuna delle cose ...
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Filosofo della mente e psicologo statunitense, nato a Boston il 28 marzo 1942. Allievo di G. Ryle a Oxford, è professore alla Tufts University di Medford, dove è inoltre direttore del Center for Cognitive [...] prospettiva, quanto di cogliere la sua cogenza in termini di possibilità di condivisione empatica delle intenzioni (credenze, bisogni) dell'altro, cosa che non può non rinviare a una prospettiva evoluzionista se ci si pone la questione dell'efficacia ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] egli si pone continuamente la questione ontologica (l'interrogazione "che cosa c'è?", quali sono le entità di cui asserire l diretto all'esperienza, ma nell'uso che se ne fa nelle situazioni concrete in cui l'espressione stessa viene usata e applicata ...
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Ideologia
Georges Burdeau
di Georges Burdeau
Ideologia
sommario: 1. Introduzione. 2. L'ideologia come fatto sociale. 3. Funzione delle ideologie. 4. Politica e ideologia. 5. Imprevedibilità della fine [...] stati, ed ecco che cosa saremo! La nazione è il sogno di un avvenire condiviso, perché è una fedeltà che oltrepassa se stessa. Nella misura in cui modellerà i suoi atteggiamenti sui valori che l'hanno reso ciò che è, il gruppo vede nella nazione ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] al mondo delle relazioni umane: qui non si tratta di stabilire se l’uomo è libero, ma incosa consista effettivamente la sua libertà. Quest’ultima viene in genere pensata come assenza di costrizione, ma la sua definizione varia a seconda che ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...