fantasmi
Ermanno Detti
Creature paurose dell'immaginazione
Ci sono stati fantasmi di tutti i tipi e in ogni epoca. Secondo le credenze popolari, sono apparizioni di esseri misteriosi, creati dalla fantasia [...]
"Qui posto non ce n'è, ma se non hai paura ti mando in un palazzo".
"Perché dovrei aver paura?".
"Perché ci si sente e nessuno ne è potuto uscire altro che morto".
Dunque in quel palazzo ci si sente. Cosa? Rumori strani, forse di catene trascinate o ...
Leggi Tutto
Catullo, Gaio Valerio
Massimo Di Marco
Il poeta latino dell'«odio e amo»
Catullo è un poeta colto e raffinato, i cui gusti furono fortemente influenzati dai modelli greci. Ma è soprattutto il poeta [...] i figli e i generi. Ora t'ho conosciuta: perciò, anche se brucio con più ardore, per me sei tuttavia molto più vile e bene di meno".
In un altro carme il poeta, ormai totalmente disilluso, chiede infine agli dei una cosa soltanto: di liberarlo dall ...
Leggi Tutto
Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] La cosa, 1983). I protagonisti di queste opere, in cui spesso il magistero del narratore ha cessato di perseguire la varietà dei casi per illustrare virtuosisticamente penetranti intuizioni, sono ormai consapevoli di essere i persecutori di sé stessi ...
Leggi Tutto
sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] a H.D. Lasswell (1927), ed è esprimibile nella formula «chi dice cosa, a chi, con quali effetti». All’inizio degli anni 1950, E. Katz anni.
I sociologi della comunicazione in particolare ancora discutono se e in quale modo possano essere accertati ...
Leggi Tutto
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] che ha raggiunto un grado altissimo di sviluppo ed è già in fase di lenta discesa. I cardini di questo sostrato ideale, ", tali che "chi scontrati gli avesse, niun'altra cosa avrebbe potuto dire se non: 0 costor non saranno dalla morte vinti, o ...
Leggi Tutto
Uomo di stato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] bensì un'involontaria emanazione dello spirito. In conseguenza, H. esige per prima cosa che per ogni lingua si tenga assai ricca, lontana dalle secche di una erudizione fine a sé stessa; da ricordare Briefwechsel zwischen Schiller und W.v.H. ...
Leggi Tutto
Poeta francese (Parigi 1842 - Valvins, Fontainebleau, 1898). Fu uno dei massimi esponenti della poesia simbolista. Nei suoi versi cercò di raggiungere la "poesia pura", mediante un linguaggio che, con [...] oscuro, misterioso, atto a dipingere non la cosa, ma l'effetto che la cosa produce. E questo per l'angoscia fondamentale ha avuto largo seguito, se non subito, col diffondersi del gusto e della poetica del decadentismo. In Italia il suo influsso, ...
Leggi Tutto
letteratura Tendenza letteraria italiana, corrispondente al naturalismo (➔) francese. Il v. nasce nel secondo Ottocento, quando l’aspetto del romanticismo che tendeva alla parola-musica si era ridotto [...] reagì puntando sull’altro suo aspetto, che tendeva alla parola-cosa, cioè sul realismo (➔). Varie sono le vie di tale F. De Sanctis; anche L. Capuana se ne fece attivamente promotore, anche se talvolta in modo contraddittorio. Ma, a parte qualche ...
Leggi Tutto
Umanista (Firenze 1426 - ivi 1499). Studioso di letteratura greca e latina, fu in relazione con i maggiori umanisti dell'epoca e prese parte attiva alla rioganizzazione dello studio pubblico fiorentino [...] difficili, e qualche cosa nel comportamento di R. dispiacque a Lorenzo, sicché la sua carriera politica, se pure non fu interrotta anni 1461-99 il Priorista, specie di cronaca cittadina, in volgare, iniziata dal padre Filippo per il periodo 1282-1459 ...
Leggi Tutto
Eroe dell’epopea finnica, protagonista, nel Kalevala, del ciclo che va dal 31° al 36° runo nella sistemazione di E. Lönnrot. K. nasce in condizione servile nella casa dello zio paterno Untamoinen che ha [...] e ha tratto schiava presso di sé la madre di Kullervo. A soli tre mesi dalla nascita K. medita la vendetta, cosa di cui si accorge lo zio anche ciò è senza risultato. Ricondotto in casa, gli si ordinano, in successione, compiti diversi, che esegue ...
Leggi Tutto
cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...