GREGOROVIUS, Ferdinand
Alberto Forni
Nacque a Neidenburg, in Prussia orientale, il 19 genn. 1821 da Ferdinand Timotheus e da Wilhelmine Charlotte Dorothea Kausch. A partire dal 1838 studiò a Königsberg [...] Non può accogliere insé la libertà senza Se per il G. la Roma medievale appartenne, in un senso ideale, all'umanità, per Reumont il Medioevo fu per la città più distruttore che creatore, come dimostra l'essere stato il Municipio romano ben poca cosa ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] buone conoscenze di ebraico, cosa non del tutto infrequente a Venezia in quell'età e congruente afferma che il C. fu discepolo di Giorgio Valla: l'asserzione, insé non inverosimile, è fondata su un argomento inconsistente, perché il senatore ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] del sonetto "Voi che guardate a questi morti intorno": "Misero a te, quanto è cieco il disio! / Ché, se tu leggi in questo rozzo specchio, / forse tu penserai che cosa è Dio. / De' apri, cieco, e non dormir, l'orecchio! / Tu vedi pur che come te fu ...
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CARBONE, Girolamo
Renato Pastore
Nato a Napoli in una data che è impossibile ricavare se non congetturalmente (una testimonianza secondo la quale egli si occupa, nel 1487, di maritare la sorella anziana [...] mei pensier...") e dantesche ("A morte corre ogni creata cosa", "L'ombra, che non erra"). La tendenza a misurarsi disponibilità all'accensione d'amore. Il cerchio di certe formule insé gustose, ma di prevedibile respiro ("sparsas... nugas - haec ...
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PETRONIO, Giuseppe
Elvio Guagnini
PETRONIO, Giuseppe. – Nacque a Marano di Napoli il 1° settembre 1909 da Nicola e da Concetta Jandolo.
Trascorse l’infanzia a Tripoli (dove la famiglia si era trasferita [...] e sintetizzare «insé l’analisi e la critica dell’ideologia; una sociologia dell’opera letteraria in tutti i cosa di essi fosse entrato realmente in circolo nella propria esperienza e cosa restava di valido nella propria pratica critica attuale. In ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] o dicano alcuna cosa l'un dall'altro diversamente, e questo a fine di diletto e di intertenimento". Si tratta in sostanza del gioco dello scrittore (bisogna ripudiare quelle novelle che hanno insé *malo esempio di religione, come fu quella di ...
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GAETA, Francesco
Emma Giammattei
Nacque a Napoli il 27 luglio 1879 da Nicola e Vincenza Troncone in una famiglia della buona borghesia.
Il padre, con alcune rendite e il suo impiego di sovrintendente [...] a prova lampante di una presenza culturale forte insé, pur rispetto alla critica spicciola dei letterati di 1921; Poesie, a cura di B. Croce, Bari 1928; Prose, ibid. 1928; Che cosa è la massoneria?, a cura di T. Gaeta, Firenze 1939.
Fonti e Bibl.: B ...
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CECCOLI, Marino
Pasquale Stoppelli
Nacque a Perugia, quasi sicuramente tra l'ultimo decennio del sec. XIII e i primissimi del XIV, dato che i suoi scritti alludono a eventi occorsi tra il 1320 e il [...] non interesserebbe in alcun modo se i risultati cui eventualmente si pervenisse fossero finalizzati insé: ma esso . E dinanzi a un sonetto come "Amor me tra' de mente ogni altra cosa" (ed. Marti, p. 668), il più bello della raccolta, dove, attraverso ...
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BIANCHINI, Antonio
Giorgio Di Genova-Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 18 sett. 1803 da Filippo, mercante oriundo del Canton Ticino ridotto alla miseria, e da Annamaria Barbiellini. Dopo aver studiato [...] G. Cannonieri fondò la Società tipografica, che pubblicò per prima cosa sei volumi (dei dieci previsti) di traduzioni del B. si è di aspirare al fine con mezzi poco dilettevoli insé, ma efficaci, anziché abbandonarlo o trascurarlo per amore di ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] decadenza fisica della Foscarina; ma, mentre la cosa suscitò scandalo in taluni lettori, non sembra che Eleonora le rinunciare o costringere a rinviare sine die la rappresentazione. La Duse se ne adontò, ma con gesto di sublime e teatrale generosità ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...