CASTRAVILLA, Ridolfo
Nicola Longo
Nato probabilmente entro il secondo quarto del XVI sec., l'autore che si nasconde sotto tale presunto pseudonimo appartenne all'ambiente senese anche se rimase sconosciuto [...] fa altro che porsi in termini espliciti uno dei principali quesiti della discussione intorno a Dante del secondo '500, cioè quello che si chiedeva se fosse possibile o no conciliare Dante ed Aristotele. La cosa che più caratterizza questo episodio ...
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GARISENDI, Gherarduccio
Roberto Gigliucci
Poeta bolognese attivo tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo e autore di tre sonetti composti in tenzone con Cino da Pistoia.
Cino da Pistoia fu a [...] che Cino conosce e conoscerà in diverse altre occasioni "Se v'ha gremito la pola selvana", argomenta il G., "com'esser po' de la pinta fedele?" La "pinta" (nella mente) è la donna forse causa di rivalità fra i due, ma cosa ...
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BURIGOZZO, Giovan Marco
Gaspare De Caro
Nato a Milano, in data imprecisabile, era un umile "merzaro", ma non completamente illetterato, come lascia intendere lo stile della sua cronaca, uno stile certamente [...] a un patetico compiacimento: "era una gran cosa questa, de questa concordanza de tutta questa generazione, perché de queste compagnie non se ne impazava gentilomo nessuno". E, d'altra parte, ricordando le prediche in duomo di un romito senese, e il ...
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GUIDICCIONI, Laura
Teresa Megale
Nacque a Lucca il 29 ott. 1550 da Niccolò e Caterina de' Benedetti. Appartenente a una famiglia di antica nobiltà, crebbe in un ambiente colto, che in passato era stato [...] G. Rossi, 1587) in lode del dedicatario dell'edizione, Alessandro Viustini Piacentini bolognese; e Se di lacrime, nella che la G. e Orazio "si fanno honore in ogni cosa" (Nerici, p. 309) e, in effetti, nel giugno 1589 Orazio Lucchesini ebbe l'ufficio ...
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CLARETTI, Onorato
Massimo Firpo
Figlio di Pietro e di Onorata Caissotti, nacque nell'ultimo decennio del sec. XVI, quasi certamente a Nizza, dove fin dagli inizi del secolo è documentata la residenza [...] le sue cariche, anche se certamente l'episodio conferma che la sua collocazione politica in questo periodo deve essere individuata di Frossasco l'assenso alla sua aggregazione a quel casato, cosa che secondo il C. si rendeva necessaria a causa ...
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GASTALDI, Gerolamo
Raffaella De Rosa
Nacque ad Alassio, nella Riviera ligure di Ponente, all'inizio del sec. XVIII. Di famiglia aristocratica - ascritta alla nobiltà genovese dal 1655 - e religiosa, [...] tratti più notevoli però del Testamento riguardano le considerazioni sulla cosa pubblica: il G. denuncia con forza gli elementi di da Genova nel 1746) e Non si trova pace se non in villa, dove l'autore contrappone alla serenità del paesaggio ...
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CALOIRO (Caloira, Caloria), Tommaso
Enrico Pispisa
Nacque a Messina intorno al 1302 (come ha stabilito il suo più attendibile studioso, il Lo Parco) da una famiglia sulla condizione della quale per [...] è stato tramandato dai codici. Una lirica è troppo poca cosa per poter dare un giudizio sul C., tuttavia sembra che , vuotarono il sarcofago per usarlo nella cucina del convento; in seguito se ne perse ogni traccia.
Fonti e Bibl.: Lettere di Francesco ...
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GAZZINO, Giuseppe
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Genova il 30 luglio 1807 dal capitano Antonio. Svolse gli studi elementari presso il seminario arcivescovile della sua città, e quelli di [...] regolari, coronandoli con i diplomi di laurea in giurisprudenza e in lettere. Non se la sentì però di intraprendere la professione di Genova, nella quale il G. tornò a insegnare, cosa che peraltro non aveva mai completamente cessato di fare, perché ...
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BARBARO GRITTI, Cornelia
Ada Zapperi
Nacque a Venezia nel 1719 da Bernardo, sposato, in seconde nozze, a Elisabetta Lucchini (1715). Nel 1736 sposò un nobile spiantato e vizioso, Giovannantonio Gritti, [...] , / farine precipitar. / Ah se Comante el penetra! / Me aspetto una desfida, de do poeti in colera / voleu ch'el mondo della disistima che ho di me stesso e mi lusinga di essere qualche cosa di più" (p. 184).
Secondo le testimonianze del Moschini la ...
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CORSI, Iacopo
Paolo Malanima
Nacque a Firenze il 17 luglio 1561 da Giovanni di Jacopo (da non confondere col celebre Giovanni di Bardo, morto nel 1547) e da Alessandra di Simone della Gherardesca.
La [...] alle varie fasi della messinscena: "infiammatosi, e non contento, se non dell'eccellente in quest'arte, instruiva que' compositori, con pensieri eccellenti e dottrine mirabili, come conveniva a cosa sì nobile" (Bardi, p. 146). Il C. stesso compose ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...