Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] dopo di lui ‒ a risolvere l'aporia per cui, pur essendo il sé mentale e quello fisico tanto diversi l'uno dall'altro, i desideri e la legittimamente affermare di avere scoperto in che cosa consiste il dolore, ovvero in uno stato cerebrale.
Nel ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] opera d'arte. Non ci si chiese più che cosa fosse il bello, ma che cosa piacesse agli uomini e quale fosse il loro personale il gusto non fosse confinato in un semplicistico ed elementare arbitrio personale. Per es., se appare evidente che il gusto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] modo sarebbe invece «sottomessa al corpo» (p. 4); mentre i legislatori, «se agissimo in modo inconsapevole e non per nostra volontà», in vista di cosa si affannerebbero a fissare punizioni, premi, onori e a scrivere codici per stabilire quali siano ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] mio padre, la libertà era il presupposto di ogni altra cosa».
Nel 1970, dunque, Dahrendorf, Ralf lascia il Parlamento tedesco per le relazioni internazionali ho viaggiato in tutto il mondo, anche se soprattutto per spiegare al governo neozelandese ...
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DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] la stessa cosa è da tenere presente anche nel caso delle altre due quaestiones alle quali accenneremo in seguito - che doveva però essere ad un buon punto di preparazione perché già se ne accenna alla fine di una delle Annotationes super Physicorum ( ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] della storia considerata alla luce dei valori: al di là di ciò che la rende possibile occorre sapere se essa valga e in che cosa valga, quale ne sia il fondamento ultimo e definitivo perché, risolto nel gioco alterno di razionale e irrazionale ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] sofista Trasimaco, secondo il quale "il giusto non consiste in altro se non in ciò che giova al più forte".
Ma non tutti i a un sovrano. Le leggi che il sovrano farà stabiliranno cosa è giusto e cosa è ingiusto e solo a partire da quel momento avrà ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] quell'idealismo di cui erano, o si dicevano, seguaci, anche sein modi diversi, Croce come Gentile e Martinetti: "da quel me un insulto. E da quel giorno non mi entra più in testa che cosa significhi l'Universale" (Scritti, p. 29).
Il processo di ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] accettare un trasferimento che era una punizione, si sarebbe dimesso. La cosa ebbe un'eco al Parlamento, dove l'on. G. Toscanelli conservarlo per metà, in una forma assurda, contraddittoria". Bisogna eliminarlo, anche se resta il problema, ossia ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] o acquistando un momento elettrico dipolare d'insieme se si tratta di un corpo isolante; in quest'ultimo caso il fenomeno dell'i., carica totale sulla superficie induttrice, per la qual cosa occorre che la superficie indotta racchiuda completamente (i ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...