Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] per altro di adesione sostanziale; se per contro negli ultimi decenni del Trecento, in un clima di stanchezza e di alla sezione dei poemi allegorici e didattici, ci parve miglior cosa abbondar nella scelta dei testi più antichi, che sono anche i ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] , utilizzando gran parte degli esempi forniti da quest'ultimo, cosa che sarebbe stata assai improbabile, se non impossibile, per un altro autore. G. Gatti ha visto addirittura in Neri Dortelata l'anagramma di "ordinalettera", parola che, come ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] vita politica, viene, se non cancellata, certo ben altrimenti illuminata e delimitata in queste pagine di storici, porterà alle egemonie straniere del Cinquecento. Dell'una e dell'altra cosa si trovano qui riflesse le ragioni e i modi: non s' ...
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BARBATO da Sulmona
Augusto Campana
Nacque a Sulmona, non sappiamo se alla fine del sec. XIII o nei primi anni del XIV, da un Iacopo del notaio Berardo.
Erroneamente fu chiamato Marco, e anche Francesco, [...] mandare a Cola una curiosa composizione in forma epistolare, Romana res publica urbi Rome.
Se ne può immaginare agevolmente lo spirito, fu composto parecchi decenni dopo; si deve aggiungere (cosa non osservata finora) che fu scritto a Sulmona stessa ...
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PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] di se stesso: «Il piacere intellettuale supera il sensibile in un suo pregio, che è di rendere l’uomo maggiore di se medesimo, occorrenze della civile Repubblica. Non ha dunque alcuna util cosa la società che dalle scienze non prenda alimento, per ...
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FRANCO, Nicolò
Franco Pignatti
Nacque il 13 o il 14 sett. 1515 a Benevento da Giovanni, di umili condizioni. Forse dopo avere intrapreso studi giuridici, il F. si dedicò alle lettere. Si stabilì a Napoli [...] con sé una copia manoscritta da Napoli e una volta giunto a Venezia pubblicò senza scrupoli l'operetta come cosa sua, per tutti questi titoli è difficile distinguere se si tratti di progetti concreti e già in corso d'opera o di semplici petizioni ...
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CORNER, Vincenzo
Gino Benzoni
Questo è il nome dell'autore del compatto poema epico di quasi undicimila decapentasillabi a rima baciata, l'Erotocrito, che costituisce il capolavoro della letteratura [...] ottomana da "generazioni" intese a dire "la cosa che conviene". Un idioma, precisa Stefano Xanthudidis, il greco. In tale lingua è steso un suo pagherò, in tale lingua esiste una sua breve lettera. Se Andrea testa in italiano e in italiano s ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] libreria", aperta con generosità agli ingegni non solo locali. Che cosa ciò significasse è facile intuire, se si pone mente alle difficoltà del lavoro critico in località lontane dai centri bibliografici maggiori, evocate nelle lettere del G ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] una raccomandazione per la Biblioteca nazionale di Firenze. L'assunzione gli viene promessa in un prossimo futuro, ma la cosa si trascina per anni se ancora nel '71, in una lettera sempre al Maffei, si parla di Correnti, ministro della Pubblica ...
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CAPODIFERRO, Evangelista Maddaleni (Maddalena) de', detto Fausto
Gianni Ballistreri
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XV, primogenito di Niccolò di Evangelista e di Ambrosina, forse anch'ella [...] 179v: vedi inoltre Mercati, Codd. latini Pio, p. 19 n. 4).
Non sappiamo sein questo periodo il C. avesse una qualche professione: il fatto che nel Vat. lat. i suoi familiari; cosa che il prelato concesse volentieri. Il C. procurò in ogni modo di ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...