La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Il contesto intellettuale: la conoscenza della natura nel neoconfucianesimo
Yung Sik Kim
Il contesto intellettuale: la conoscenza della natura nel neoconfucianesimo
Il [...] la natura umana originale a manifestare il li celeste: ogni cosa e ogni evento al mondo hanno il proprio li, che concettualmente più semplice o fondamentale dell'oggetto o del fenomeno insé; esso assicura l'esistenza a un dato oggetto o fenomeno ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] venía la volta a lui d'aparchiare mai non facea fare alcuna cosa de cusina in soa casa, ma avea spirti a lo comandamento, che 'l facea simile al cielo perché, analogamente a quest'ultimo, racchiude insé tutte le cose. Poiché la causa di tutto è Dio ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] del moto. La sua ipotesi fondamentale era che qualunque cosa sia in moto deve essere mossa da qualcosa, e che chi e tutti gli animali dei movimenti che provengono dall’anima che hanno insé, di modo che non è necessario che gli angeli li facciano ...
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Bellezza
Pavel Machotka
Il termine indica la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello; è un derivato dell'aggettivo bello, a sua volta dal latino bellus, "carino, grazioso", propriamente diminutivo [...] di forme e proporzioni concettuali e matematiche. Non siamo in grado di dire cosa venga prima, ma sappiamo che tra l'uno e virtù umana e l'integrità fisica, e l'interesse che se ne prova serve ad ampliare la propria usuale strategia di idealizzazione ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] a favore di Cicerone, ma il D. non poteva gradire la cosain quanto già da tempo si era dimostrato ostile a Dolet. Nel 1532 del D. contro di lui era mosso dal desiderio di far parlare di sé.
Ma forse, nell'ultimo decennio della propria vita, il D. non ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] II, I, 10), dove Dante dice che non si può fare opera alcuna se prima non si è approntata la materia adatta alla forma che essa deve ricevere: "in ciascuna cosa, naturale ed artificiale, è impossibile procedere a la forma, sanza prima essere disposto ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] , si dà per scontato che il pensiero sia una 'cosa' che si può definire e delimitare in modo rigoroso, attribuendola alle cosiddette funzioni psichiche superiori, proprie essenzialmente dell'essere umano. E se invece esso fosse una sorta di attività ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] e la vaghezza della formulazione ("tu non spieghi incosa, in che modo né a che proposito questa opposizione abbia i musulmani, alcuno che conosca Dio meglio di lui". L'episodio, se vero, confermerebbe che le risposte di I.S. furono conosciute e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] è perciò privilegiata nell’analisi degli stati patologici, cosa questa che preclude, decisamente, qualsiasi ricorso a anima umana. L’origine celeste dell’anima intellettiva, che possiede insé il principio dell’essere e del movimento, è garanzia del ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] ciò che esso è veramente, cioè raggiunga la piena consapevolezza di sé, in quanto libertà. Nel mondo orientale uno solo era libero; nel ’idealismo sia quelle ispirate dal materialismo storico. L’unica cosa che la storia ci mostra, egli diceva, è la ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...