CORSINI, Andrea Ferdinando
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque a Firenze il 15 aprile del 1875 da Egidio e da Creusa Giuseppina Rossi; dopo gli studi secondari s'iscrisse alla facoltà [...] di storia della scienza: "gran nome ma allora povera cosa - scrive lo stesso C. - la cui ricchezza sempre puntuali e documentati, anche se mai volti al recupero di Bibl.: La bibliografia completa del C. è in corso di preparazione presso l'Istituto e ...
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BEAUREGARD (Bérigard, Berigardo), Claudio Guillermet signore di
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Figlio di un medico, Pierre, nacque a Moulins, nel Borbonese, presumibilmente nel 1590, sebbene il Niceron proponga la data del 15 [...] , non si comprende sein qualità di studente o di insegnante. Incerta è anche la data del suo trasferimento in Italia, che tuttavia (le Dubitationes erano dedicate a Ferdinando II, la qual cosa, secondo l'uso, non sarebbe stata possibile senza un ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] verso un continuo cambiamento di oggetti e mete, poiché ogni cosa raggiunta disvela la sua insignificanza, e apre la strada a addizionali o alternative che sono messe in atto per ovviare alla monotonia soggettiva, se ha successo, può consentire di ...
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CLARIO, Giovan Battista
Luigi Firpo
Medico, verseggiatore latino, filosofo dilettante, nacque, probabilmente a Udine, intorno al 1570. Nei verbali del S. Uffizio vien detto costantemente "de Utino", [...] primo di nove fratelli (cui due altri se ne aggiunsero in seguito).
In casa di Leonardo, a Cividale, abitava anche tempra di martire, sicché prima negò il negabile, poi ammise ogni cosa (persino che suo padre, ormai al sicuro nella tomba, "teneva ...
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PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Lucca il 1° aprile 1720, primogenito dei cinque figli di Pietro, medico noto e apprezzato soprattutto nel campo della litotomia. [...] Nelle altre, si elogiano gli studi di medicina compiuti in Italia e se ne traccia una breve storia dall’anno Mille fino all a Paoli per comunicargli la sua cooptazione come socio dell’Accademia, cosa di cui egli fu molto fiero e grato. Per i suoi ...
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BRESCIANI, Pietro
John A. Tedeschi
Le notizie in nostro possesso su questo medico ed eretico di Casalmaggiore (Cremona) sono desunte essenzialmente da documenti dell'Inquisizione.
Le fonti principali [...] la pena a vita nelle galere.
Non siamo in grado di dire con precisione cosa accadde subito dopo: sembra che il B. "Hoggi ho fatto publicare la taglia di Pietro Bressano; e qua se gli è trovato uno capitano, che pratica alla Mirandola, che dice ...
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BORSIERI DE KANILFELD, Giambattista
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Civezzano (Trento) il 18 febbr. 1725 da Francesco, di antica nobiltà trentina, e da Maddalena Pellegrini. Ebbe infanzia travagliata: [...] Ottenne di anticipare la laurea, che conseguì nel 1744, in filosofia e medicina. Proseguì gli studi: udì per due dell'analisi chimica, cosa per i tempi straordinaria se non si tiene conto del fatto che alle teorie delle febbri di origine greca se ...
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CANEVARI (Canevaro), Demetrio
Augusto De Ferrari
Nacque a Genova il 9 marzo 1559 da Teramo e da Pellegrina Borsona. La famiglia materna si vuole discendesse dai Sabelli di Roma, mentre l'antica stirpe [...] biblioteca che nel testamento definisce "cosa ... sommamente amata et tenuta cara". Si tratta in realtà di due biblioteche: una metodo dell'indagine né lo stile espositivo si fa più chiaro, se non nel fatto che qui si espongono anche le proprietà dei ...
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DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] , le cose sue, per quanto vi vede fin qui, non hanno rimedio se essa non si costituisce a dar conto de la sua fuga e dei fatti far constatare la vostra innocentia" (6 dic. 1570). In che cosa consistette l'aiuto e il consiglio che il Commendone dette ...
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Mania
Adolfo Pazzagli
Il termine mania (dalla radice greca μαν- del verbo μαίνομαι, "smaniare, essere pazzo") era usato un tempo nel linguaggio medico per indicare vari tipi di affezioni psichiche ed [...] verso qualche cosa, un'infatuazione fanatica sia individuale sia collettiva. Propriamente, in psicopatologia, maniacale non è di solito simpaticamente euforico: l'affermazione di sé avviene attraverso il disprezzo per gli altri, che può manifestarsi ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto esiste, nella realtà o nell’immaginazione,...
se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...