FAUSTO, Vittore
Francesco Piovan
Nacque a Venezia, da famiglia appartenente al ceto dei cittadini originari, secondo il Degli Agostini dopo il 1480; ma la data va forse spostata in avanti, considerato [...] a mostrar la loro virtù", cosicché "in un punto passò la trireme non altramente, che se ella fosse stata uno scoglio, con tanta velocità, che parve a ciascuno cosa maravigliosa". Il successo del F. - in verità non proprio così netto e limpido ...
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MANZINI, Giovannina (Gianna)
Margherita Ghilardi
Figlia unica di Giuseppe e di Leonilda Mazzoncini, nacque a Pistoia il 24 marzo 1896. L'infanzia, piena di paure e malinconica, fu segnata dalla separazione [...] dal giovane E. Montale e dall'ormai celebre E. Cecchi: se il primo dichiarava che la M. "ha già fatto molto e sue riflessioni di saggista ritornarono poi, in forma narrativa, nel libro più realistico, Un'altra cosa (ibid. 1961): storia di uno ...
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GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] nelle lettere doniane del 1543 e del 1545 se ne parla come di un lavoro in fieri.
Del G. restano anche una trentina di Gran Consiglio". Egli si recò alla riunione senza sapere di cosa si sarebbe discusso; cercò di raccogliere qualche informazione da ...
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Antonio Fichera
Il grande revival del ‘Capitano’ Salgari
Cento anni fa moriva Emilio Salgari, uno degli scrittori italiani più affascinanti e singolari. Sempre più rivalutato dalla critica moderna – sono [...] brevi e sporadici rapporti con le terre ‘esotiche’, anche se la cultura del viaggio in una certa misura esiste ed è fornita da un buon o politica precisa, anche se forse lo si potrebbe definire un conservatore moderato.
L’unica cosa sicura è che fu ...
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FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] , vescovo della città, cosa di cui si congratula, con una punta di vera o simulata invidia, il Bembo in lettera datata 10 genn. definisce "adolescens tantillus" (v. 21) e nel prologo parla di sé come "vatem... novuni." (v. 113): il che fa appunto ...
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CONTI (Comes, Comitum, De Comitibus), Natale (Hieronymus)
Roberto Ricciardi
Nacque probabilmente a Milano nel 1520, dove si era trasferita la sua famiglia, di origine romana. Fanciullo, fu condotto [...] a deplorare certe adulazioni quali le lodi riversate in più luoghi sul duca di Ferrara "come se fosse stato uno Scipione o un Annibale" un libro, senza una nozione di rappresentare alcuna cosa nel suo spirito e risultato generale". Una traduzione ...
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CURTONI, Silvia
Franca Petrucci
Nacque a Verona nel 1751 da Antonio e da Elisabetta Maffei, stretta parente di Scipione. Presso le suore benedettine del monastero di S. Maria degli Angeli nella città [...] per questo letterato si era fatto vivace in quel torno di tempo, se Elisabetta Contarini Mosconi, il cui rapporto con la giudicava "un riso ... un umore rarissimo", che "l'offrir cosa latina ad una signora ha sempre del ridicolo, perché non si suppone ...
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MANZINI, Luigi
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 19 sett. 1604, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa sul M. riguarda il suo ingresso nell'Ordine dei benedettini: nel 1620 vestì l'abito [...] in S. Michele in Bosco, a Bologna. All'interno dell'Ordine compì studi di filosofia e teologia, ottenendo risultati ragguardevoli (anche se al papa Urbano VIII di poter uscire dall'Ordine, cosa che ottenne ben presto. Tornò quindi a Bologna come ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] ordinate Repubbliche si sono sempre proposte come cosa principalissima la coltura della Religione, la quale 'istituzione divina - come ancora si sosteneva in alcuni ambienti ecclesiastici - definendolo "se non un dovere del dritto naturale, certamente ...
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CIMINELLI, Serafino (Serafino Aquilano)
Magda Vigilante
Nato all'Aquila nel 1466 da genitori di nobile stirpe cittadina, Francesco e Lippa de' Legistis, compì i primi studi nella città nativa. Nel 1478 [...] convien per lei tanto alto saglia / che conoscer mi fa che cosa è Dio" ("L'aquila che col sguardo affisa el sole"); mentre espresso con particolare grazia ed arricchito di nuovi dettagli: "in breve se fa scura ogni viola... / così tua beltà ch'al ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...